Lucrezia femminile di Lucretius, portato da una gens romana, di origine incerta. Potrebbe essere derivato dai termini latini lucrum ("guadagno", "profitto") o lucror ("guadagnare"), oppure potrebbe essere un etnonimo indicante una persona originaria dei Monti Lucretili. Chi porta il nome Lucrezia ha una femminilità innata, un fascino ammaliante ma è anche vulnerabile. La sua forza la trae dal suo egoismo, sa essere potente e fragile allo stesso tempo, ma non indietreggia difronte a niente. È una persona molto intelligente, intuitiva e piena di risorse. Lucrezia è un nome molto diffuso tra le nobili italiane, un nome che fa saltar subito all'occhio l'origine della famiglia. Il padre l'ha scelto per valorizzare la provenienza della figlia e anche come una sorta di buon augurio dato il suo significato. Un guadagno non per lei, bensì per il padre.
Il nome Amelia è una variante del nome Amalia, di origine germanica, che deriva dal termine amal, "lavoro". Il significato del nome Amelia viene, quindi, ricondotto al termine "lavoro" e quindi è "laboriosa", "energica", "attiva". Una seconda ipotesi è che il nome abbia un'antichissima origine ostrogota il cui significato è "vergine dei boschi". Chi porta il nome Amelia è una donna intraprendente e instancabile, lavoratrice senza uguali, non si arrende mai di fronte a uno ostacolo. Sa quello che vuole, ma soprattutto sa come averlo ed è disposta a qualsiasi cosa pur di riuscirci. Può sembrare fredda e malevola, ma è solo uno scudo, un'apparenza. Amelia è una donna dalla profondità inusuale che si sente spesso incompresa. Il nome Amelia fu scelto dalla persona che l'ha messa al mondo, l'unico ricordo dolce della sua vera provenienza.
꧁Cognome: Venier꧂
I Venier furono una famiglia patrizia di Venezia. È una delle casate più antiche della città: alcune tradizioni la ritengono originaria di Vicenza, altre addirittura dalla gens Aurelia e dell'imperatore Valeriano. Certo è che la presenza dei Venier è documentata solo dall'XI secolo. Dopo la Quarta Crociata ottennero la signoria di Cerigo e Paro e, con i Martinengo e i Lion, i castelli di Zemonico e di Sanguinetto. I Venier di Venezia rimasero sempre fedeli alla Serenissima ed ebbero ruoli di primo piano nella vita politica (diedero tre dogi). Lo stemma dei Venier è fasciato di rosso e di argento.