L'assassino della notte ~ Taekook

16. Non innamorarti Kim Taehyung

«È il suo nome dopotutto» alza gli occhi al cielo poi inizia a dondolarsi sulla sedia. Riuscirà mai ad andare d'accordo con Taehyung?

°°°

«PASSA» JB urla dall'altro lato del campo, Hoseok colpisce il pallone mandandolo nella sua direzione. JB inizia a correre e io gli vado dietro cercando di recuperare la palla. Provo a toglierla, ma lui si gira e mi sorpassa correndo verso la porta. Tira, ma il portiere la para con molta facilità. Sento il vischio del mister, poi urla dicendoci di smettere per oggi.

«Fatevi una doccia e tornate a casa. Per oggi abbiamo finito»  lascia ricadere il fischietto che si appoggia al suo petto. I ragazzi ritornano agli spogliatoi uno ad uno mentre il mister sistema le bottiglie d'acqua insieme a Namjoon. Guardo il ragazzo dai capelli viola e per la prima volta dopo tanto tempo non sento niente. Niente cuore che batte all'impazzata, niente farfalle allo stomaco. Ciò che provavo per lui sembra essere sparito come nulla fosse.
Lascio vagare la mia mente ripensando a quei giorni in cui provavo qualcosa per lui, poi penso a Taehyung e un sorriso si fa spazio sul mio viso. Forse Jimin ha ragione, non provavo nulla per il mio capitano, forse era solo una stupida cotta passeggera. Tutto è finito il giorno in cui sono uscito con Taehyung, ma ho realizzato il tutto solo ieri sera, quando mi sono aperto in quel modo con lui. Non l'avevo mai fatto con Namjoon, gli unici che sapevano tutto erano Jimin e Hoseok. Non mi apro facilmente con le persone, perché per quanto io dia sempre il beneficio del dubbio a chiunque, non mi piace sbandierare la mia vita ai quattro venti. Almeno che non sia qualcuno di cui mi fido davvero, preferisco tenermi tutto per me.
Prendo la palla con i piedi e con un colpo la porto fra la gamba e il piede, la faccio rimbalzate più volte, facendola girare ogni tanto.

«Jungkook» sento il mister richiamarmi e mi volto verso la sua direzione. Accanto a lui c'è ancora Namjoon con alcune bottiglie vuote fra le mani. «Ragazzo non vai a casa?»

«No mister» blocco il pallone sotto il piede «Resterò qui ancora un pò»

«Va bene, ma non fare tardi. Domani hai lezione»

«Certo» gli sorrido e lui fa lo stesso. Poi entrambi mi salutano con un gesto della mano e tornano agli spogliatoi.
Inizio a palleggiare per poi correre lungo tutto il campo fino ad arrivare ad una delle porte e tirare. Continuano così per un bel po' di tempo fin quando le gambe non iniziano a cedere. Mi butto sull'erba verde e mi sdraio, lo sguardo rivolto verso il cielo stellato. Il mio petto si alza e abbassa velocemente e il respiro inizia a regolarizzarsi. Non so quanto tempo sia passato, visto che non ho l'orologio con me, ma credo di aver passato una buona mezz'ora ad allenarmi da solo. Oggi non ero informa, quindi ho deciso di rimanere un po di più rispetto ai miei compagni di squadra. Avevo bisogno di schiarirmi le idee e non c'era modo migliore di farlo se non riconcorrere un pallone. Chiudo per un attimo gli occhi e prendo un grosso respiro. I capelli mi si appiccicano alla fronte e il mio corpo è impregnato di sudore. Non vedo l'ora di andare negli spogliatoi e fare una bella doccia calda. Sento improvvisamente dei passi, ma sono troppo stanco per aprire gli occhi e capire chi sia. Magari il mister è ancora qui e sarà sicuramente venuto a chiamarmi per farmi ritornare a casa.

«Perché sei sdraiato sul campo in questo modo? Non dirmi che sei già stanco» apro di scatto gli occhi riconoscendo la sua voce e mi ritrovo Taehyung che mi fissa con un sorriso sul volto. Mi rimetto seduto e mi giro verso di lui.

«Tu che ci fai qui?» chiedo felice di vederlo. Non pensavo di ritrovarlo a scuola.

«A casa mi annoiavo e ho la serata libera, quindi ho pensato di venire a trovarti» fa spallucce «Credevo fossi a casa, ma visto che non rispondevi ai messaggi ho pensato che magari fossi ancora qui» si guarda intorno osservando l'intero campo «Perché sei da solo?» chiede confuso, inclinando leggermente la testa di lato.