4. Blue eyes

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era il secondo giorno che mi tenevano chiuso in questo ospedale, non perchè avessi qualcosa ma perchè era meglio non rischiare, esattamente che cosa non lo so, na dovevo per forza stare sotto i comandi dei dottori.

mi annoiavo.

fortunatamente ieri mamma mi ha lasciato della carta e delle matite

"se ti annoi disegna, purtroppo non posso darti il telefono, dicono stanchi troppo" parole di mamma. sono sacre. non vanno disobbedite

ed ecco, aveva ragione, mi sarei annoiato.

dovevo ancora rispondere alla lettera.

presi foglio e matita e iniziai a scrivere

"caro X,
grazie del supporto. mi tengono ancora in ospedale. non sai che noia, o forse lo sai. meglio non pregiudicare.
vorrei tanto sapere chi sei, sai?
avrei davvero bisogno di qualcuno come te,
qualcuno che mi ascolti, mi accetti, mi parli...
non ho amici a scuola e sapere che qualcuno in verità c'è mi rende felice.
vorrei porti una domanda.
per caso hai bisogno veramente tanto di qualcosa, in questo periodo?
io ho la necessità di un abbraccio, un abbraccio vero, dal cuore, non obbligatorio.
di recente ne ho ricevuto uno.
non so quanto sia stato vero, ma spero tantissimo di sbagliarmi.
ora che ci ripenso mi viene il batticuore.
non venivo abbracciato da tanto, a parte da mia madre o da mia sorella. vorrei dell'affetto. ne ho davvero bisogno. spesso non mi voglio neanche bene da solo... spesso mi faccio male da solo... ho bisogno di qualcuno che mi ami.
forse sei tu la persona che mi potrebbe dare affetto, che mi potrebbe rendere felice, ma non vuoi mostrarmi chi sei quindi per ora sarebbe un po' impossibile.
se ti senti a tuo agio con rispondermi alla domanda fallo.
aspetteró una tua risposta.
grazie dell'ascolto.

-H"

sono riuscito a fare una busta per la lettera ed ero pronto per portarla nell'ufficio postale...
il problema era come farlo.

lo so che domani sarei potuto andare ma vorrei che x potesse ricevere una risposta il piú in fretta possibile, potrei, altrimenti, sembrare scortese.

non mi piace far aspettare le persone.

e come se dio avesse sentito le mie preghiere, qualcuno bussó alla porta della stanza in cui sono dovuto stare per questi due giorni.

"ciao harry, sono venuto a vederti, non avevo nulla da fare e so che tu non hai nulla da fare"

era il ragazzo degli occhi blu.

gli sorrisi dolcemente.

in questi due giorni è stato dolce con me, non so se lo fa per pena o per pensare a se stesso di essere una buona persona.

molto probabilmente domani, davanti a tutti, sarà tutto come prima...

chiacchierammo un po'

ad un tratto glie lo chiesi, dovevo.

"senti louis mi fai un favore?" gli chiedi in modo timido

"certo, dimmi" i suoi occhi brillavano, sembrava, felice e allo stesso tempo curioso do sapere cosa gli stessi per chiedere.

"ok allora è un po' strano ma... dovrei portare questa lettera all'ufficio postale, ma come sai non posso. potresti... sai... portarla tu? se sei libero ovviamente e se non hai nulla da fare"

"CERTO! LO FACCIO SUBITO!" esclamó lui strappandomi la lettera fra le mani

"VADO CIAO HARRY!"

uscí cosí da camera mia senza farmi neanche parlare.

bah è strano.

***

era passata un ora da quando Louis era andato a lasciare la lettera, non credo tornasse indietro, un po' mi dispiaceva... mi mancava...

HARRY NO.

lo so che è sbagliato ma... ma mi manca la sua risata, il sorriso e quei suoi fantastici, bellissimi, splendidi e misteriosi occhi blu

*Toc toc toc toc*

ed eccolo entrare nella stanza. quanto è bello.

non è una domanda.

è un affermazione.

chiuse la porta dietro di se

senza dire parola si avvicinò a me e mi abbracciò forte.

piano piano si sdraiò sul letto.

era sempre accoccolato a me. non si staccava.

ero perplesso. dio aveva sentito le mie preghiere. grazie.

***
restammo cosí per piú di un ora.

un silenzio che rilassava qualsiasi parte del mio corpo.

ma ad un tratto louis interruppe la quiete

"scusami harry... scusami... scusami..."

il suo viso era nascosto sul mio petto

stava piangendo e i suoi singhiozzi diventavano sempre piú frequenti e più forti.

"tranquillo, sto bene, non ho nulla. guarda stk da dio"

"posso ... posso restare qui sta sera? non occupo spazio, dormo sulla poltrona"

"se vuoi puoi anche dormire sul letto, con me... solo se vuoi eh"

"va bene, quindi posso restare?"

"si, certo"

"quindi posso dormire sul letto con te"

"lou te l'ho chiesto io, sí che puoi"

"grazie harry... grazie"

mi strinse ancora di più a se. non lasciava andare.

spensi la piccola luce da notte.

non potevo credere che mi stavo addormentando con una delle mie piú grandi paure al fianco.

cosí mi addormentai con le sue leggere carezze ai capelli.

forse la cotta era una cosa molto piú seria di quanto aspettassi...

Spazio Autrice

HELLO
e niente ecco questo capitolo.
spero vi sia piaciuto
all the love
-Z
💗✨🌞💿🛼

taste me, i'm goodDove le storie prendono vita. Scoprilo ora