Eppure, nonostante lui non ci fosse mai stato, era consapevole del fatto che se non fosse stato per suo padre non avrebbe mai conosciuto l'unica persona per cui avrebbe dato la vita.

L'unica sua fonte di euforia si mosse appena tra le sue braccia, emettendo un piccolo grugnito roco come si voltò verso di lui. Con ancora gli occhi semichiusi, non gli venne difficile vedere il sorriso che prendeva l'intero volto di Jungkook e ad un soffio dal suo. 

«Koo—mh, buongiorno» mugugnò con voce impastata.  Si rigirò per mettersi a pancia all'aria ed allargò le braccia, già perfettamente consapevole di ciò che sarebbe successo in risposta al suo gesto. Proprio come succedeva da ormai diversi mesi, tra vari tira e molla, Jungkook si tuffò letteralmente tra le sue braccia, posando il capo sotto il suo mento e nel frattempo lo abbracciava per la vita, sospirando di contentezza come le mani di Taehyung avevano preso a fargli carezze circolari con il pollice sulla parte bassa della schiena.

Le sue mani addosso risultavano sublimi, agognava quei tocchi ogni volta che erano lontani e non vedeva l'ora di risentirli quando la distanza era troppa e prolungata. Sentire di nuovo quelle calde mani su di sè, quel respiro leggero a scompigliargli i capelli e quella voce roca a carezzargli le orecchie erano diventate le sue nuove necessità per essere felice.

«Buongiorno Tae» mormorò in risposta contro la pelle lasciata scoperta dalla camicia su cui poggiava la guancia. Taehyung gli diede un bacio sulla testa e Jungkook issò il capo, puntando i suoi occhi sorridenti nei suoi, adesso più svegli.

Taehyung lo imitò, alzando leggermente le sopracciglia con sorpresa. «A cosa devo tutta questa adorabile gioia mattutina?» sussurrò, la voce arrochita dal sonno.

Jungkook arricciò il naso con fare assolutamente e illegalmente dolce, mordendosi il labbro inferiore. Un guizzo di emozione lampeggiò nei suoi occhioni scuri. 

«Oggi non abbiamo impegni per tutta la mattina...» lasciò la frase in sospeso e Taehyung ridacchiò rocamente, pizzicandogli un fianco come le sue guance si colorarono di un leggero rosa confetto. 

«Quindi sei contento perché potremo starcene a letto più tempo di quanto di solito possiamo fare?».

Jungkook arrossì, stavolta in modo più evidente e distolse lo guardo, iniziando a giocherellare nervosamente con un bottone della camicia di Taehyung. «N-non esattamente. Cioè sì, anche, ma avevo in mente —uhm a-altro» rispose con fare imbarazzato ed esitante.

Gli occhi color caffè ritornarono sul viso di Taehyung, viaggiando e percorrendo le morbide curve delle sue labbra piegate in un sorrisetto, sul sinuoso arco del collo e sulle clavicole pronunciate e sinuosamente spigolose. Tracciarono il contorno dell'ovale del suo volto e, per ultimo, si fermarono su quelle due gemme blu in cui sapeva si sarebbe perso e quindi per questo le aveva lasciate per ultime. 

Taehyung aveva una vaga idea di cosa volesse Jungkook ma, allo stesso tempo, non sapeva cosa si aspettasse da lui, quindi la curiosità e la sorpresa per l'intraprendenza del suo piccolo Koo gli addolcirono l'espressione e, sistemando meglio la testa sul cuscino, passò le dita tra i capelli scuri e vagamente spettinati di Jungkook.

Questo arrossì ancora di più, poggiò il viso sul suo petto e il mento gli puntellò lo sterno, in un atteggiamento così da cucciolo che gli ricordò tanto Kookie.

«Sembri tanto Kookie».

Jungkook lo guardò con sorpresa evidente. «Kookie..?».

Taehyung annuì con un sorriso dolce sulle labbra. «Sì, molti aspetti mi ricordano Kookie e sono solo—ma sono tutte sfaccettature deliziosamente positive. Di cosa ti stupisci Kook, sono pur sempre parte di te» e gli sfiorò la guancia con l'indice.

Let Me Get Lost In You [TaeKook]✔︎Where stories live. Discover now