Era già mattina, mi alzai dal letto, stordita perché non avevo chiuso occhio tutta la notte; non riuscivo a far altro che pensare a cosa era successo la sera scorsa.
C'era tanta rabbia negli occhi di Draco, come se si aspettasse che alla domanda "sei vergine?" la mia risposta fosse negativa.
Ma perché farmi quella domanda?
È chiaro che lo abbia fatto per prendermi in giro davanti tutti i nostri compagni, come ha sempre fatto, ma non posso far altro che pensare, che dopo la mia risposta, lui abbia cambiato atteggiamento; come se volesse delle risposte, ma a quale scopo?
Metto l'intimo e prendo i collant.
Mentre li infilo mi soffermo sulle cicatrici situate sulle mie cosce.
Sono rialzate.
Piangendo, le tocco.
Quasi mi abbraccio da sola, ancora nuda, affondo le mie stesse unghia sulla mia schiena lasciandomi dei graffi, pensando a quella notte..
O almeno a quello che ricordo..
Asciugo le lacrime e mi preparo.
Mi diressi in classe e mi sedetti nel banco dietro a Hermione e Luna.
Il mio posto era libero, non avevo mai un "compagno di banco" fisso.
Mentre parlavo con loro, sentivo le risate di Draco, Tom e Pansy entrando in classe.
Ma che avranno da ridere e da blaterare già all'alba?
So che secondo gli insegnati:
"Dovete essere uniti!
Siete compagni e fate parte anche della stessa casa; dovete aiutarvi e non farvi la guerra!"
Per il professor Silente tutto è facile, lui è il preside della scuola, nessuno può storcergli un capello.
È facile puntare il dito quando la vittima non sei tu.
In ogni caso, nonostante le lezioni di vita degli insegnanti, la mia idea su di loro non cambierà mai.
Draco e Tom si sedettero sul banco dietro di me.
-"Io non mi metto accanto a questa qui." Pansy si allontanò e si mise nell'altra fila accanto a Blaise; Draco invece si trovava dietro di me.
-"Buongiorno." mi disse, toccandomi una ciocca di capelli e facendomi tirare la testa indietro.
Io mi voltai verso di lui, lanciandogli un'occhiataccia.
Il mio sguardo, da lui, passò a Cedric Diggory che era entrato in classe in quel momento.
Lui appartiene alla casa tassorosso; alto, spalle larghe, capelli e occhi castagni, sorriso ammaliante, che ve lo dico a fare?
Era uno dei più amati della scuola, dopo Draco e Tom.
Si diresse verso di me, toccandosi i capelli.
-"Posso sedermi qui?" chiese.
-"Si.. è libero.." dissi in imbarazzo, non mi aveva mai rivolto la parola.
-"Grazie."
Poggiò i libri sul banco e mi soffermai sulle sue mani.
Notò che lo stavo guardando così mi sorrise e rimasi incantata.
Guance rimanete del vostro colore naturale e non fate figuracce, vi prego.
Cercai di distrarmi ascoltando il professor Piton spiegare ma poi ammirai Cedric mentre prendeva appunti; era uno dei più bravi della classe, nonostante avesse una vita sociale molto attiva.
Iniziai a guardare ogni suo movimento.
Quando si concentrava aggrottava la fronte.
Metteva la penna in bocca mentre ascoltava e quando scriveva, i suoi capelli gli oscuravano quasi gli occhi.
Anche la sua calligrafia era perfetta.
-"Vorresti continuare per molto?" mi disse ridendo.
-"Me lo chiedo anch'io." sentii la voce di Draco bisbigliare ma mi limitai a rispondere a Cedric
-"Eh? Cosa?" distoltosi lo sguardo.
-"È da un po' che stai picchiettando sul banco con la penna." mi disse facendomi un sorrisino.
-"Ah... scusa."
Non ci avevo neanche fatto caso.
Ma quanto sei imbarazzante, Helena?
-"Tranquilla." mi prese la penna dalle mani e la ammirò, era una di quelle penne babbane con alcune immagini dei monumenti di Londra; me l'aveva regalata mio padre.
-"Bella, mi piace." la riposò sul mio quaderno e io mi limitai a sorridere.
Iniziai a muovere la gamba destra, nervosamente, mentre guardavo Severus spiegare; ero davvero imbarazzata.
Perché ti fai prendere dal panico per queste sciocchezze?
Cedric mi bloccò la coscia con la sua grande mano, interrompendo i miei pensieri -"Sei sempre così nervosa?" mi chiese bisbigliando.
Io gli sorrisi senza dire una parola.
Si avvicinò a me, poggiando il suo braccio nella mia sedia.
-"Ti faccio sapere che siamo a pagina 394, e non 392, sei rimasta un po' indietro o forse sei un po' distratta."
Era così vicino che riuscivo a sentire il suo profumo.
-"Si.. è che stanotte non ho dormito molto b-"
Un calcio sulla sedia, proveniente dalla postazione di Draco, mi fece balzare in aria, spostandomi e interrompendomi.
-"Che problema hai?" disse Cedric voltandosi verso di lui.
-"Che cazzo vuoi Diggory?" rispose Draco con prepotenza.
-"Lascialo stare, lui vive per darmi fastidio." mi intromisi.
-"Fastidio? Non mi sembra che ieri notte ti stavo dando fastidio." rispose lui lanciandomi uno dei suoi soliti sguardi.
Stavo per replicare quando il professor Piton mi bloccò.
-"Silenzio lì dietro!"
Decisi di seguire la lezione per evitare di mettermi nei guai, con Piton non si scherza.
-"Per oggi abbiamo finito. Per dopodomani voglio 10 pergamene pronte sull'argomento."
Tutti si alzarono dai propri banchi; io ancora stavo sistemando i libri nella cartella.
-"Devo aspettarti ancora per molto?"
Cedric era rimasto davanti la porta.
Mi voltai di scatto -"Perché mi stai aspettando?"
-"Su.. andiamo.. vieni con me." rispose sorridendo.
Era gentile ma anche affascinante nello stesso tempo e di sicuro sapeva di esserlo.
Mi diressi verso di lui e lui avvolse il suo braccio sulle mie spalle e iniziammo a camminare insieme.
Mi accorsi che alcune ragazze della scuola mi stavano fissando, incredule.
Che avranno da guardare?
-"Quindi.. tu e Malfoy? Davvero?" chiese con sguardo di disappunto.
-"Cosa?! Assolutamente no!" sbarrai gli occhi.
-"Assolutamente no" forse per te, ma dalla sua frase non mi sembrava che non ci fosse nulla eh.." Cedric mi stava interrogando, in modo scherzoso per non essere invadente ma in realtà voleva saperne di più.
-"Non c'è nulla tra me e Draco se non tanto odio tramandato da anni e anni, argomento chiuso." gli feci un grosso sorriso, facendogli il segno dell'ok con le mani.
Cedric scrollò la testa poi abbassò lo sguardo per arrivare alla mia altezza.
-"Ho sempre voluto avvicinarmi a te ma stavi sempre sulle tue.. Quest'anno mi sono fatto coraggio."
-"Tu hai bisogno di coraggio Diggory?" alzai le sopracciglia.
-"Tu invece hai bisogno che ti dica che sei bellissima?" mise una ciocca dei miei capelli dietro l'orecchio -"Non credo.. penso che tu già lo sappia."
Di sicuro era anche galante e io invece, ero rimasta in silenzio.
Cosa si dovrebbe dire in questi casi?
Non ero abituata a queste attenzioni.
-"Ci vediamo in giro Helena." lasciò il suo braccio dalla mia spalla, facendo sfiorare la sua mano sulla mia e raggiunse i suoi amici della casa tassorosso.
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Raggiunsi la sala comune serpeverde, pensando a Cedric Diggory che mi aveva rivolto parola dopo sei anni, facendomi anche dei complimenti.
Sembrerebbe che stia succedendo qualcosa di positivo in questo anno scolastico o forse no..
Dissi la parola d'ordine ed entrai.
Vidi Tom e Draco davanti il camino; per evitarli mi diressi in camera mia.
Stavo per chiudere la porta quando Draco con la mano la bloccò, entrando.
-"Ma chi ti ha dato il permesso per entrare?
Sei impazzito?!
Esci! Non puoi stare qui!" nonostante mi aveva colto di sorpresa, sapeva sempre come farmi arrabbiare.
-"Dopo sei anni non lo sai che faccio quello che voglio? Pensavo mi conoscessi abbastanza." Si avvicinò a me, a passi lenti -"Cedric Diggory quindi?" continuò.
-"Ma quest'anno non hai più niente di interessante da fare piuttosto ronzarmi intorno?"
Abbassò lo sguardo, ridendo e avvicinandosi ancora di più a me mentre io indietreggiavo, non so perché ma cercavo di stargli il più lontana possibile.
Con la sua mano mi avvolse il mento, stringendolo.
-"Sei andata a letto per la prima volta con Cedric?"
-"Ma ti sembrano domande da fare?!"
-"Tu rispondi!" percepivo tanta rabbia nei suoi occhi e avrei voluto tanto saperne il motivo.
-"Ogni anno vedo che peggiori sempre di più.
Credi di avere il controllo su tutto e tutti?
Mi hai fatto quella cazzo di domanda davanti ai nostri compagni senza pensare minimamente alla mia dignità!
Hai pensato che magari volevo tenermi per me una cosa così intima?!
Ma no, tanto per te e i tuoi stupidi amici, è sempre tutto in gioco!" gli tolsi con forza la sua mano dal mio mento.
-"Non ti rischiare a parlarmi in questo modo!" mi sbatté al muro e si avvicinò ancora di più, così tanto da riuscire a toccare il suo petto con il mio.
-"Ah non posso? Devo chiederti il permesso, Malfoy?"
Cerca di non farti vedere debole, cerca di riuscirci.
-"Piombi qui, in camera mia, senza il mio permesso e credi di comandare?
Credi di stare parlando con la stessa ragazza di un anno fa?
No, mi dispiace, le persone cambiano."
Misi le mani sul suo petto cercando di allontanarlo da me, ma non riuscivo.
-"Chissà cosa è stato a farti cambiare, o chi." abbassò le mie mani, bloccandomele.
-"Basta Draco.. lasciami in pace." cercai di liberarmi, senza successo.
-"Cedric è un tipo molto protettivo, ti avrà dato lezioni su come difenderti no?" mi fulminava con lo sguardo, ad ogni parola che diceva.
-"Ti sbagli, come sempre d'altronde.
Ma poi perché dovrei darti spiegazioni?" aggrottai le sopracciglia.
-"Ti ho monitorata ogni cazzo di anno per vedere chi entrasse nella tua stanza!
Non è mai entrato nessuno!
Quindi non è di questa casa! Chi è?" diede un pugno sul muro, all'estremità del mio viso.
Balzai in aria, chiudendo gli occhi e quando abbassò la mano, li riaprii -"Cosa vuoi dire con questo?"
Si allontanò -"Secondo te cosa vuol dire?" disse mentre si avvicinava alla porta -"Ma sappi che se non vuoi dirmelo tu, lo scoprirò per conto mio." aprì la porta e uscì.
Io rimasi lì, immobile, con la schiena poggiata ancora sul muro.
"Ti ho monitorata ogni anno."
Perché mi controllava?
Perché voleva sapere a tutti i costi con chi fossi andata a letto?
Delle risposte mi vennero in mente ma no..
Era impossibile.
Se l'odio avesse avuto un volto era quello tra me e Draco e non ci sarebbe altro oltre quel sentimento.
Mi accorsi di un dettaglio, che io stessa misi in pratica quando ero vicina a lui, senza gli altri attorno; nonostante la sua rabbia, non avevo paura di lui, sentimento che avevo sempre provato tra i corridoi, in sala comune, in sala grande, dovunque però che, quando era solo con me, non riuscivo a provare.
Non mi intimoriva perché sapevo, in fondo, che non avrebbe mai avuto il coraggio di sfiorarmi.
Passai tutto il pomeriggio nella mia stanza, non avevo voglia di vedere nessuno e di essere "vittima" di altre scenate.
Cercavo di studiare, ma pensavo ai suoi occhi puntati sui miei.
Cercavo di leggere, ma pensavo alle sue parole.
Cercavo di addormentarmi, ma pensavo alla sua ira nei confronti del ragazzo che era venuto a letto con me.
Era gelosia o no?
E se non lo era, cosa altro poteva essere?
Draco Malfoy geloso di me?
Smettila..
Basta..
Cerca di dormire.
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Spero che anche per voi sarà una grande avventura!🖤
DISEGNI CREATI DA: Alexia_Clare001 ✨