Part 3

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"Chi è lui?" chiedo alla mia compagna di banco, Kendall.
"Si chiama Edward Cullen, è il figlio adottivo di Carlise e Esme Cullen. Ha altri quattro fratelli, tutti adottatti, che stanno assieme stra loro, ma proprio insieme insieme. Si chiamano Rosalie e Elmett, Alice e Jasper." risponde Kendall.
Mi giro nuovamente quando la prof ha ripreso la spiegazione, e noto che mi sta fissando con occhi attenti. Cerco di seguire la lezione nonostante il suo sguardo mi bruci sulla schiena.

Appena finite le ore, torno a casa e mi rilasso a letto, rispondendo a qualche messaggio di Evan. Mi accorgo poi che ci sono ancora i mozziconi, che mi decido finalmente di buttare via. Quando mi risiedo sul letto, sento il telefono squillare e rispondo subito.
"Ciao bellissima" una voce morbida mi riscalda il petto.
"Ehy Evan!" rispondo imbarazzata.
"Allora piccola ti va di uscire sabato, così dopo tanto tempo ci vediamo di persona"
"Si certo, non sto nella pelle! Per caso hai qualche idea?"
"Pensavo di portarti al bowling, che ne dici?"
"Mh, non è per me, sono troppo goffa e scordinata"
"Che ne dici di un film al cinema e poi un giretto?"
"Suona benissimo!"
"Perfetto allora; che fai di bello?"
"Mi sto preparando per trovarmi con un amico" dico in tono sospetto.
"Ah davvero? Ti sto disturbando?" posso percepire della gelosia e dell'aciditá nella sua voce.
"Nono tranquillo, te invece come te la passi?"
"Bah nulla, sto in chill, aspetto che arrivi il mio migliore amico Harry"
"Ah si mi ricordo che mi hai parlato di lui, sembra un bravo ragazzo."
"Si lo è, magari un giorno te lo presento, e tu mi presenterai il tuo di migliore amico"
"Jake non ama i visi pallidi come noi"
"Mi sento offeso! Vabbè saprò come entrare nelle sue grazie"
"Si probabile. Beh ora mi sa che devo proprio andare, ci sentiamo"
"Certo Bella, baci"
"Baci" e termino la chiamata.
Appena aggancio sento il campanello e corro alla porta, e con mia grande gioia trovo Jacob sorridente come sempre.
"Ciao Jake!" schiamazzo abbracciandolo.
"Ehy Bella" dice ricambiando l'abbraccio "ti va di fare un giro in città con la moto?"  dice indicando il rottame rosso parcheggiato fuori nel vialetto. Ogni giorno mi chiedo come riesca a salirci senza avere paura di morire.
"Si dai" dico incerta.
"Ehi è una moto non una catapulta"
"Beh non mi sorprenderei se saltasse in aria"
A questa Jake alza gli occhi al cielo e mi prende di forza spingendomi verso la motocicletta nonostante fossi palesemente contro voglia. Lol. Il giretto in moto non si è rivelato nemmeno troppo male, a parte qualche strano rumore che sembrava stesse annunciando la mia fine.

Passata un'ora abbondante con Jake alla riserva, decido di andare un po' da sola in giro per il centro. Dopo aver guardare le vetrine, mi accorgo della presenza di una biblioteca all'angolo di una stradina ed entro. L'atmosfera dentro la biblioteca è molto rilassante; la struttura è moderna e le varie librerie sono di un bianco lucido. La luce è soffusa e ci sono molti poster alle pareti. Noto sullo scaffale di astronomia, che c'è proprio il libro che la prof ci aveva consigliato di leggere. Quindi lo prendo e mi siedo su un divanetto in un angolo appartato. Mi immergo nella lettura del libro che si rivela molto interessante e istruttivo. Descrive nel dettaglio i buchi neri che mi affascinano immensamente, poiché l'idea di scomparire in un buco e non sapere più cosa mi aspetta, si rivela molto più elettrazzante di quanto potessi immaginare. Nel momento di massima attenzione, sento qualcuno al mio fianco tossire. Mi giro di scatto. Edward Cullen è seduto vicino a me.
"Cosa leggi?" mi dice.
"Perché le stelle non ci cadono in testa?, è di astronomia" rispondo indicando il libro con titubanza.
"Te invece?" chiedo dopo qualche istante.
"Harry Potter e il Calice di Fuoco"
"Ti ho visto al corso di letteratura inglese"
"Si ricordo, mi è piaciuta molto la tua risposta"
"Non tutti apprezzano la mia arte retorica"
"Tanto meno la Stevenson"
"Si sta facendo buio, forse è meglio se torno a casa"
"Vuoi un passaggio? questa strada non è delle migliori"
"Si grazie"
Dopo essere usciti e quindi saliti nella bella Volto nera dei Cullen, mi rilasso sul sedile mantenendo una certa compostezza. Sento poi un odoro molto fastidioso, di fumo. Edward però non mi dava l'idea di essere un fumatore. Il viaggo non si rivela entusiasmante, anche perché una costante tensione si aggira nell'aria. Arrivata a casa, lo saluto gentilmente ed esco dall'auto. Torno in camera mia quando mi accorgo che ci sono ancora dei mozziconi di sigaretta vicino al letto. Non avevo già pulito?

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Ciao belli, siamo le autrici! Voleva sapere se la trama vi sta piacendo o se vi cagare. I vostri voti o i vostri commenti ci aiuteranno a capire cosa migliorare della storia. Grazie mille e baci!

till the end of the day On viuen les histories. Descobreix ara