Ma se voleva che tutto quel piano praticamente perfetto funzionasse, fargli notare di aver letteralmente distrutto la stanza non era il metodo migliore per farlo.

Seguì con gli occhi il movimento di JK, che si era appena alzato dal letto con lentezza. Si era sgranchito il collo per poi voltarsi verso di lui senza rivolgergli la benchè minima attenzione, come se non esistesse nemmeno.

Ma Taehyung non mancò di notare il suo sguardo duro e deciso, la mascella squadrata e contratta, le mani che si stringevano in pugni troppo stretti per essere solo oggetto di ira momentanea, il passo lento e calcolato.

Gli sfilò vicino senza proferire una sola parola, lasciando che gli occhi perplessi di Taehyung lo seguissero mentre gli passava affianco con il portamento di uno spettro. La sua perplessità aumentò come sentì il clic della serratura, segno che JK aveva chiuso la porta a chiave...?

Forse non vuole che ci interrompano mentre parliamo?

Con una lentezza quasi innaturale, gli occhi di JK fecero un lungo percorso prima di posarsi nei suoi e, come lo fecero, Taeyung ebbe un brivido.

Gli era partito dalla nuca e si era irradiato fino alla schiena, e non sembrava volersene andare tanto presto visto cosa lesse negli occhi dell'altro.

Ira.

Ira furiosa.

I piedi divennero di piombo e per qualche attimo la mente gli si svuotò; conosceva quello sguardo, lo aveva già visto in passato e non riusciva a capire cosa avesse potuto farlo ritornare più vivido che mai nelle iridi scure e lucide di quel sentimento che temeva. Ammetteva che si fosse comportato in modo un pò infantile, andando via in quel modo, ma quando aveva lasciato la stanza...non era di certo così tanto arrabbiato.

Lo sguardo era molto simile a quello di un assassino, luccicante di un bagliore sinistro e furioso; gli stava perforando le iridi e gli stava togliendo la facoltà di parola che lo avrebbe spinto a continuare il discorso che si era prefissato. La lingua sembrava essersi aggrovigliata in modo indissolubile.

Cos'era successo mentre era via?

Sotto quegli occhi vendicativi e astiosi, non potè evitare di fare un passo indietro, deglutendo a vuoto per l'inquietudine. La bocca era serrata e sembrava saldata con la colla, il cuore gli batteva pazzamente e così rumorosamente da sentire quasi male, lo stomaco si era chiuso come se gli avessero dato un pugno.

Tae, vai. Magari è successo qualcosa con Woosung e si è innervosito.

«JK? E' forse successo qualcosa?» riuscì a mormorare, incerto.

JK non fece una piega, lo continuò solamente a fissare in religioso silenzio.

Un silenzio così assordante e denso da rendere l'aria quasi irrespirabile; brividi di terrore passarono sulle braccia di Taehyung e fu certo di avere la pelle d'oca ovunque come non riusciva a staccare gli occhi da JK, che aleggiava attorno a lui come se fosse un fantasma.

Avanzò verso di lui con così tanta lentezza che il panico lo atterrì.

Letteralmente.

Si sentiva schiacciare dal peso di quegli occhi che gli stavano scavando dentro così tanto da fargli dimenticare perfino perchè fosse in quella stanza.

«JK?» riprovò quindi, stupendosi di come fosse stato capace di tirare fuori la voce. JK strinse i denti come se lo avesse appena offeso, così forte da vedere la mascella contrarsi anche nella penombra. Aveva l'espressione paurosamente seria e tetra; una maschera di rigidità sembrava affilargli i lineamenti già duri, un'ostilità emanata in modo così forte che sembrava colpirlo ad ogni respiro che emetteva.

Let Me Get Lost In You [TaeKook]✔︎Where stories live. Discover now