la sfida

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Pov's anna
"Ti è mai capitato di metterti a leggere una favola per dimenticare come era la vita, la vita fuori. Fuori dai libri, ecco io preferisco rivolgermi a loro, entrare e non uscire più da quel vortice perchè per me è troppo doloroso uscirci" mi disse un elfo della mia immaginazione, nel mentre lo stava sognando...
In effetti l'elfo aveva ragione noi tutti facciamo così, specialmente io. I libri mi davano conforto nei momenti buii, quasi più di una persona.

A un certo punto l'elfo sparì rendendomi molto triste, ed ecco arrivare i miei adorati libri. Inizia a leggerli e accarezzare la copertina (come in harry potter) per farmi svelare da loro le preziose pagine che conservavano in mezzo a un pezzo di cartone. Inizia ad abbracciarli uno ad uno.
Il sogno più bello della mia vita.



Anna nella sua mente stava sognando di abbracciare i libri, ma fuori, nella realtà le sue braccia erano in torno a Gilbert che aveva le sue braccia attorno ai fianchi della ragazza che la tenevano stretta e vicino al suo petto. Come a non volerla fare scappare.

Erano entrambi troppo frastornati quella mattina per capire dove si trovavano. Lui era praticamente disteso sul divano con il braccio destro che gli penzolava e una gamba che attorcigliava i fianchi di anna.
Nel mentre anna si trovava completamente addosso al ragazzo. Aveva lo sguardo fisso al soffitto con ancora gli occhi chiusi, impastati dal sonno. Pensava che la gamba che le bloccava la vita fosse il suo gatto, Nemo, che per abitudine si metteva sempre intorno a lei. Ma la cosa che non riusciva a capire era che sotto di lei sentiva un petto umano, molto muscoloso che senza alcuna difficoltà si alzava e abbassa al ritmo del suo.

Sia anna che gilbert erano ormai svegli, ma nessuno dei due voleva alzarsi o incominciare a rimproverare l'altro.
Stavano bene e finché qualcuno non avrebbe bussato o telefonato non si sarebbero mossi di lì.
Nessuno dei due pensava, erano come bloccati nel tempo, un tempo in cui solo loro due c'erano.

Pov's diana
Erano ormai passate ore da quando mi ero trasferita a charlottown, ma mi sentivo già a casa. Tutto era nei propri scaffali in ordine con precisione.
Ora ero seduta a cavalcioni su una sedia intenta a lavorare un po al progetto che si sarebbe tenuto questo inverno. Non era proprio un lavoro io lo chiamavo volontariato. Mi occupavo insieme ad altri per procurare almeno a Natale qualche dono da regalare a chi non se li può permettere. Ma è più difficile di quanto pensassimo, stiamo lavorando da qualche settimana e non abbiamo concluso niente. Ecco perchè ci siamo messi a lavorare con un sacco di mesi di anticipo.
Spero solo che ce la faremo, sarei per una volta contenta del mio operato.





È mezzogiorno e nel mentre diana è ancora alle prese fino al collo col suo progetto, ci sono anna e gilbert seduti anzi inchiodati in quel divano.
Entrambi avevano fame ed entrambi avrebbero voluto alzarsi.
Era partito tutto per una semplice sensazione di felicità che si era ormai dissolta nell'aria, ma ora era diventata una vera e propria competizione o più semplicemente, una sfida.
Non erano più uno sopra l'altro, lei era seduta a gambe incrociate sul divano per mantenere la concentrazione nel mentre lui era tutto sgamberato sul divano con la testa che si appoggiava al bracciolo del divano e i piedi che sfioravano le cosce di anna.
Se qualcuno sarebbe entrato non avrebbe mai capito la sfida in corso, ed era proprio quello che volevano.

Non erano per niente imbarazzati, avevano solo voglia entrambi di sfidarsi. Non potevano e non volevano assolutamente perdere. Erano tutti e due troppo orgogliosi. Anche se c'era un problema: lui doveva andare assolutamente in bagno perchè stava esplodendo nel mentre lei aveva una tale sete che si sarebbe alzata immediatamente. E indovinate, nessuno dei due cedette.

Come avevo detto in precedenza, troppo orgogliosi.

Ma oramai era troppo, così gilbert esausto iniziò a dire: "senti anna, è divertente giocare con te, ma non potremmo renderlo più intrigante, magari parlando un po' e nel mentre ci conosceremo di più! Passiamo così il tempo fino a quando diana non mi viene a prendere" Disse in maniera affranta e sfacciata com'era suo solito, e non si aspettava di certo una risposta nel genere, "emm... NO! E prima che tu parli non stavamo giocando, o almeno io non lo stavo facendo e comunque dovresti sapere che diana non ti verrà a prendere entro dopodomani, ed io avevo già programmato di uscire fuori con Jane e cole questo pomeriggio, quindi mi spiace ma no" Disse con tale lentezza e sicurezza da accendere un fuoco mai provato a gilbert. Lui voleva averla, la desiderava più di qualunque cosa, ma sapeva che non si sarebbe trattenuto ancora per molto. E adesso scopre dalla rossa che dovrà stare con lei più del previsto.

Non aveva mai desiderato nessuno in quel modo... lo sapeva che la spiegazione era una sola, eppure non la avrebbe mai ammessa neanche a se stesso.

Doveva trovare un modo di passare del tempo con lei insieme a qualcun altro. Almeno avrebbe potuta averla accanto e con la vicinanza di un'altra persona non le avrebbe recato danno.
Pensò gilbert

Pov's cole
Mi stavo dirigendo a casa mia, quando Gilbert mi mandò un messaggio in cui mi pregava di andare a casa di anna per aiutarlo a contenere la sua "foga" detto in maniera più contenuta e chiaro perchè la ha scritta in maniera così particolare, con un linguaggio mai utilizzato con me che ho pure paura di aver frainteso male, speravo solo che non lo fosse.


Per chi non avesse chiara la situazione il bellissimo e arrogante Gilbert Blythe sta cercando di non saltare addosso a una ragazza, e soprattuto non gli vuole recare alcun danno.. solo io potevo sapere che al mio migliore amico la vicinanza di quella misteriosa ragazza dai capelli rossi stava salvando la vita. Senza di lei, gilbert sarebbe finito  giudicato dagli altri. Ma con lei era diverso... lo sentiva legato a quella ragazza. Pensai.

Desideravo con tutto me stesso aiutare quei due a capirsi e che so magari diventare amici.

Ne avevo parlato con Di e lei era sudigiri, ormai stava solo con gilbert per prevenzione, non per amore.

Così insieme abbiamo deciso di avvicinarli ma cerano due problemi da tutti e due gli schieramenti:
Anna era follemente innamorata di billy.
Gilbert invece non credeva nell'amore.

Speriamo che qualcuno aiuti me e diana nella sfida.

inoltrati il messaggio che mi aveva inviato gil a diana. Ed era così euforica che sarebbe voluta essere al mio posto...
Non la capisco sta ragazza, come fa ad essere contenta? Che lo lasci, no?!

Ma un minimo la capisco, non è da tutti i giorni poter assistere a scene così esilaranti, come quella che avverrà oggi.

Mi stavo dirigendo in auto a casa Cathubert, quando sentii uno strano rumore di sterzo da destra, era un auto che mi stava venendo addosso!

Poi buio.

Spazio me:
Ciao ragazzi come state? Finalmente è venerdì quindi ho deciso di pubblicare con finale suspence. Secondo voi cosa potrà mai succedere? Aspettatevi una rivelazione!
Chiara.

~ my and your soul are the same~ L'anima di fuocoWhere stories live. Discover now