𝒲ℴ𝓇𝓁𝒹 ℴ𝒻 𝒟ℯ𝒶𝓉𝒽 - Sei pronta a lottare?

❧ La domatrice del vento ☙

«Tu come ti chiami?»
«Arianna D'Angelo! E tu?»
«Gabriele De Luca, piacere di fare la tua conoscenza.» quel ragazzo pareva fin troppo gentile e pacato, per essere all'interno di un gioco come WOD. Sembrava quasi che si stesse divertendo. I suoi lunghi capelli bianchi, che gli scorrevano fino alle spalle, si lasciavano cullare dal vento fresco e gentile che si era creato. Allungò la sua grande mano verso la rossa, stringendo la sua con decisione.
Si era creato un silenzio assordante e ciò non piaceva ad entrambi; Arianna non amava quel genere di silenzi, dovuti la maggior parte delle volte dal perché non si sa che dire o perché la tensione tra più persone rischiava di creare soltanto litigi.
Fece un lungo respiro, lei, guardando quel ponte di luce, che stava permettendo ai dieci membri del gruppo 9, di arrivare nel centro della pianura più vasta. Però prima avrebbero dovuto raggiungere la seconda torre. Più avanzavano e più il cielo sfumava verso l'azzurro, lasciando posto a un paesaggio non più scuro e tetro, ma più una visione piacevole, di terreni vasti e ben coltivati. Poche nuvole nel cielo, piccole e indifese all'orizzonte; sotto di loro, il mare lasciava spazio alla sabbia dorata e poi al verde smeraldino dell'erba delle praterie.
Non era semplice affrontare una seconda prova: avrebbero dovuto prima riposarsi, anche se prima di partire, dalle stesse sfere, uscirono degli ologrammi dove una signorina dalle lunghe vesti bianche e lunghi capelli dorati, chiedeva loro l'accesso ai loro giro-lettura per ricaricare le loro forze. Nella realtà,  nella stanza dove tutti stavano riposando, veniva loro somministrati cibo liquido e acqua dall'ago pieghevole così da dare l'idea di sazietà e di riposo. 
«Adesso dovrebbe attenderci una prova un pochino più complicata della prima, ma avremo i nostri vantaggi.» cercò d'incoraggiare Gabriele, con la sua voce dolce e confortevole. L'albino, nella sua mano sinistra, aveva dei strani anelli dorati che coprivano tutte le falangi e le falangine. Ogni rumore che faceva con essa, si sentivano chiaramente rumori metallici dovuti dalle stecche di metallo, che passavano centralmente alle dita e univano tutti i cerchietti tra di loro. Arianna s'incuriosì tantissimo, tanto da rimanere a fissare la lucentezza di quelle decorazioni.
«Ti sei incantata, zuccherino?~»
Una chioma rossa come il sangue prese ad osservare Arianna. Aveva una camminata da maschiaccio quella ragazza, e la sua voce era graffiante e ruggente, proprio come quella di una tigre; una muscolatura notevole, nascosta da una maglia a bretelle nera, forse più accentuata dello stesso Grabriele che nel frattempo la guardava con sguardo tagliente, come se la stesse invitando a mantenere un certo tono.
«Zahira, perché devi mostrare sempre un certo interesse nei confronti delle giovani donne che non conosci?» 
«Mi conosci Gabri. Da più di cinque anni che viviamo nello stesso palazzo, e ancora non capisci che amo la figa?»
«Siamo in una situazione delicata un po' per tutti; i tuoi modi possono non solo agitare, ma dare fastidio a chiunque nel gruppo. Sai che ti voglio bene, ma--»
Zahira alzò la sua mano destra soltanto per imitare il movimento delle labbra dell'amico, tant'è che l'albino smise di parlare. «Finiscila, o dovrò farti saltare il cranio con il mio Bazooka. Almeno prima di morire lasciami flirtare in pace!»
«Puoi scoparti chi vuoi, però non ora. Almeno aspetta di aver raggiunto il livello 50: lì potremo uscire per qualche ora dal gioco e incontrarci di persona, anche se dovremo girare per le stanze.»
«Davvero..?» a quel punto la fiammella lo guardò con sguardo sorpreso, ma anche con un po' di curiosità. A scuola non avevano mai accennato a una pausa tra i cento livelli. Invece, la "tigrotta" prese a ridere di gusto al commento di Arianna, lasciando che l'eco della sua risata arrivasse alle orecchie di tutti. La sua mano color cioccolato si mosse, andando ad appoggiarsi sulla sua fronte a massaggiarla fugacemente. Per un attimo, il silenzio cadde nel gruppo e Gabriele fece un lungo sospiro; non amava una compagnia non collaborativa, né tanto meno amava le discussioni. Guardò la sua compagna di viaggio alla sua destra, che ancora era perplessa per la frase da lui da poco pronunciata.
«E' strano che tu non lo sappia, Arianna: quest'anno hanno apportato alcune modifiche al WOD. Anzi, è un miracolo che noi siamo la prima generazione a provare queste nuove utilità.» 
Zahira sbuffò sul suo ciuffo rosso, spostandolo dall'occhio, visibilmente scocciata dalla conversazione. Girò i tacchi, guardando questa volta dove stesse andando. Sì mangiava facilmente di argomenti noiosi come le modifiche apportate al gioco, lei voleva la sfida! Qualsiasi modifica apportassero, lei era sicura di poter fare fuori tutti!
«Quando imparerete a divertirvi fatemi un fischio!»
«Zahira..» l'albino alzò gli occhi al cielo, dopo averla richiamata con un tono stizzito, ma cercando sempre di mantenere la giusta calma. Era impossibile tenere a bada quella testa calda, ma non avrebbe mai provato a cambiarla. In fondo, a lui le andava bene anche così, solo che in alcuni momenti si sentiva in dovere di farle capire dove sbagliava.
Ma la sua amica, di tutta risposta, lo mandò a fare in culo con un semplice gesto della sua mano.
Arianna notò che, quando la rossa fu di spalle a lei, dietro alle sue immense spalle scendeva una piccola treccia dello stesso colore del taglio corto che portava sul capo.
Quella Zahira aveva un bel caratterino, pensò Arianna, guardandola da capo a piedi più di una volta, con i suoi occhioni color cielo.
«Dicevo..nel secondo livello dovremo incontrare le nostre "ombre amiche", giusto? Questo è il primo aggiornamento che hanno fatto quest'anno. Il secondo è mettere in pausa il gioco e i sopravvissuti. Sì, perderemo tre ore buone, ma almeno chi rimarrà in vita potrà riposarsi un po'.» fece spallucce l'albino, accennando a un leggero sorriso d'incoraggiamento.