—————————————————————- -"Sorbetto al limone." pronunciò il professor Silente. Quella parola d'ordine mi faceva sempre ridere.
Entrammo nel suo ufficio. Al centro della stanza, ad aspettarci c'era il ministro Scrimgeour e il professor Lumacorno.
Il professor Silente fece un movimento con la mano e un mobile alto si aprì, facendo fluttuare nell'aria un aggeggio circolare con dentro dell'acqua. -"Questo è il pensatoio, lo uso ogni volta che voglio ricordarmi di qualcosa, utile di solito.. Oggi lo useremo per far sì che il ricordo del professor Lumacorno qui presente, possa darci delle immagini e spero anche delle risposte."
-"C-che ricordo?" chiesi. -"Un ricordo di cui me ne vergogno." Il professor Lumacorno si alzò, aprì la boccetta contenente una lucina bianca e la versò nel pensatoio. -"Spero di sbagliarmi.." Mi fece cenno di avvicinarmi ed immergermi.
Posso affrontare tutto in una sera?
Respiro profondo. Vai.
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Tom diede un ticchettio alla clessidra di Lumacorno.
Tom:"Ha sempre avuto buon gusto signore, molto spesso da lei prendo ispirazione."
Lumacorno:"Ti ringrazio Tom."
Vidi Regulus guardarlo, attentamente.
Tom:"Non aspettavo altro di averla come professore e di finire in una delle sue mensole, sono sempre stato certo che lei mi avrebbe insegnato grandi cose."
Lumacorno:"Si fa quel che si può."
Tom guardò con la coda dell'occhio Regulus e poi si sedette al tavolo, vicino a lui; a capotavola vi era il professor Lumacorno.
Lumacorno:"Come mai siete rimasti qui oltre l'orario? Avete bisogno di qualcosa?"
Tom:"Signore.. sappiamo tutti che io e Regulus siamo dei maghi potenti, molto spesso non veniamo capiti o meglio, questa scuola ci opprime un po'."
Lumacorno:"Opprime? Perché pensate questo?"
Tom:"È tutto così semplice, tutto così lineare, mi chiedo se c'è qualche incantesimo che a scuola non ci possano insegnare."