Apparentemente quella di oggi poteva sembrare una giornata tranquilla, lezione, pomeriggio in biblioteca a studiare, poi in cortile con Hermione e Luna ma.. in realtà stavo cercando in tutti i modi di evitare Cedric.
È il mio più grande difetto, non affrontare i problemi facendo finta che non ci siano, ma c'è, so che c'è.
Devo solo trovare il coraggio dire la verità a Cedric, una verità che ancora non conosco nemmeno io, che non riesco a capire.
Cosa sento per Draco?
Quello che so è che qualsiasi cosa sia, mi porta a pensarlo la maggior parte del tempo, non concentrandomi sui miei impegni quotidiani.
Quali sono le sue passioni?
Cosa fa durante il giorno?
Quali sono i suoi sogni?
Che musica ascolta?
Cosa gli piace mangiare?
Non so nulla di Draco ma vorrei tanto capire se dietro la sua facciata c'è dell'altro.
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Cedric:Helena oggi ti va di studiare insieme?"
Helena:"No, non posso, ho promesso a Luna e Hermione che le avrei aiutate in pozioni."
Cedric:"Ah va bene, allora almeno stasera passi da me in sala comune?"
Helena:"Ho.. delle pagine arretrate di Difesa contro le Arti Oscure, devo assolutamente studiare. Ci vediamo domani ok?"
E fu così che mi ritrovai nella mia sala comune a scrivere sul mio diario cercando di non pensare al problema.
So che è una cosa infantile tenere un diario ma mi aiuta a "urlare" le emozioni senza che nessuno possa sentirle.
Ho scritto quasi tutta la mia vita lì dentro;
Il primo giorno di scuola, ilprimo incontro con Hermione e Luna, gli scherzi fatti con Ron e i suoi fratelli e poi pagine intere di odio verso Draco, Pansy a Tom, la maggior parte per l'appunto.
A volte rileggendo qualche riga mi rendevo conto di quanto fossi cambiata negli anni, o meglio.. rileggevo vicende che mi avevano cambiata.
La Helena di oggi non era di sicuro la Helena del primo anno e neanche del quinto..
Cosa vuole scrivere la Helena del sesto anno?
Non avrei mai immaginato di scrivere degli argomenti su Draco oltre l'odio ma..
Lo stavo facendo, ne avevo bisogno.
Era come se stessi "parlando" con il mio migliore amico, dove un segreto rimaneva un segreto.
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Dal dormitorio dei ragazzi vidi arrivare Tom e Draco; Tom, tuta grigia e maglietta a manica corta nera, Draco, tuta grigia e maglietta a bianca.
Cercai di non guardarli ma i miei occhi decisero per me, si facevano notare sempre.
Si sedettero sulle due poltrone disponibili, affianco alla mia, di conseguenza abbassai lo sguardo e continuai a scrivere.
Mi sento osservata.
Che cavolo avrai da guardare, Tom?
Cercai di far finta di nulla quando con la coda dell'occhio vidi Draco guardare quest'ultimo mentre il soggetto che stava già guardando ero io.
Penso che la scelta più saggia sia alzarsi e andare in camera mia.
D'un tratto bussano alla porta.
Chi potrebbe essere?
Se non ha pronunciato la parola d'ordine significa che non fa parte della nostra casa, quindi..
Potrebbe essere..
Spero di no..
Tom si alzò a andò ad aprire.
Tom:"Helena? Mi dispiace è impegnata."
Cedric:"Ok, non mi interessa, la puoi chiamare e dirle di uscire?"
Cazzo..
Dai alzati e vai da lui, smetti di scappare.
Così feci ma Draco mi precedette, bloccandomi -"Diggory? Ancora non gli hai detto che deve lasciarti in pace?"
-"E per quale motivo dovrei farlo?"
-"Perché mi crea fastidio."
-"Ci sono tante cose che mi danno fastidio in questa vita, ma non posso sempre controllare tutto." gli misi una mano sulla spalla -"Va bene che sei viziato e hai sempre tutto quello che vuoi ma questo non significa che io debba obbedire a qualsiasi cosa tu dica, Draco."
Scrollò la testa -"Ma guardati.. c'è Cedric davanti la porta ad aspettare che tu esca e perdi tempo a parlare con me." mi fece un sorrisino e si diresse verso la porta.
Odio quando ha ragione.
Ma un attimo..
Dove sta andando?
-"Problemi Diggory?" continuò Tom ridendo.
-"Dove è lei?" insistette Cedric.
Draco si affiancò a Tom -"Ci divertiamo un po'?" vidi che prese la sua bacchetta dalla toga.
-"Vai.. ci sto." sorrise Tom.
Draco puntò la sua bacchetta sulla guancia di Cedric -"Vattene." disse con prepotenza.
Avevo paura per lui; Tom e Draco insieme erano pericolosi e non era la prima volta che vedevo sceneggiate del genere; secondo loro, la sala comune, faceva parte del proprio "territorio."
-"Cedric, fa come ti dicono." mi trovai al centro della sala, di fronte quest'ultimo.
Lui spostò con forza la bacchetta dalla sua guancia, guardando negli occhi prima Draco e poi Tom e dopo, facendo una smorfia di disgusto, voltò l'angolo.
-"Sono tutti ai tuoi ordini qui?" disse Tom venendo verso di me, passando un dito suoi miei lunghi capelli e tornando nel dormitorio; io con lo sguardo dritto su Draco e lui su di me.
Lo odio.
Sono stanca del suo atteggiamento.
Con rabbia mi diressi verso la poltrona, presi il mio diario e decisi di andare nella mia stanza, sola, come stavo solitamente, lontano dai guai.
D'un tratto però, sentii una forte presa impossessarsi del mio diario -"Draco!"
Il cuore iniziò a battermi all'impazzata.
-"Dammi il mio diario, subito!"
Iniziò a girovagare per tutta la sala -"Cosa può esserci scritto di bello qui?"
-"Draco!" cercai di seguirlo fino a che lui stesso si fermò; gli strinsi il braccio -"Dammelo!"
-"Te lo do." me lo porse e io allungai la mano per prenderlo ma poi lo allontanò di nuovo
-"Solo se mi fai entrare nella tua stanza."
-"C-cosa?"
-"Hai sentito bene." abbassò il braccio, calando le difese e il mio diario.
Indietreggiai, ridendo -"Ma non ci penso nemmeno.."
-"Beh allora.. lo apro." così fece e io mi precipitai verso di lui cercando di toglierglielo dalle mani ma lui lo nascose dietro la sua schiena -"Niente da fare, Helena."
Che faccia compiaciuta.
-"Mi stai ricattando per caso?" misi le mani sui miei fianchi in senso di disapprovazione.
-"Mmm no.. Voglio solo.. vedere la tua stanza." si avvicinò, così tanto che potevo sentire il suo respiro -"Che c'è Draco? Non riesci a starmi lontano?"
Mi prese per la vita e mi avvicinò al suo addome -"No" disse guardandomi fisso gli occhi e poi le labbra.
Nessuna parola, solo lunghi silenzi.
-"Sei una fottuta mezzosangue." mi toccò la nuca, stringendomi i capelli per avvicinarlo ancora di più a lui.
-"Sei un fottuto viziato."
Mi baciò, in un modo così passionale che era come se anni di odio si stessero sfogando in quel modo.
-"Tutto questo è sbagliato.." bisbigliai.
-"Completamente sbagliato.." rispose lui.
Senza staccarci mi portò fino alla maniglia della porta della mia stanza e io la aprii senza aprire mai gli occhi.
Entrammo e lui chiuse la porta, subito dopo buttò sul letto il mio diario e mi prese in braccio mettendo le mie gambe sulla sua vita, portandomi sul davanzale della mia finestra.
-"Ci vedranno così.."
-"Me ne frego." bisbigliò mentre slegava la mia cravatta soffermandosi sullo stemma della nostra casa -"Serpeverde.. Anni e anni di stare nella stessa sala e non abbiamo mai approfittato di questo."
Misi le mie mani sotto la sua maglietta, toccandogli la schiena -"Non pensavo che lo volessi.."
-"Ci sono tante cose che non sai di me." iniziò a sbottonare i bottoni della mia camicia e io mi limitai a guardare le sue mani e i suoi movimenti lenti fino a che me la tolse, completamente.
Passò il suo indice sul mio collo, poi sul petto, poi sulla pancia per poi toccarmi la schiena e arrivare sulla chiusura del mio reggiseno; in un attimo lo sfibbiò.
-"Sei pratico, a quanto vedo." alzai le sopracciglia.
-"Shh.." si avvicinò alle mie labbra mentre fece scivolare le bretelle del reggiseno, togliendomelo, completamente.
Iniziò a lasciarmi baci umidi sul collo per poi scendere, sempre più giù.
Alzò la mia gonna, senza togliermela ma lentamente sfilò le mie mutande mettendosi in ginocchio; mi lanciò uno sguardo accompagnato da un sorrisino quando poi si avvicinò alla mia intimità e in quel momento capii che presto sarei andata in paradiso.
Si, ci sono per davvero.
Gli strinsi i capelli per farlo continuare ma il mio desiderio di averlo aumentava sempre di più -"Draco ho bisogno di te."
Si alzò in piedi, avvicinandosi al mio orecchio
-"Cosa hai detto?"
-"Ho bisogno di te." bisbigliai.
Mi guardò negli occhi -"La cosa è reciproca."
Si abbassò i pantaloni della tuta ed io le sue mutande.
Lo tirai a me, stringendogli la schiena -"Stiamo sbagliando.. Noi ci siamo sempre odia-"
Mi interruppe -"Odiati, lo so.. Ma possiamo rimediare." aprì le mie gambe ed entrò dentro di me.
-"Ah.. Draco.." ansimai mentre portai la mia nuca all'indietro per il piacere e lui mi lasciò baci sul collo.
Muovevamo insieme i nostri bacini, sempre più veloce, sempre più forte.
-"Mi stai graffiando.." poggiò la sua fronte sulla mia, sorridendo -"Oh scusa.. Non me ne sono resa con-"
-"Non ho detto che non puoi." avvolse la sua mano sul mio collo e continuò a baciarmi.
Mi fece allungare, facendomi poggiare la schiena sulla finestra e avvicinando il mio bacino al suo; in quel momento capii che stavo arrivando all'apice e a giudicare dall'espressioni da Draco, anche lui.
Mise la mani all'altezza del mio viso, poggiate sulla finestra e iniziò a darmi spinte forti.
-"Continua Draco.." ansimai -"Non ti fermare.."
Iniziai a sentire le mie gambe tremare e lui poggiò la sua fronte sulla mia spalla; eravamo venuti, insieme.
Mi guardò, dritto negli occhi con il respiro affannoso -"Sei mia adesso, mezzosangue."
Gli strinsi il retro del collo -"Come.." guardai la sua figura -"Come dovremo comportarci d'ora in poi? Cosa significherà questo Draco?"
-"Significa che non riesco più a starti lontano, ci ho provato, ma non riesco." mise una ciocca di capelli dietro il mio orecchio.
-"Non ci riusciamo.."
-"Significa che forse non dobbiamo odiarci per forza." sorrise.
Prese la mia camicia, porgendomela -"Adesso vestiti, non voglio che ti vedano.."
-"Ah ci stai pensando adesso?" alzai le sopracciglia mentre infilai una manica.
-"Poco fa non ho avuto il tempo per pensare." prese la sua maglietta da terra e la indossò.
-"Non ti facevo così geloso." dissi mentre abbottonavo i bottoni.
Draco si avvicinò allontanando le mie mani e continuò lui -"Ripeto.. Non conosci niente di me.." mi abbottonò la camicia fino al colletto
-"Così soffoco." iniziai a ridere.
-"Forse hai ragione tu.. Sono un po' geloso, di te.."
-"Mmm si?" lo guardai da capo a piedi.
-"Ho detto forse." alzò le sopracciglia -"A proposito di questo..
Non so cosa sia successo tra te e Cedric e non voglio saperlo, ma se continuerai a vederlo, non vedrai me. Adesso tu mi devi delle dimostrazioni."
Dopo quello che è successo stasera, non puoi ancora scappare dal "problema" e che grande problema..
-"Pensa bene a cosa devi fare Helena.." mi prese il mento e mi diede un bacio sulla fronte
-"Ci vediamo domani in classe..
Ah, il diario l'ho lasciato sopra il letto, se vuoi scrivere di stasera fai pure." mi guardò da capo a piedi sorridendo, si voltò, aprì la mia porta e uscì.
Sempre il solito..
•POV DRACO.
Arrivai nella mia stanza, divisa con Tom che era ancora sveglio.
Teneva un libro in mano e io speravo che non facesse domande.
-"Dove sei stato di bello?"
-"All'ingresso." ovviamente mentii, non volevo dare spiegazioni.
Spensi la luce della mia lampada e mi sdraiai a letto quando notai che Tom mi stava guardando con la coda dell'occhio -"Che c'è?"
-"Niente."
Sei strano Tom..
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Pubblicherò i nuovi capitoli nei seguenti giorni:
•Il lunedì.
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•Il venerdì.
DISEGNI CREATI DA: Alexia_Clare001