-"Et voilà.. ti piace?" Lo feci entrare nella mia stanza.
-"Molto." toccò un piccolo carillon; mi buttai sul letto mentre lui scrutava la stanza -"È proprio da te questo rifugio." -"Hai detto bene, rifugio.." gli sorrisi.
Si avvicinò alla scrivania -"Questa cosa è?" -"È una lampada che proietta luci colorate e stelle, sembra lo spazio, vuoi vedere?" Lui annuii. -"Passami il telecomando." lo presi al volo, l'accessi e gli feci vedere le diverse tonalità. -"Preferisco quella blu, sembra davvero di essere sulla Luna." disse incantato. -"Allora lascio questa.."
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Si avvicinò alle foto attaccate sull'armadio e le ammirò, toccandole -"Ma questa foto con quel cretino della Durmstrang?" -"Che c'è non ti piace?" iniziai a ridere. -"Toglila, dico sul serio. Già che ho dovuto sopportare di vederti con questo qui tutta la sera al quarto anno." -"E tu perché non mi hai inviata?" mi alzai e mi avvicinai al suo viso. -"Ero troppo occupato ad odiarti." mi spostò i capelli dalle spalle, lasciandomi il collo scoperto. -"Adesso non mi odi più?" mi avvicinai ancora di più, i nostri nasi si toccavano. -"No.. adesso ti amo." mi strinse il retro del collo avvicinandomi alle sue labbra e ci demmo un bacio, quei baci che solo lui sapeva dare.
Poggiai le mie mani sulla sua schiena e lui subito mi sbatté sull'armadio -"Cosa vorresti fare Malfoy?" Lui fece un sorrisino, mi mise in braccio e io legai le mie gambe ai suoi fianchi; mi portò a letto e mi fece sdraiare continuando a baciarmi, non ci dividemmo mai. Strisciò la sua mano lungo la mia pancia, verso il mio fianco, lungo il mio petto. Tenevo ancora le gambe legate ai suoi fianchi e con una spinta lo portai vicino alla mia intimità.
Lui scrollò la testa -"No.. no.. no.. vorrai farmi uccidere per caso?" bisbigliò. Gli strinsi il mento -"Che vuoi dire?" -"Voglio dire che ora ti mostro il motivo per il quale il Muffliato è uno dei miei incantesimi preferiti." tolse la mia mano dal suo mento e si abbassò per darmi baci umidi sul collo -"Arrivo subito."
Si allontanò e prese la sua bacchetta dalla valigia che aveva salito precedentemente e si avvicinò al letto, lentamente -"Prima però, devo chiederti una cosa." strisciò lungo il mio corpo fino ad avvicinare il suo viso al mio. I nostri nasi si toccavano. Le labbra si sfioravano. Gli occhi erano puntati sui miei.
-"Dimmi.. Draco." bisbigliai con una punta di malizia nella mia voce e nel mio sguardo.
