capitolo 11

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li sfrego e mi guardo allo specchio.

sono rossi.
come il fuoco.
rossi, giuro.

provo una strana sensazione dentro di me, come se non fossi più io. sento un'incredibile scarica di energia percorrermi. inizia a girarmi la testa, vedo a pallini nero e... svengo.

*poco dopo*
mi sveglio di botto e mi ritrovo sdraiata sul pavimento. mi alzo e mi guardo attorno, mi appare davanti Mirtilla:

M: ce ne hai messo di tempo ad alzarti!

non rispondo, stavo ancora pensando a quello che mi era appena successo... mi alzo e mi incammino verso i dormitori. lì trovo sofia e lavinia.

A: ti devo parlare.
S: parla.
A: no, intendo solo a te.

lavinia mi lancia un'occhiataccia, ma ora è il minimo dei miei problemi. trascino sofia in bagno e chiudo a chiave.

S: stai bene?

voglio davvero raccontare a Sofia tutto quanto? non mi prenderà per psicopatica? ... mh, forse preferisco stare zitta che perdere la mia migliore amica.

A: ehm, sofi. è tutto ok ripensandoci.

riapro il bagno e esco. sofia cerca di afferrarmi il braccio per farmi confessare, ma ha la presa troppo leggera e scappo via. vado in biblioteca giusto per cazzeggiare e incontro mio fratello, con cui comincio a chiacchierare per distrarmi.

[...]

ho passato le vacanze di natale come sempre ad Hogwarts e il tempo sta passando in fretta, troppo in fretta.
oggi mi sono decisa a cercare di scoprire che cosa mi è successo il mese scorso nel bagno di mirtilla Malcontenta, prima ero troppo scossa per farlo. però voglio farlo in un posto appartato...

è tardi pomeriggio, ho appena finito i compiti. esco di nascosto dal castello e mi avvio verso il Salice Schiaffeggiante, dove l'anno scorso vidi un buco e mi promisi di darci un'occhiata.

lo osservo.
faccio un passo.
mi arrivano addosso settecento rami che si muovono e cercano di schiacciarmi come una sardina.
li schivo con fatica. ad un tratto uno mi colpisce con violenza la schiena e mi catapulta dritta nel buco.
scivolo giù in profondità e rotolo su me stessa. mi alzo e vedo che c'è come un piccolo sentierino dove passare.
proseguo la stradina tutta infangata e sottoterra. finalmente arrivo ad una scala e salgo. entro in una specie di casa abbandonata e mi guardo attorno.

oh, merda.
sono nella Stamberga Strillante.
subito dopo mi rassereno: è da anni disabitata. faccio tranquillamente un giro turistico, ma ad un tratto sento dei rumori e un fruscio attorno a me.
vedo una piccola ombra sfrecciarmi davanti alla faccia e poi venirmi addosso.
non ho la più pallida idea di come abbia fatto, ma i miei riflessi sono terribili: in un attimo acchiappo quella roba prima che mi venisse addosso, schiacciandola e... uccidendola. è solo un uccellino.
lascio cadere il suo corpicino e mi siedo su una poltrona lì vicino sconvolta.

Devil EyesWhere stories live. Discover now