«L'ho girata lo giuro!» esclamò Jungkook, guardandolo con gli occhioni spalancati per sperare di smuovere a pietà l'altro.

Jin schioccò la lingua sul palato. «E allora perché è più nera dell'occhio che ti farò appena Hajoon si addormenterà?!» lo rimbeccò Jin. 

Jungkook deglutì sonoramente e mise il broncio.

«Non è il caso di arrabbiarsi, hyung. Su, alla fine è solo cipolla» intervenne provvidenziale Onew, abbandonando il tagliere facendogli "pat pat" sulla schiena e sorridendogli per cercare di smorzare le minacce di morte implicite scritte nelle iridi di Jin.

Quest'ultimo alzò gli occhi al cielo e incrociò le braccia al petto.

«Mandare in avanscoperta Onnie è un colpo bassissimo, Kook. Non posso arrabbiarmi con Onew, è troppo dolce» sbuffò quindi, scocciato che l'altro fosse troppo carino per poter alimentare la sua rabbia.

Come Hajoon iniziò ad avere gli occhi pesanti, Jin si allontanò per poterlo portare nel lettino vicino a suo fratello, molto più dormiglione di lui e già bello che andato da almeno un'ora.

Certo, prima di crollare aveva praticamente distrutto mezzo spazio comune, rotto un piatto e sbattuto la testa contro lo spigolo del tavolino di fronte la tv, ma tuttavia non era niente di diverso da quello che di solito si vedeva in giro da ormai più da un anno.

Onew riportò l'attenzione su di lui e prese il posto davanti ai fornelli, indicandogli di tagliare a striscioline il petto di pollo.

«Allora? Come stanno andando queste giornate da omega?» gli chiese come se nulla fosse, aggiungendo le carote sminuzzate al piccolo soffritto che stavano preparando, spostando -senza farsi vedere- pezzi bruciacchiati di cipolla passata a miglior vita.

Jungkook fece un mezzo sorriso e si asciugò le mani sullo straccio della cucina. «Meglio di quanto mi immaginassi. E' stato solo un po traumatico all'inizio, non tanto perché non ho più i muscoli, quanto per...tutto il resto. Ma Taehyung è stato molto gentile e comprensivo, la sua presenza è stata provvidenziale» ammise infine, arrossendo vagamente e facendo quello stupido sorrisetto che odiava.

Onew annuì velocemente e si alzò gli occhiali sul naso, comprensivo.

«Immaginavo, anche da come ne parlavi durante la transizione. Mi ricordo che quando compii diciotto anni, mi trovavo  in camera mia e stavo leggendo un libro di medicina tradizionale cinese, anche perchè sapevo già che sarei stato un omega. Sai no, niente tatuaggi, niente muscoli, niente zanne sporgenti nè pulsioni incontrollabili...».

Jungkook rimase in silenzio, attendendo che l'altro continuasse a parlargli della sua vita come se stesse raccontando una favola. In particolare, Onew non amava parlare del suo passato -ed era anche comprensibile- quindi che avesse iniziato lui l'argomento era quantomeno raro. 

«Essere omega ed essere maschi non è una cosa così semplice, neanche così comune a dire il vero. Solo il 4% di tutti i lupi è come noi. Siamo molto rari» ammiccò nella sua direzione e gli diede di gomito, sorridendogli apertamente. Gli occhiali giganti gli coprivano parte del viso e lo rendevano ancora più carino. 

Jungkook arrossì appena.

Già, effettivamente...Si sentiva un pò raro e speciale, soprattutto grazie a Taehyung. Lui sarebbe stato in grado di farlo sentire perfetto anche se un giorno si fosse svegliato con la testa montata al contrario, quindi la sua completa trasformazione non era stata eccessivamente traumatica. Prese a giocherellare odiosamente con il lembo della felpa di Taehyung, notando come quello fosse un tratto acquisito durante il suo essere omega.

Blind Sight [TaeKook]✔︎Where stories live. Discover now