『 CAPITOLO OTTO 』

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Un paio di giorni dopo la magica conversazione tra Youngjo e Hwanwoong, il corvino si fece coraggio decidendo di avventurarsi per la foresta e andare a trovare di nuovo la sirena.

Le parole che l'altro ragazzo gli aveva rivolto avevano scaldato il suo cuore ormai di ghiaccio. Mai nessuno gli aveva detto certe cose e per la prima volta si era sentito amato e ben voluto.
Era una bella sensazione e credeva davvero di poterne diventare dipendente.

"L'amore è così bello, eppure così crudele...ti fa abituare a certe particolari attenzioni per poi rubartele per sempre." recitava uno dei tanti libri che aveva letto da adolescente. Eppure non era mai riuscito a crederci, forse perché era la prima volta che sperimentava quel sentimento sulla propria pelle, aveva sempre fatto da spettatore silenzioso ed ora finalmente la ruota dell'amore girava a suo favore.

Dopo aver camminato per un bel po' arrivò alla radura, dove vide Hwanwoong intento a canticchiare e a intrecciare dei fiori in una collana colorata. Sorridendo si avvicinò a lui, sedendoglisi affianco.

Il biondo si girò curioso ad osservarlo. <Ma buongiorno Youngjo. Come mai sei qui? Non che mi dispiaccia, però l'ultima volta ci hai messo una settimana.> disse ridacchiando, facendo sciogliere poco a poco il cuore del cacciatore che ancora non se ne era reso conto.

<Beh io...avevo voglia di vederti.> rispose arrossendo leggermente, ricevendo in risposta uno sguardo intenerito da parte dell'altro ragazzo.

<È una cosa molto carina.> sussurrò Hwanwoong poco prima di appoggiare la mano sulla sua.
I due giovani rimasero in quella posizione per minuti che parvero infiniti, persi a guardarsi negli occhi e a sorridere.

A un tratto la sirena fece un respiro profondo, per poi guardare verso lo specchio d'acqua che rifletteva il cielo blu. <Youngjo ti va se ti racconto un po' della mia vita? Anche se non sembra ho un mucchio di anni alle spalle.> disse con un sorriso sulle labbra, mentre l'altro annuiva convinto.

<Ma certo che mi va. A proposito...tu quanti anni hai?> gli domandò il corvino. Quello era un piccolo passo utilissimo per iniziare una conversazione che avrebbe portato leggerezza e felicità tra i due.

Hwanwoong indicò la volta celeste sopra di loro <Tanti quanti ne hanno gli dei.> rispose guardandolo negli occhi, lasciando l'altro di sasso.

<Ah...non me l'aspettavo.> disse Youngjo ridacchiando <Non li dimostri affatto.> annuì convinto.

Il biondo ridacchiò lusingato <Grazie, tutto merito dell'acqua di lago che rende la pelle morbida.> gli disse mentre si lisciò lo scialle sulle spalle, lanciandogli uno sguardo ricco di ilarità per poi scoppiare a ridere contagiando anche l'altro ragazzo.
<Okay adesso tocca a me farti una domanda. Cosa vorresti fare di più in questo momento?> gli chiese Hwanwoong guardandolo curioso.

Il cacciatore si accarezzò il mento pensieroso. <Mh...vorrei proprio fare un bagno, muoio di caldo.> disse sovrappensiero, senza ragionarci troppo. A quelle parole il biondo inclinò la testa divertito, per poi buttarsi in acqua creando grandi schizzi.

Youngjo lo osservò confuso, facendo ridacchiare l'altro. <Non avevi detto che volevi fare un bagno? Allora vieni, forza!> esclamò con una mezza risata.
Il moro a quelle parole si alzò, sbottonandosi la camicia e togliendosi i pantaloni, per poi tuffarsi insieme a Hwanwoong.

I due ragazzi scoppiarono a ridere contemporaneamente, divertiti da quella situazione che sembrava irreale. Mai una creatura magica e un cacciatore si erano rivolti simili attenzioni, era un evento più unico che raro.

I giovani iniziarono una battaglia di schizzi, riportando a galla tutto il loro lato infantile e divertendosi un mondo.
Solo quando Hwanwoong si autodecretò vincitore si fermarono, stendendosi sull'erba verde e soffice per osservare le nuvole presenti in cielo.

𝘙𝘦𝘥 𝘛𝘩𝘳𝘦𝘢𝘥 // 𝙊𝙣𝙚𝙪𝙨 [☑]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora