CAP. 1 - La notte di fine Ottobre

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Tutto ebbe inizio tanti anni fa, in una sera di fine Ottobre. Le strade erano tranquille, le vie erano silenziose e gli irrigatori nei curati giardini inglesi avevano spruzzato il loro ultimo schizzo d'acqua prima di ritirarsi anche loro ad un meritato riposo. Le macchine attraversavano spedite la strada che si affacciava alla via di Privet Drive, e quelle che rallentavano per entrarvi erano ben poche, ma caute e riservate. Questo era ciò che accadeva a ogni fine giornata, ogni giorno, nella via di Prive Drive a Little Whinging, nel Surrey.

Il signor Dursley aveva appena parcheggiato la sua auto lungo il vialetto del numero 4. Era tutto eccitato, e scese dalla macchina canticchiando un motivetto allegro: aveva appena ricevuto una bella notizia riguardo al grosso acquisto di una marca di trapani da professionisti.

Stava per estrarre un voluminoso mazzo di chiavi dalla tasca del giaccone quando la porta si spalancò e la signora Dursley gli diede il bentornato con un bacio su entrambe le guance. La grossa stazza e il faccione sempre arrossato del signor Dursley faceva da completo contrasto con la magrezza quasi impossibile e la faccia allungata e cavallina della signora.

Per la famiglia Dursley quello era solo un'altra delle tante giornate di lavoro terminate col calar del sole. Di cose strane a Prive Drive non si erano mai viste da almeno vent'anni, e forse anche qualche anno di più.

Ma ormai da alcuni giorni ai telegiornali non si parlava d'altro che di avvistamenti mattutini di stormi di gufi che sorvolavano il cielo inglese. Nessuno aveva mai visto gufi volare in pieno giorno, e i bambini li additavano e li guardavano passare a tutta velocità davanti alle finestre delle loro camerette.

Ciononostante, il signor Dursley ebbe il privilegio di una mattinata perfettamente normale, del tutto immune da gufi. Fece per entrare in casa al caldo, quando inaspettatamente qualcosa lo spinse a fermarsi.

Un improvviso e assordante rumore metallico sorvolò il cielo serale. I lampioni che circondavano la via si illuminarono, e il cielo si fece sempre più tetro. Di nuovo silenzio. Il signor Dursley lasciò cadere sulla soglia la valigia e alzò l'enorme naso verso l'alto, ma non vide altro che nuvoloni neri, facilmente mimetizzabili nella volta buia. La signora Dursley fece passi piccoli e si bloccò dietro alla schiena del marito.

«Che cos'è stato, caro?» balbettò.

Ma prima che le giungesse risposta, il silenzio che li circondava era stato lacerato da un rombo cupo. Mentre gli occhietti del signor Dursley ispezionavano la via, la signora Dursley percorreva con lo sguardo i tetti delle case e, ancora una volta, il cielo. Non si vedeva molto. Il rumore, però, si faceva sempre più forte, fino a diventare un boato.

Poi la signora Dursley emise un gemito soffocato, portandosi una mano alla bocca; dalla folta boscaglia che si scorgeva lontana, oltre la via verso le montagne, una luce abbagliante emerse tra i rami frondosi. E poi ancora un gran fragore, come di un motore rombante. E mentre il signor Dursley si faceva ombra sugli occhi con la mano, i fari di un'enorme motocicletta si levarono nel cielo. Il rombo potente e la struttura massiccia della moto fecero fare un salto di almeno venti metri alla signora Dursley, che si nascose per bene dietro l'enorme schiena del marito.

Ci fu uno schianto. La motocicletta atterrò al suolo, e con una sgommata si fermò proprio davanti ai signori Dursley, che fecero un balzo indietro.

La colossale stazza della moto non rispecchiava per niente l'uomo che la cavalcava. Era un giovane, non doveva avere poco più di vent'anni. Corti capelli corvini gli cingevano il capo; il naso, perfettamente dritto e stretto, metteva in risalto la sensualità della bocca pallida e sottile; e aveva due occhi grigi e scintillanti come stelle, in grado di incantare e catturare qualsiasi sguardo.

Pareva una persona composta e accurata, ma in quel momento il suo fare lasciò a desiderare. L'uomo scese dalla moto e, il signor Dursley notò, aguzzando la vista, che teneva tremante tra le braccia un fagotto rosso a vista molto soffice.

I fratelli Potter e la Pietra FilosofaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora