Voleva quel corpo più vicino ma non in quel modo, voleva sentirlo per intero ma non era con lui che lo desiderava, e questo lo mandava in confusione e gli rendeva difficile fare qualsiasi cosa, anche solamente mantenere la sua posizione salda per più di un certo limite di tempo.

JK  gli si premette di più addosso, non lasciandogli nessuno spazio vitale. 

Faccia a faccia, in un modo intimo e riservato ma assolutamente fuori luogo per una persona che stava per fare dio solo sapeva cosa con un suo conoscente,  Taehyung sperò che qualcuno lo salvasse.

Sperò che succedesse qualcosa che interrompesse quella bolla di elettricità che sentiva aleggiare intorno, che lo liberassero dalla gabbia che erano gli occhi di JK, fissi nei suoi.

Il respiro gli si bloccò e fissò gli occhi color caffè in un misto di ansia e di sfrontatezza, perché non voleva di nuovo piegarsi alla volontà di qualcun altro. Lo aveva già fatto fin troppe volte, era il momento di finirla. Doveva farlo anche per il rapporto che aveva con Jungkook, che gli mancava terribilmente -come l'aria, a dirla tutta.

Sì, doveva, ma dov'erano finite le sue facoltà motorie e verbali?

«Principessa, da quando hai il coraggio di parlarmi così? Da quando riesci a sostenere il mio sguardo in questo modo?» mormorò JK, aggrottando leggermente le sopracciglia e con una nota interdetta nella voce roca. L'oro liquido dei suoi occhi sembrava essersi solidificato mentre diceva quelle cose; alzò una mano solo per sfiorare con due dita lo zigomo di Taehyung, la cui espressione divenne sorpresa e quasi attonita.

Si era preparato a ricevere uno schiaffo, uno spintone, un colpo, una qualsiasi cosa.

Ma non una carezza.

JK cambiava umore peggio di lui, e ciò non giovava al loro precario e traballante rapporto. Ma non aveva perso di vista ciò che aveva visto fino a meno di un'ora prima -gli era impossibile, visto che l'odore di JK era coperto da quello di una forte e speziata colonia.  Voltò il viso di lato e strinse la mascella.

«Ti ho detto che non devi toccarmi. Hai ancora il suo odore addosso» sibilò Taehyung. Non seppe definire cosa passò negli occhi di JK, ma quell'emozione rimase nelle iridi scure per più tempo di quanto si aspettasse, come se volesse manifestarsi per forza.

Lo vide chinarsi verso di lui fino a che il respiro non gli era ad un soffio dall'orecchio, e Taehyung ebbe un tremito che soppresse portando le mani a stringere il bordo del lavabo dietro di lui. 

«Non hai detto di essere un foglio bianco su cui potevo scrivere la mia storia?».

Come quelle parole gli arrivarono alle orecchie, il sangue smise di fluire nel suo organismo, il colore lasciò le sue gote e le labbra si schiusero appena, mentre il cuore sembrò cessare di battere. Spalancò gli occhi a dismisura, non potendo credere alle sue orecchie.

Quello era ciò che aveva detto a Jungkook quando...

Voltò di scatto la testa e spinse via JK, infuriato fino all'inverosimile. Provò un breve moto di soddisfazione a vederlo indietreggiare di qualche passo, e tornò a respirare come mise distanza tra loro.

«Cosa cazzo ne sai tu? Ci hai spiato?!» domandò Taehyung, incredulo.

JK schioccò la lingua e incrociò le braccia al petto, il sopracciglio scattò verso l'alto.

«Quel biscotto lamentoso di Kookie stava per farlo dissociare mentre aveva il tuo cazzo in mano, chi credi che abbia evitato il disastro?» sbottò, infastidito fino all'inverosimile. Taehyung si odiò per il moto d'imbarazzo che lo colse.

Let Me Get Lost In You [TaeKook]✔︎حيث تعيش القصص. اكتشف الآن