15- Sapevi che prima o poi sarebbe successo, no?

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"Facciamo na pausa" dopo circa un ora che stavamo registrando era stato Jacopo a prendere parola permettendoci di uscire da quella stanza per prendere un po' d'aria. Presi una sigaretta e mi diressi verso l'uscita insieme a Gabriele ed Adriano.
Accesi la sigaretta e inizia ad aspirare e buttare fuori il fumo.
Non riuscivo a non pensare alle ore appena passate con Sara, riuscivo soltanto a fissare il vuoto mentre sentivo i due ragazzi parlare, anche se non riuscivo a capire cosa stessero dicendo.

"Sono andato al letto con Sara" sussurrai quelle parole talmente piano che non ero sicuro che i miei amici mi avessero capito, dato che avevo avuto difficoltà anche io.
I due ragazzi si voltarono verso di me.

"Che hai detto, Nì?" Adriano mi guardò insieme a Gabriele e dai loro sguardi capì subito che non avevano sentito ciò che avessi detto.

"Ho detto..che sono andato al letto con Sara" sussurrai quelle parole in maniera più decisa e con un tono di voce più alto mentre loro mi guardarono rivolgendomi un piccolo sorriso malizioso mentre Adriano mi diede una piccola pacca sulla spalla. Sapevo benissimo ciò che volessero dirmi anche senza dire una parola.

"Sapevi che prima o poi sarebbe successo, no? Nì, il sentimento che vi lega sarà sempre presente, lo sai anche tu" era stato Gabriele a prendere parola dicendomi già ciò che sapevo, io annui soltanto notando lo sguardo di Adriano, che era perfettamente d'accordo con Cocco. Probabilmente io e Sara non saremmo mai riusciti a stare lontani, per quanto ci provassimo, c'era sempre una forza che ci spingeva a cercarci e volerci.

SARA'S POV

"Sei felice?" Chiesi alla mora una volta usciti dall'ospedale, dopo che aveva scoperto di essere in attesa di un bel maschietto. Lei annui con gli occhi lucidi continuando a guardare l'ecografia che gli aveva rilasciato il ginecologo.

"Quando lo dirai a Gabri?" Stavolta era stata Gaia a prendere parola richiamando l'attenzione della mora che soltanto in quel momento aveva alzato gli occhi dalla sua ecografia.

"Pensavo di farlo a pranzo, che ne dite se organizziamo una cena domani per festeggiare?" Non vedevo Priscilla essere così felice forse dal giorno del suo matrimonio, una gravidanza ti toglieva tanto ma la gioia e la felicità che ti da compensava tutto ciò di cui ti privava.

"Per me va bene" Gaia ebbe la mia stessa reazione tanto che avvertì subito Adriano di non prendere impegni per la sera successiva, stessa cosa che fece anche Priscilla.

***

Ero reduce da un turno di lavoro di ben 12 ore e la stanchezza iniziava a farsi sentire anche fin troppo, considerando che negli ultimi giorni stavo anche dormendo poco.
Tra qualche ora ci sarebbe stata la cena per festeggiare Gabriele e Priscilla, il che significava anche rivedere Niccolò, dopo due giorni che non ci vedevano e non ci sentivamo.

Per la cena avevano optato per un piccolo ristorante vicino a San Basilio, il che significava che avrei dovuto prendere la macchina.
Optai per un outfit semplice, dato che saremmo stati tra di noi, ovvero un paio di pantaloni a vita alta neri al quale abbinai una cannottiera bianca e un paio di star smith, dato che i tacchi non erano proprio l'ideale per guidare.
Fortunatamente riuscì ad arrivare in tempo alla cena, senza fare più di tanto ritardo, nonostante non fossi riuscita a resistere alla stanchezza e mi fossi addormentata sul divano.

"Ciao Sarè" Niccolò mi venne incontro mentre mi vide arrivare lasciandomi un dolce bacio sulla guancia mentre io arrossì accennando ad un semplice sorriso.

"Sei bellissima stasera" io abbassai lo sguardo imbarazzata divenendo subito rossa in viso.

"Grazie" sussurrai mentre il mio cuore e allo stesso modo il mio stomaco non avevano nessuna intenzione di darmi pace.

La cena scorreva in tranquillità tra qualche bicchiere di vino e qualche risata, eppure avevo come una sensazione negativa che scorreva nelle mie viscere, sensazione che fu confermata poco dopo.
Sentì la voce dell'ultima persona che avrei voluto vedere o sentire in quel momento e speravo davvero di essermi sbagliata, eppure vedendo la chioma bionda ebbi la conferma che non era così.

Chiara era a pochi passi da noi e, nonostante fosse parecchio ubriaca, non era difficile capire quanto gli mancasse Niccoló, dato che continuava a parlare di lui, dicendo quando gli mancava e quando aveva fatto una cazzata a lasciarlo.

Io guardai Niccolò mentre senti lo stomaco ribellarsi completamente a quella scena.

"Sta tranquilla" Gaia, al quale ovviamente non era sfuggito tutto ció, mi sussurró quelle parole nell'orecchio, evitando di farsi sentire da qualsiasi altra persona mentre io mi voltai verso di lei per poi deglutire a fatica.

Continuai a sorseggiare il mio bicchiere di vino cercando di non pensare alla situazione che poteva venirsi a creare fino a quando notai Chiara avvicinarsi al nostro tavolo.
Niccolò si alzò tenendola poi tra le braccia dato che la bionda non si teneva in piedi, oltre che biascicare quanto gli mancasse.

"Chiara dai, ti porto a casa" io gli mandai un occhiataccia dopo quella frase che però colse solo Gaia che continuava a ripetermi di stare calma, anche se con scarso successo.

"Portami a casa tua Niccolò, non posso andare dai miei" biascicò la bionda ormai completamente avvinghiata tra le braccia di Niccolò.

"Si va bene, però adesso andiamo" il moro mi guardò per qualche minuto senza riuscire a dire una parola, per poi uscire con la bionda tra le braccia non prima di essersi scusato con tutti noi.

E per l'ennesima volta mi sentivo ferita, soltanto per causa mia, perché mi ero illusa, decidendomi di fidarmi di nuovo di lui.
La scena che stavo vedendo mi provocava parecchio ribrezzo tanto che ad un certo punto della serata, ero talmente ubriaca da non ricordare nulla e avere un vuoto totale.

Buonasera.
Sto capitolo non mi piace per niente, spero che a voi piaccia.
Più che altro, è un capitolo di passaggio che mi serve per il prossimo.
Ovviamente se non faccio passare Niccolò per stronzo non mi diverto 😂😂😂

Te dimmi dove sei, mi faccio tutta Roma a piedi. - UltimoWhere stories live. Discover now