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Quella mattina Hinata si era svegliato presto come al solito anche se non doveva andare a scuola, semplicemente quando si era svegliato non era più riuscito a prendere sonno così era rimasto per circa due ore a fissare il vuoto, qualche volta chiudeva gli occhi e si rigirava nel letto per provare a riaddormentarsi ma non ci riusciva. Quando la signora Hinata andò a "svegliare" il figlio aveva un'espressione di ansia e preoccupazione, sperava costantemente che una volta che fossero arrivati all'ospedale un medico potesse dire che la malattia del piccolo mandarino non fosse quello che loro pensavano. Certo, la madre di Shoyo non aveva mai visto il figlio sputare fiori e sangue però gli credeva al cento per cento, suo figlio non scherzava mai sullo stare male anzi, ogni volta che diceva di stare male era tremendamente serio e questo fece preoccupare ancora di più la signora Hinata. Shoyo dopo essersi preparato salì sulla macchina della madre, il silenzio che c'era era veramente molto pesante, se da una parte c'era la signora Hinata che pensava e sperava in una buona notizia da parte del personale medico, dall'altra c'era Shoyo che sperava semplicemente che si trattasse di un malinteso in quello che aveva visto. Dopo circa venti minuti arrivarono davanti all'ospedale, una volta entrati portarono madre e figlio davanti a una porta, una volta entrati videro una figura seduta davanti a una scrivania, l'uomo era un po' anziano, aveva la barba e i capelli grigi e un paio di occhiali che lo rendevano agli occhi dei due estremamente tenero, sembrava uno di quei dolci nonnini che ti regala le caramelle al limone e che ti racconta le storie del suo passato ogni volta che lo vai a trovare. "Buongiorno, mi dica pure" disse il medico, la madre di Shoyo iniziò a spiegare in modo molto confuso "Ecco... Sono qui per mio figlio... Lui... Beh... Pensiamo possa essere affetto dalla..." Ci fu un lungo silenzio dove la signora Hinata continuava a torturarsi le mani finché non disse "Hanahaki" Il medico era palesemente sorpreso, "Ok, le chiedo se può uscire dalla stanza signora Hinata, faremo dei test a suo figlio ma ho anche bisogno di parlare con lui. Può accomodarsi sulle sedie poco qua fuori" Dopo aver lanciato un'occhiata preoccupata al figlio, la madre di Hinata uscì dalla stanza. "Ok ragazzo, raccontami cos'è successo. Siediti pure lì" disse il vecchietto indicando la sedia davanti alla sua scrivania, Hinata dopo essersi seduto inizio a raccontare "Ecco... Le prime volte che ho sentito un fastidio alla gola, se devo essere proprio sincero-" Il medico fermò il racconto di Shoyo dicendo "Aspetta, scusami ma non mi serve questo, preferirei se mi raccontassi solo quando è accaduto il fatto per la prima volta e il perché" Hinata sussurrò un "Oh, ok" prima di ritornare al racconto "Beh... Ero per i corridoi della mia scuola quando ho sentito un mio amico dire... Beh che... Alla... Ecco... Persona che amo che sa che... A lui piace un'altr-" iniziò a sentire il fastidio alla gola, il medico capendo quello che stava succedendo, in velocità prese un barattolo di vetro e indicò una porta dicendo "Quello è il bagno, metti qui dentro un campione di un petalo con del sangue poi scarica il resto, ci penserò poi a disinfettare" Subito Hinata corse dietro la porta indicata e iniziò a tossire nel lavandino, faceva veramente molto male, Shoyo lacrimava dal dolore. Quando ebbe finito rimase qualche secondo immobile avvinghiato al lavandino, poco dopo raccolse il campione richiesto e lavó via tutto il resto per poi tornare dal medico, gli consegno il barattolino senza guardarlo in faccia, aveva ancora gli occhi arrossati. "Ok grazie ragazzo, adesso porterò questo campione a un mio collega per analizzarlo, ci metterà poco, più o meno quindici minuti" Dopo aver portato il barattolo di vetro al collega il medico tornò da Hinata e gli chiese "Dimmi tutto quello che sai sulla Hanahaki" dopo che Shoyo spiegò quello che sapeva il medico disse "Va bene, in poche parole tu sai la maggior parte delle cose, quello che non sai... Aspetta, suppongo che neanche tua madre lo sappia, aspetta un attimo che la faccio entrare" Hinata annuì, e qualche secondo dopo entrò anche la madre con una faccia terrorizzata e corse ad abbracciare il figlio, lei aveva sentito Shoyo tossire. Quando la madre lasciò il figlio il medico iniziò a spiegare "Signora Hinata, è ovvio che suo figlio si affetto da Hanahaki..." La signora si mise a piangere mente Shoyo, beh lui era tremendamente paralizzato, le sue paure erano diventate realtà, "Quello che però non sapete è che questa malattia si sviluppa in diversi modi... Il finale purtroppo è sempre lo stesso modo, per questo ho mandato un campione a analizzare" spiegò il dottore prima di riprendere, "Sapete dell'intervento?" Chiese, Hinata e la madre annuirono "Quindi non hai intenzione di farti sottoporre?" Shoyo annuì lentamente e la madre riprese a piangere. "Intanto che aspettiamo le analisi vi farò un certificato per fare in modo che il ragazzo possa uscire dall'aula della classe per andare in bagno ogni volta che ne ha bisogno e un esonero parziale per educazione fisica" Mentre il medico scriveva, Hinata continuava a guardare il pavimento, non voleva vedere la faccia della madre piangere perché sapeva che probabilmente sarebbe scoppiata in lacrime anche lui. Qualche minuto dopo entrò un'altra persona in camice che consegnó dei fogli al primo medico, dopo averli osservati con cura il medico alzò lo sguardo verso la signora Hinata, "Signora Hinata, suo figlio e stato, nella sfortuna, molto fortunato, il ragazzo ha una forma più lenta rispetto al normale però ha anche un insolito problema per questa malattia,  in poche parole, visto che alcuni petali verranno eliminati dall'organismo ciò farà in modo che il petto e parte della schiena del ragazzo si riempiano di graffi dovuti allo sforzo fisico..." in quel momento le facce di entrambi avevano le facce dipinte di terrore, Shoyo si stava tastando il petto che per il momento era ancora normale. L'ultima cosa che fece il medico fu quella di prescrivere degli antidolorifici e consigliò di prendere appuntamento ogni settimana per controllare l'andamento della malattia. Il rientro a casa era rimasto silenzio fino a quando la madre non fece scendere Shoyo davanti a casa e gli disse "Vado a comprarti gli antidolorifici, intanto tu inizia pure a pranzare" A passi lenti Hinata entrò in casa, per poi sbattere la porta dietro di sé e iniziò a piangere, era un pianto con un misto di panico e rabbia

-perché proprio io?!-

Continuava a chiedersi, poco dopo buttò l'occhio sul suo cellulare, 95 chiamate perse da parte dei suoi amici, era... Come dire... Felice del fatto che i suoi amici si preoccupassero per lui ma in quel momento non aveva voglia di rispondere, invece digitò il numero di Kenma...

Nel frattempo a scuola Kageyama aveva passato tutta la ricreazione a cercare Hinata ma senza successo così nella pausa pranzo decise di andare a chiedere ai compagni di classe del mandarino che però gli dissero che quel giorno, come sospettava, non si era presentato a scuola, a quel punto decise di andare a chiedere a Suga, Daichi, Nishinoya, Tanaka e agli altri ma nessuno di loro sapeva nulla a parte Yamaguchi che non sapendo dell'assenza di Hinata non aveva fatto nulla, "Forse io so, più o meno, perché oggi Hinata è assente..." Disse Yamaguchi catturando l'attenzione di tutti "Uh, cos'è successo?" chiese Asahi, Tadashi era leggermente in imbarazzo perché si dava dello stupido per non essersene reso conto prima, a inizio giornata voleva anche andare a cercarlo per chiedergli come stava quel giorno ma poi non vedendolo all'entrata decise di lasciare perdere. "Yeri... Lo avevo visto che stava tornando a casa prima così gli avevo chiesto il perché ma lui mi disse solo che non si sentiva bene e che non era nulla di grave, però lui sembrava stare molto male..." Anche Kageyama si stava dando dell'idiota, anche lui aveva notato che Hinata stava male ma il mandarino aveva preferito non dire nulla e lui ci era cascato. Tutti lo chiamarono almeno due ma tutte le chiamate non avevano avuto risposta, inutile dire che tutti iniziarono a preoccuparsi, specialmente Kageyama ma non potevano fare nulla, non potevano neanche andare a trovarlo, nessuno di loro sapeva dove abitava.
















ANGOLO AUTRICE
Oya? Oya oya? Oya oya oya?
Il capitolo è troppo lungo? Li preferite lunghi o più corti?
Ciaoo~~ 

hanahaki -kagehina-  AUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora