∞Noi Siamo Infinito 2∞

By Cristina16_

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È che noi nasciamo soli e moriamo soli, e nella vita si sa, è meglio soli che male accompagnati. ma se un gio... More

Prologo/Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
notizia
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
avviso!
Capitolo 10
Capitolo 11
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Capitolo 12
Capitolo 13
NON È UN CAPITOLO
Capitolo 14
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Capitolo 15
Capitolo 16
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OCCHI A ME
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Capitolo!
Capitolo: Conoscenze.
Brutta e buona notizia!
Capitolo 17
Capitolo 19
Capitolo 20
NEWS
capitolo(?)
Cose A Caso

Capitolo 18

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By Cristina16_

Lentamente aprii gli occhi, sentivo le braccia di Alex ancora avvolte intorno la mia vita ed il suo corpo era poggiato alla mia schiena, avevamo solo l’intimo e non mi dispiaceva. Non mi mossi, per paura di svegliarlo, così con le mani accarezzai le sue, che mi strinsero ancora più a lui e un risolino uscì dalle mie labbra.

“Sel?”

Mi chiamò.

“sono qui!”

Lo rassicurai, continuando ad accarezzare le sue mani. Mi afferrò saldamente dai fianchi e mi fece girare. Le nostre fronti erano una contro l’altra, e le nostre labbra si unirono in un piccolo bacio del buongiorno.

“buongiorno principessa”

Rabbrividii a quel nomignolo e sorrisi.

“buongiorno amore”

Ricambiai e sorrise anche lui.

“scendiamo?”

Chiesi.

“si, ma non è che i tuoi sono arrivati?”

Rise.

“no, tranquillo! Hanno detto che saranno a casa nel pomeriggio, se tutto va bene.”

Lo rassicurai nuovamente. Dopodiché mi alzai e prima di indossare i miei pantaloni, del pigiama mi richiamò.

“aspetta! – si alzò e prese la sua maglia – indossa questa, come l’altra volta”

Sorrise ed io ricambiai, mi mossi verso di lui, sempre in intimo e presi la maglia.

“aspetta ancora”

Mi prese dalle mani la maglia e la buttò sul letto. Mi prese dai fianchi e poggiò il suo corpo contro il mio.

“amo sentire il tuo corpo contro il mio”

Mi sussurrò nell’orecchio e rabbrividii nuovamente mordendomi il labbro inferiore.

“cosa abbiamo detto a proposito del labbro?”

Disse e con il suo pollice lo abbassò.

Dopo avermi baciato ed essersi messo i suoi pantaloni, ed io la sua maglia, scendemmo di sotto. Entrammo in cucina e si sedette, aspettando che gli preparassi il caffè. Presi tutto l’occorrente e glielo porsi.

“mi piace vederti all’opera”

Rise.

“non ti abituare!”

Gli puntai un dito contro. Ci sedemmo, uno di fronte l'altro e silenziosamente bevemmo il nostro caffè. Poi parlò.

“ti ricordi quando ci odiavamo?”

Chiese. Ma perché parlava di questo?

“si…come posso dimenticarlo. – risi – mi facevi i chiodi!”

“hei! Eri tu che mi provocavi…bhe anche io facevo la mia parte però”

Rise anche lui.

“ti sono sempre piaciuto vero?”

Si vantò.

“mmh…non direi, all’inizio mi piaceva Joe, ed io piacevo a lui..”

Diventò serio.

“vi siete mai fidanzati?”

Chiese. Dovevo dirglielo? Bhe, ora lui stava con Marianna ed io con Alex, siamo sempre stati migliori amici, anche quando abbiamo provato a stare insieme.

“ehm..si, ma un paio di giorni, poi capimmo che non c’era niente fra di noi se non amicizia…una grande amicizia”

Risposi fiera.

“quando? – mi porse la tazza vuota – quando siete stati insieme?”

“ricordi quando eri in camera mia con le mie mutandine di pizzo? – arrossii - Bhe quel giorno”

“oh…si, ricordo”

Era preoccupato.

“va tutto bene?”

Chiesi alzandomi in piedi e sedendomi sulle sue gambe.

“perché non dovrebbe…”

Sorrise.

“questo è il sorriso più falso che abbia mai visto”

Dissi facendolo ridere.

“è che…tu e Joe siete molto uniti, vivete nella stessa casa, e solo Dio sa cosa potrebbe fare…non sai com’è Joe quando…bhe quando lo fa—“

“fermo. Fermo. Fermo. Non me ne frega di quello che fa Joe con Marianna o altro. E poi…tu che ne sai?”

Chiesi guardandolo stranita.

“scema…non solo voi ragazze parlate di queste cose, solo che noi non ci vergognamo”

Fece spallucce.

“oh…comunque non c’è ragione di essere geloso di Joe. Siamo solo amici e non farebbe nulla. Mi vuole troppo bene, e anche a te”

Gli accarezzai la guancia.

“va bene”

Mi prese la mano e la baciò.

“eh poi…cosa dovrei dire io? Ho ancora paura che arrivi Kriss…abbiamo fatto ‘pace’ – feci le virgolette – ma nessuno può capirla…”

“puoi stare tranquilla…se prima ero un puttaniere stronzo, ora sono solo stronzo”

Mi ‘rassicurò’.

“bhe, questo lo posso confermare.”

Risi.

“hei!!”

Cominciò a farmi il solletico ed io a ridere come una pazza finché non si fermò.

“devo andare a casa ora…mi devo fare una doccia, prendere dei vestiti e il mio microfono”

Disse facendomi scendere ed io mugolai in segno di dispiacere. Così si avvicinò e mi baciò.

“puoi venire se vuoi”

Propose prendendomi per mano e salendo le scale.

“mmh…non so, mi vergognerei di tua madre”

Feci spallucce.

“ti adora…ha detto che si vede il tuo amore per me e dice che vorrebbe conoscerti di più.”

Mi adorava?

“oh…bhe allora vengo con te…devo fare però la doccia prima.”

Dissi entrando in camera mia per prendere vestiti e biancheria pulita.

“mmh…magari potrei farla con te.”

Mi prese dai fianchi e mi poggiò al suo petto, sorridendomi maliziosamente.

“te la farai a casa.”

Dissi lasciandogli un bacio sul naso.

“e va bene…ma sappi che ti perdi tutto questo”

Disse lasciandomi e mostrando il suo corpo, poi rise ed io mi morsi il labbro involontariamente e lo lasciai subito.

“bhe…tutto questo – mostrai il suo corpo – è comunque per me”

Uscii dalla stanza e mi chiusi in bagno.

Entrai nella doccia e lasciai che le piccole goccioline, tiepide, scivolassero lungo il mio corpo. Mi sciacquai via lo shampoo dai capelli e dal corpo, ed infine uscii dalla doccia. Mi asciugai e avvolsi i capelli in un asciugamano. Mi vestii con dei semplici jeans, una maglietta a maniche corte e una felpa con la cerniera. Uscii dal bagno con in mano il phon e andai in camera, trovando Alex vestito.

“mi asciugo i capelli e andiamo”

Si sedette sul letto ed io attaccai il phon, cominciando ad asciugare i capelli. Dallo specchio di fronte a me vidi Alex guardarmi, mi girai e spensi il phon.

“perché mi guardi?”

Chiesi sorridendo.

“mi piace vederti indaffarata – rise – e poi mi dai le spalle e ho una bella vista”

Lo guardai male e si alzò.

“posso provare ad asciugarteli? Sembra divertente asciugare dei capelli lunghi.”

Esordì.

“bhe..non è per niente divertente!”

Risi. Gli porsi il phon e la spazzola, lo accese e cominciò a spazzolarmi i capelli e asciugarli. Quando finì mi studiai attentamente, erano come sempre mossi e lucidi, e sembravano più belli.

“wow…hai mai pensato di fare il parrucchiere?”

Chiesi ironicamente.

“bhe, ci penserò”

Disse ridendo e posando tutto quanto sul tavolo.

“dai andiamo o faremo tardi. Prendiamo la mia auto.”

Ordinai. Presi le chiavi ed uscimmo. Non faceva freddo, il contrario! Faceva abbastanza caldo e così non indossammo i giubbini. Entrammo in macchina e la accesi, partimmo e in poco tempo arrivammo.

“vieni.”

Mi prese per mano ed entrammo.

“oh, non degnarti di chiamare la tua povera madre signorino! Sono rimasta tutta la sera in pensiero, finchè non ho chiamato Joe!!”

Quasi urlò. Dopodiché lo prese per un orecchio e lo tirò dentro. Trattenni una risata, se lo meritava, doveva avvertirla, povera donna.

“ahia ahia ahia! Mamma mi fai male!”

Si lamentò, finchè non lo lasciò. Si massaggiò l’orecchio dolorante e si sedette imbronciato sul divano.

“scusa Selene, ma se l’è meritato.”

Si scusò Katy.

“ha ragione…dovevi chiamarla”

Concordai guadagnandomi un’occhiataccia da Alex.

“non ho bisogno della ramanzina, grazie!”

Protestò ed io sorrisi sedendomi accanto a lui. Mi mise una braccio intorno alle spalle e poggiò la testa sulla mia.

“oggi sono di nuovo da Selene, dopodomani abbiamo un concerto, quindi facciamo le prove.”

Disse alzandosi in piedi, seguito da me.

“oh..dove si terrà?”

Chiese incuriosita.

“in un parco”

Disse indifferente.

“oh, cercherò di venire, dopodomani sarò in ospedale…”

Disse dispiaciuta.

“figurati – disse a bassa voce – non scomodarti, tranquilla!”

Fece un finto sorriso. Guardai Katy e si vedeva che era molto dispiaciuta dalla reazione di Alex. Abbassò lo sguardo sommersa dai sensi di colpa, forse.

“vado a fare una doccia.”

Ci liquidò e se ne andò.

“mi dispiace…”

Dissi mentre lei si sedeva.

“oh…non preoccuparti cara, ci sono spesso questi battibecchi. – spiegò – siediti.”

Mi propose ed io feci come aveva detto.

“sai…so di non essere mai stata una madre presente, solo che me ne sono accorta troppo tardi…ero convinta che più lavoravo, e quindi guadagnavo soldi per comprargli qualsiasi cosa, più ero assente e lui era triste. Non mi diceva spesso ‘ti voglio bene’ ed io non glielo dicevo spesso a lui. Quando è morto suo padre ho sempre cercato di non fargli mancare nulla, ma forse, ero io che gli mancavo…”

Quelle parole mi fecero venire i brividi. Una lacrima rigò il volto della donna accanto a me.

“lui ti vuole bene. A-anche se non lo ammette, te ne vuole!”

Dissi poggiandole una mano su una spalla.

“lo spero…perché io gliene voglio, e anche molto.”

Si giustificò.

Dopo un po' di silenzio parlò:

“comunque…tu cos’hai intenzione di fare dopo il liceo?”

Chiese dolcemente.

“andrò all’università di psicologia”

Sorrisi.

“è una bellissima facoltà, Alex invece vorrebbe fare il pediatra, ma anche il cantante! È molto indeciso…”

Spiegò.

“si, è vero…”

Confermai.

“allora, ti piace cucinare?”

Sentii il disagio nella sua voce e, a dir la verità, anche io ero a disagio.

“si abbastanza, mi piace soprattutto fare dolci.”

Risposi cercando di essere il più rilassata possibile, e dal suo sguardo sorridente, capii che ci ero riuscita.

“oh, io amo fare i dolci! Che ne dici se facciamo dei muffin? Ho tutto l’occorrente, e sono solo le nove e mezza! Alex ci metterà un bel po’!”

Mi assicurò.

“si andiamo”

Ci alzammo e cominciammo a cucinare. Fu un po’ inaspettato, però ci divertimmo. Alla fine eravamo tutte e due con il viso bianco di farina. Appena arrivò Alex ci guardò stranito.

“che…che fate?”

Ora lui era a disagio ed io risi.

“abbiamo fatto dei muffin!”

Dissi entusiasta.

“uhm…wow…bhe, sono pronti?”

Chiese.

“si, bhe…fra poco. – mi tolsi il grembiule – vado a sciacquarmi un attimo”

Dissi e andai verso il bagno seguita da Alex.

Mi sentii un po’ a disagio quando chiuse la porta, la madre era lì, e noi eravamo chiusi in bagno.

“c-come mai avete cucinato…insieme?”

Chiese.

“bhe mi ha proposto di fare dei muffin e allora…”

Aprii l’acqua e mi sciacquai il viso e le mani, menomale che non mi ero truccata. Mi asciugai e mentre mi guardavo allo specchio, Alex poggiò il suo corpo alla mia schiena.

“mi fa piacere che andate d’accordo.”

Disse tenendomi dai fianchi e baciandomi il collo.

“torniamo…d-di là?”

Dissi fra i suoi baci.

“o veniamo di qua!”

Rise sul mio collo facendomi rabbrividire e ridere. Potevo sentire il suo sorriso malizioso.

“non fare lo scemo. Dobbiamo andare o si insospettisce!”

Replicai spostandomi.

“va bene..”

Rise e mi prese la mano. Uscimmo e andammo verso la donna che aveva appena sfornato i dolci al cioccolato.

“mmh”

Mugolò Alex odorandoli. Ne prese uno e cominciò a mangiarlo, come me e Katy.

La giornata passò tranquillamente, i miei genitori arrivarono nel pomeriggio, mentre i ragazzi facevano le prove. Nel pomeriggio io, Marianna e Giada, cucinammo qualcosa da mangiare e rimanemmo a casa mia. Sono fiera di avere amici così…sono fantastici e non potrei chiedere di meglio. Quella sera ci promettemmo che, anche se saremo all’università, continueremo a sentirci e vederci. Avevo paura di perderli, avevo paura di perdere Marianna, Marco e, soprattutto, Alex…

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#SPAZIOME#
Salve a tutti! Non è ancora finito il libro, ma sta per finire purtroppo. Come vi sembra questo capitolo? Ci sará la madre di Alex al concerto, oppure lavorerá e poi ci sará un litigio? Bhe leggete e scoprirete tutto!

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Shes_smiling con "in your eyes i will save"

Theblackeyedgirl con "demons", "sconosciuti", "when we were 18" e "love...in detention"

_Believe_14 con "you believe in me?||Justin Bieber"

MyMangaWorld con "only you"

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