chapiter two

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ATTENZIONE LEGGETE L'AVVISO ALLA FINE DELLA STORIA!

La mattina mi svegliai sdraiata a terra, gli occhi facevano fatica ad aprirsi e un senso di nausea invase il mio stomaco.

Cercai di alzarmi senza successo, ora avevo anche un mal di testa atroce.

Intorno a me c'erano molti altri ragazzi addormentati probabilmente nelle mie stesse condizioni.

Dopo molti tentativi finalmente mi tirai in piedi e sistemai il vestito.

Guardai le facce introrno a me e riconobbi Harry steso sul divano, decisi di svegliarlo con la speranza che riuscisse a riportarmi a casa.

-Harry svegliati - scossi il suo corpo

Emise dei versi senza signigicato, ma senza svegliarsi.

-Harry svegliati!!- alzai il tono della voce scuotendolo con più forza

Questa volta aprì gl'occhi guardandomi con una smorfia.

-Ce la fai a portarmi a casa?- chiesi speranzosa

Lui si mise a ridere.

-Ho altro da fare che portarti a casa-

-Vaffanculo- presi le mie cose e uscì di casa.

Odiavo quel ragazzo, ma era così dannatamente sexy e popolare.

Comincia a camminare barcollando un po'.

Ero ancora brilla e poi avevo dei tacchi stratosferici.

Faceva abbastanza caldo contando che era marzo, ma a sydney faceva sempre caldo.

-Hey- era una voce familiare che mi chiamava

Mi girai e vidi la solita faccia sorridente con i capelli neri spiccicati in fronte.

-Oh ciao- dissi neutra

-Che ci fai da queste parti?- quel sorriso rimase stampato sulla sua faccia

-Direi che mi sono appena svegliata dalla festa di ieri e sto cercando di tornare a casa- disse con tono ovvio

Solo ora notai il livido violaceo sullo zigomo destro del ragazzo.

-ah- rispose

Ormai stanca mi girai continuando a camminare.

Feci qualche passo, ma il ragazzo mi raggiunse.

-posso accompagnarti?- mi chiese

Annuì sbuffando.

Nessuna parola uscì dalle loro bocche fino a che non arrivarono davanti alla porta della casa di Samantha.

-Ciao ci vediamo lunedì a scuola- mi salutò il ragazzo che teneva in mano un libro.

-Ciao- detto questo entrai

Non capivo il comportamento di quel ragazzo, non era nemmeno male in quanto bellezza.

Era più alto di me nonostante i tacchi, ma quel ciuffo e quegli occhialoni neri lo facevano sembrare un nerd.

Salì in camera sperando di non incontrare mio padre.

-SAMANTHA DOVE SEI STATA?- la voce severa si impose nella stanza

-ero a casa di una mia amica- alzai gli occhi al cielo

-CON QUEL VESTITO COSÌ INAPPROPRIATO?- chiese

-Sì- risposi poco convinta

-SAMANTHA NON FARMI ARRIBBIARE, DIMMI DOVE SEI STATA!- sbraitò

-Ero a una festa e non rompere i coglioni con le tue prediche del cazzo!- la mia voce si alterò prima che sbattessi la porta violentemente.

La veritá è che io odiavo mio padre.

Non ero stata sempre troia, diciamo che pensavo a divertirmi ora che la mia "guida" nella vita non c'era più.

Giá mia madre, mia madre è in un manicomio ora.

È uscita di testa quando ha trovato mio padre a letto con un' altra.

Lei era una di quelle brave ragazze, studiose ed educate, non poteva sopportare che la sua vita venisse rovinata.

Io le voglio bene, ma non voglio finire come lei.

Per ciò:

Niente relazioni.

Lunghe o brevi che siano.

Solo puro divertimento.

CIAO

Eccomi, scusate il ritardo

Spero che il capitolo vi piaccia.

Vi spiego una cossa, allora in questo periodo sono molto impegnata quindi non riesco a scrivere molto.
Voglio comunque andare avanti con le storie perchè ci tengo, ma devo toglierne alcune tra i miei due profili (twerkithood @calumhoodsavedmylife )
Quindi continuerò questa storia solo se ci saranno 5 commenti [di persone diverse] che mi dicono di continuare.
Scusate il rompimento.
Votate e COMMENTATE.
Baci☺ Carolina

I'm the bitch||Calum hoodWhere stories live. Discover now