CAPITOLO 23

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Pov kook

Quella notte mi ero ritrovato sveglio non riuscendo a dormire, stavo pensando a tae e al cosa avessero ancora intenzione di fargli.

Vidi Jin tremare nel sonno e decisi de stargli vicino.
Tra noi quattro era quello più pauroso e volevo in qualche modo aiutarlo.

Mi misi seduto per terra, non fregandomene se era leggermente sporco o freddo, e presi as accarezzargli una spalla.

Gli altri due stavano dormendo dopo aver fatto mezza nottata in bianco.

<mmm...> mugugnò Jin aprendo di poco gli occhi.

<che è successo?> chiese.

<niente jinni ti ho visto tremare e volevo consolarti in qualche maniera non volevo svegliarti> dissi mettendomi seduto su quelle assi che chiamavano letto.

<posso abbracciarti?> chiese. In quel momento mi ricordava tae che mi chiedeva sempre se potesse abbracciarmi.

Sorrisi e lo misi in mezzo alle mie gambe facendolo appoggiare con la schiena sul mio petto per poi abbracciarlo.

Non c'era imbarazzo, siamo migliori amici, tutti, quindi era normare avere un contatto fisico.

Sentì, dopo un pò, che si stava rilassando fino ad addormentarsi, lo stesi per farlo stare almeno un pò più comodo e io tornai nel mio letto, cercando di chiudere gli occhi per almeno 5 minuti.

La mattina seguente mi svegliai. Non ricordavo di essermi addormentato ma ringraziai Morfeo per avermi preso tra le sue braccia.

Si sentirono delle chiavi in una serratura e dedussi era quella di tae, mi alzai e mi avvicinai alle sbarre il più velocemente possibile per poi cercare di vedere qualcosa, qualunque cosa.

Volevo sapere se stava bene...

In seguito a quel rumore, si svegliarono anche gli altri avendo subito dopo la mia stessa reazione.

<pensate stia bene?> chiese jin.

<lo spero> sussurrai.

I medici vennero e ci portarono del cibo.
C'era un pezzo di pane, e qualcosa che sembrava carne ma non ebbi il coraggio di mangiarlo, insieme a questo ci lanciarono, letteralmente, delle bottigliette d'acqua.

<che gli avete fatto?> chiesi in tono arrabbiato ma cercai di stare calmo.

<nulla che a te e ai tuoi amichetti possa interessare!> esclamò per poi andarsene insieme agli altri due colleghi che ci avevano portato il cibo.

<bastardi!> commentò jimin.

Verso penso metà giornata ci vennero ad aprire e ci portarono in una sala, simile a quella di ieri ma al posto delle sedie ed un tavolino c'erano dei lettini, quelli che usavamo i chirurghi per le operazioni.

Vidi delle sacche piene di sangue, erano tre e sembravano contenere almeno un litro e mezzo luna.

Kim taehyung... Kim taehyung c'era scritto su quelle dannatissime sacche.

Non riuscì a vedere nemmeno se tae fosse nella stanza dato che ci fecero passare da un'altra parte... Ero ancora più preoccupato.

A nam lo legarono sul lettino con catene rinforzate sulle mani e sui piedi.

A jimin gli misero un pezzo di gomma in bocca e lo legarono con delle corde.

A Jin lo tennero fermo e gli legarono solo i polsi al lettino mentre lo bendavano.

A me misero delle catene quasi su tutto il corpo e mi avvisarono.
<se provi a darti fuoco queste si scioglieranno e ti ostioneranno, immagino che non hai mai provato un'ustione sulla tua pelle vero?!> mi beffegiò il medico.

<stronzo!> dissi. Lui rise ed iniziò a prendere le siringhe.

Ci prelevarono a tutti un pò di sangue ma non tanto quanto quello di tae, ci slegarono e ci ribbuttarono in camera.

<porca puttana!> dissi dando un calcio ad una delle sbarre.

Vidi Jin trasalire, gli avevo messo paura.

<scusa jinni> dissi avvicinandomi ed accarezzandogli i capelli.

<che hai visto li dentro?> chiese nam capendo il mio scatto d'ira.

<c'erano tre fottutissime sacche di sangue lì dentro!> dissi <c'era scritto Kim taehyung li sopra!> quasi non urlai.

I ragazzi non commentarono, si erano agitati anche loro dopo quella mia frase.

<allora ragazzi! Come state?> disse il padre di tae arrivando davanti le nostre celle.

<DIMMI DOVE CAZZO È TAEHYUNG!> gli urlai contro mettendo le mie mani a stringere le sbarre.

<uh siamo irrascibili oggi!> disse sorridendo.

Strinsi ancora più forte le sbarre sentendo la mia rabbia aumentare.

<DIMMI DOVE FOTTUTAMENTE È KIM TAEHYUNG!> gli gridai ancora.

<se te lo dicessi non sarebbe divertente no?!> disse.

Serra la mascella, non mi sono mai piaciuti questi giochetti.

<dimmi dov'è!> dissi cercando di avere un tono più controllato, infatti non urlai.

<tranquillo non ti devi preoccupare di questo!> disse quasi beffardo.

<tu brutto-> venni fermato.

<dai su che ragazzo cattivo che sei!> disse ridendo <non vorrai offendere il padre del tuo fidanzatino?> chiese retoricamente per poi ridere ancora e andare via.

In quel momento mi incazzai ancora di più, si vedevano le sbarre diventare quasi rosse. Per un momento sperai si sciogliessero per il calore dato dalle mie mani ma non fu così.

Cercai di calmarmi anche se era difficile, non volevo pensare al peggio, speravo veramente che tutto questo fosse solo un brutto sogno.

Pov tae

Mi svegliai con un dolore fortissimo ai polsi e alla testa.
Ero steso per terra sul pavimento, non ricordavo nemmeno come ci fossi arrivato lì.

Avevo un vuoto di memoria temporale, prima stavo in laboratorio e ora mi sveglio qui...
Mi ritornano in mente le immagini di ieri nel laboratorio.

Flashback qualche ora prima...

Dopo che i ragazzi furono portati via io venni trascinato nel laboratorio, venni legato al lettino con davanti quel medico, braccio destro di mio padre.

<avanti stai fermo!> disse lui con voce quasi arrabbiata, non lo ascoltai e continuai a muovermi.

Dopo poco mi arrivò uno schiaffo, il secondo che prendevo da lui.

Mi strinse le corde attorno ai polsi e chiamò un'altra dottoressa per tenermi ferme le spalle.

Mi prese il sangue, continuava ed io quasi non riuscì a tenere gli occhi occhi aperti.

Arrivò alla metà della seconda sacca e crollai, svenuto.

Mi tennero li per tutta la notte facendomi penso altri esami ma io continuavo a non essere coscente.
La mattina, quando ebbero finito mi presero e mi portarono nella stanza buttandomi praticamente per terra e chiudendo la serratura.

Ero rimasto incosciente per quasi mezza giornata.

Ora...

Mi sentivo stanco, non riuscivo quasi a tenermi in piedi ma cercai di arrivare a quel letto tanto scomodo quanto, in quel momento, tanto invitante.

Riuscì a mala pena ad alzarmi e sdraiarmi subito dopo ricadendo ancora in un sonno profondo.

GREEN: the intelligent mind ¦kookv¦Där berättelser lever. Upptäck nu