Matilde

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Matilde si sentiva insoddisfatta dalla sua vita, a 16 anni guardava il mondo e sentiva quasi di non farne parte, un osservatrice inerte, ferma sul suo letto a guardare serie tv, sognando di fare parte di quel mondo così pieno, pieno di avventure, di amore, di amicizia e di bei ragazzi che nella realtà sono innavicinabili (forse), un mondo vivo, per assurdo, anche se finto.
Invece la vita vera era tutt'altro che piena, e di certo Matilde non sentiva viva, la vita di Matilde era vuota. Si svegliava la mattina ad orari illegali, autobus, scuola, autobus, casa, pisolino e poi serie tv tutta la notte. Passava la giornata in attesa solo di arrivare alla notte, come tutti gli adolescenti dal tronde, la casa silenziosa, nessuno che cerca di impicciarsi nella sua vita, ore, quelle notturne, dedicate solo a lei ed ai suoi sogni, sogni messi nero su bianco nel suo diario o anche solo immaginati.
La verità è che Matilde vedeva le sue coetanee famose nel mondo e si sentiva irrealizzata, a 16 anni era come se fosse già in ritardo con la sua vita e chissà se la vita le avrebbe mai portato nulla di buono. In fondo lei non aveva nessun talento: non sciava come suo fratello, le piaceva sciare ma non lo aveva mai fatto a livello serio e se ne pentiva sempre di più, gli altri sport li aveva provati quasi tutti ma nessuno era durato più di tanto. Ormai aveva perso il ritmo anche con la scuola, non che avrebbe voluto fare la professoressa o il giudice come le dicevano sempre tutti ed, anzi, le dava anche fastidio sentirselo dire.
Ma quindi cosa la rendeva speciale?
Lei era bella, molto bella. Fisico perfetto, gambe dirtte e lunghe, ma non era troppo alta, il lato b faceva la sua figura, i fianchi in liea con le spalle e la pancia piatta. Aveva qualche remore sul suo punto vita, lo vedeva allargarsi sempre di più, sapeva che era normale ma per qualche motivo aveva paura di rovinarsi il suo fisico a clessidra, come le diceva sempre la madre, "Io ti ho fatta perfetta e tu non ti devi rovinare". Il suo viso aveva tutto al posto giusto, folti capelli biondi sempre lisci, occhi verdi e labbra carnose e colorate. Ma anche qui le insicurezze non mancavano: il suo naso era troppo grosso e sebbene lei con i suoi amici lo mostrava fiera, era la prima che se si sentiva a disagio se la guardavano di profilo.
Ma lei non voleva dare l'impressione della bella che non sa di esserlo, lei sapeva benissimo di essere molto bella, ma tutti, tutti hanno le proprie insicurezze.
Il sogno di sua madre per Matilde era che facesse la modella per pagarsi da sola gli studi e una volta terminati quelli scegliesse la sua strada. Ed anche Matilde sul suo percorso di studi aveva le idee chiare: diploma, poi facoltà di Economia ed in fututo magari anche Lingue. Il problema era che lei non aveva proprio idea di come mettere in pratica questi studi una volta fuori dalle scuole...
Matilde era una persona molto orgogliosa, forse troppo, non vanitosa, ma le piaceva farsi vedere body confident dagli altri, anche quando non ci si sentiva veramente. E per via del suo orgoglio non avrebbe mai ammesso a nessuno i suoi timori, ma iniziava a sentirsi consapevole che, forse, oltre alla sua bellezza non c'era altro, non che fosse stupida, ma non c'era nessun ambiente in cui spiaccasse particolarmente, apparte per il suo corpo, e lei non sapeva ancora come prendere questa cosa.

❥︎Questo era il primo capitolo, la presentazione della protagonista, spero possa essere interessante❣︎

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⏰ Last updated: Nov 06, 2020 ⏰

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𝐌𝐚𝐭𝐢𝐥𝐝𝐞//𝐉𝐨𝐬𝐡𝐮𝐚 𝐁𝐚𝐬𝐬𝐞𝐭𝐭Where stories live. Discover now