•11•

302 10 0
                                    

Il giorno della partita finalmente era arrivato.

Avevo stressato talmente tanto le ragazze, anche se avevo detto che non lo avrei fatto, che ormai sarebbero riuscite a eseguire la coreografia persino da bendate.

Durante la settimana, dopo gli allenamenti, ero uscita con Cole qualche volta, ovviamente in amicizia, e a dire la verità non era niente male.

Dolce, gentile, disponibile, riuscivo a trovare facilmente un dialogo interessante con lui, era divertente e dovevo ammettere di stare bene in sua compagnia.

E poi, ovviamente, era anche un bel ragazzo.

Tra le altre cose ero riuscita persino a far uscire Lola e Roxy insieme a me e Jennifer, ed era andata meglio di quanto pensassi.

Loro avevano sempre pensato che Jenny fosse antipatica e che se la tirasse, ad entrambe da fuori era sembrata la ragazza snob che fa di tutto pur di stare al centro dell'attenzione, ma si sono ricredute quasi subito... in realtà lei non è così.

Anzi, è tutto tranne questo.
È molto timida, come me tra l'altro, e si sminuisce per ogni cosa, come me, di nuovo.

Forse è per questo che con lei mi trovo bene. Abbiamo così tante cose in comune.

Quella sera avevamo deciso di andare in un locale per passare una serata in giro tra ragazze, uno di quelli dove di solito si fa baldoria il venerdì e il sabato sera, e CASUALMENTE, e ripeto CASUALMENTE, dopo poco tempo che eravamo lì, incontrammo tutti i ragazzi della squadra di basket.

Con tutti intendo TUTTI.

Mio fratello e il suo essere protettivo.

Non avrei dovuto dirgli dove saremmo andate.

Di conseguenza era lì anche Cole, e le ragazze ci guardavano con occhi innamorati, soprattutto quando lui mi invitò a ballare.

Lo sguardo di Jennifer in particolare, oltre ad essere 'innamorato' era anche malizioso. Parecchio.

Girai gli occhi quando mi resi conto a cosa stesse alludendo. La solita.

Tutto ciò ovviamente sotto sguardo severo di mio fratello, che, anche se cercava di non darlo a vedere stava morendo dentro, e, ad ogni mano poggiata in posti sbagliati, fulminava Cole con un solo sguardo, e lui cercava di ricomporsi immediatamente.

Mi veniva da ridere.

Roxy e Lola erano rimaste tutto il tempo a fissare Bryan e gli altri ragazzi con la bava ai lati della bocca, mentre Jenny era indifferente.

Indifferente per modo di dire, fin quando almeno non la colsi in fragrante a fissare un ragazzo biondo molto carino con il quale, poi, addirittura ballò.

Ad un certo punto la situazione degenerò abbastanza perché in un attimo vidi mio fratello diventare rosso di rabbia e catapultarsi vicino Jenny nel momento in cui il ragazzo stava iniziando a lasciarle alcuni baci sul collo e poi sulla guancia.

La trascinò via e lei lo guardò malissimo iniziando ad urlargli contro chiedendo perché lo avesse fatto.

Erano un po' cane e gatto.

Ad un certo punto vidi spuntare anche Nathan, bello e dannato come al solito, dalla porta di quel locale dove ormai l'odore di alcool aveva preso il sopravvento.

Stava diventando un punto di ritrovo!
Come poteva essere possibile una cosa del genere?
Era assurdo il fatto che quella sera si trovassero tutti lì.

Ma forse anche Nathan era venuto per lo stesso motivo di Bryan. Sua sorella.

Quando Nathan entrò nel campo visivo di mio fratello, lui si fiondò su di me lasciando Jennifer e mi disse che dovevo assolutamente andare dalle altre ragazze e lasciare loro da soli.

Ovviamente non in maniera così tranquilla.

Avrei voluto obiettare ma decisi di lasciar perdere solo per non peggiorare la situazione.

Era impossibile. Aveva controllo su tutto.
Era attento ad ogni minimo movimento.

Un radar.

Ma in fondo era questo ciò che mi diceva sempre.

"Lo sai che in questi locali si deve stare sempre in guardia, non sai mai quello che potrebbe succedere, ed io devo proteggerti perché sei bla, bla bla"

Erano cose che mi ripeteva ogni sera.
Per questo non mi lasciava mai da sola.

Il problema è che si comportava in quel modo in ogni momento della giornata.

A volte odiavo quel suo senso di protezione esagerato.

Non sapevo di cosa avessero parlato, sapevo solo che una volta finita la loro discussione, Nathan mi rivolse alcuni sguardi e subito dopo mio fratello mi trascinò via da lì non permettendomi di fare nulla.

Una voce poi mi fece smettere di ripensare a tutto quello che era successo in quei giorni.

"Ellie, di quale squadra sono le ragazze oggi?" chiese Betty, mentre cercava qualcosa nel suo borsone.

Io stavo finendo di indossare l'uniforme, che consisteva in un top rosso che lasciava leggermente scoperta la pancia con una 'S' e una 'M' in bianco e sotto, la gonna dello stesso colore con delle balze alternate bianche, naturalmente corta, ma con una coulotte rossa sotto.
Avevo già legato i miei lunghi capelli biondi in una coda alta con un elastico rosso e avevo già terminato con il trucco.

Era abbastanza semplice e leggero: soltanto una polvere di brillantini applicati sull'occhio, correttore, illuminante e per finire in bellezza, l'unica cosa che spiccava di più era il rossetto rosso matte sulle labbra.

"Ragazze non ne ho idea, sono pessima lo so, ma purtroppo ho dimenticato di chiedere a Bryan" le risposi, finendo di allacciare le mie Air Force bianche.

"La Roosevelt"

D'impatto mi girai verso la voce che aveva detto ciò.

Buonasera a tutti! Vi avevo detto che sarei tornata presto, e vi assicuro che ho fatto il prima possibile. Ho buttato giù così tante idee per questo capitolo che addirittura ho dovuto dividerlo perché stava diventando troppo lungo, infatti vi anticipo già che tra tre giorni posterò il capitolo 12 poiché è già pronto. In realtà probabilmente dovrò dividere anche quello perché mancano ancora parecchie cose da aggiungere, ma si sa, è il capitolo della partita o no?! Nulla, fatemi sapere cosa ne pensate anche se non c'è nulla di così interessante, più che altro è un resoconto, ma vedrete che dal capitolo 12 riuscirete a comprendere meglio anche la trama. Attenti ai particolari😉
ci rivediamo giovedì ❤️

Forbidden LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora