raccogliere i pezzi

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Pov's Rose🔥
Ok. Quello che era successo era un graandissimo casino. Che probabilmente non sarei riuscita a sistemare nel giro di cinque minuti.

Il fatto era che dopo la frase che avevo sentito non ricordavo assolutamente NIENTE, prima di svegliarmi in una camera del dormitorio maschile Serpeverde. Vuota, tra l'altro. E non spiega il perchè lo fosse.

Quindi, come missione giornaliera, visto che era domenica e non c'erano lezioni, dovevo rimettere insieme i pezzi della sera prima.

Sono scesa a fare colazione con delle occhiaie profonde come l'Oceano, ancora bisbigli e spallate e occhiatacce. Scorp sembrava più distrutto di me. Mi dispiaceva davvero, anche se ero convintissima che quella nella foto non fossi io.

Ci dev'essere qualcun altro con i capelli rossi che non faccia parte del clan Weasley... oppure poteva essere una parrucca! Ci sono. Sarei andata da Zonko, per vedere se avevano anche le parrucche.

Per tutto il weekend era aperta Hogsmeade, e sarei stata proprio idiota a non andarci per rimettere insieme il mio venerdì sera.

Non sono nemmeno tornata in dormitorio, sono andata direttamente fuori, seguita da altri ragazzi che si tenevano a distanza da me. Avrei voluto urlare "guardate che non ho il morbillo" ma occuparmi di cosa pensavano gli altri non faceva parte delle mie esigenze al momento.

Ho attraversato in fretta Hogsmeade, senza guardare in faccia nessuno e senza guardare altri negozi che non fossero Zonko.

Ed eccolo lì, con la scritta "Zonko" in grassetto, con in vetrina ogni Santo Benedetto scherzo che Fred e James usavano durante le lezioni.

Sono entrata senza esitare. Ho attraversato i corridoi pieni di ragazzi che cercavano uno scherzo particolare e ho raggiunto il bancone, spaventando un gruppo di primine che è scappato via.

Il ragazzo al bancone mi ha guardata dritto negli occhi, ma io non mi sono lasciata intimorire e ho iniziato con il discorso.

-Senta, ho bisogno che lei mi dica se vendete parrucche.
-Ovvio che vendiamo parrucche! Di tutti i colori, si adattano anche ai tuoi bellissimi capelli... -ha detto toccandomi i capelli.

Vomito.

-Ok, ora potrebbe farmi gentilmente vedere gli elenchi delle persone che hanno comprato parrucche fino a una settimana fa.
-Mi dispiace bellezza, non posso.
-È perchè no?
-Questioni di privacy, compratore cliente e bla bla. Però con te potrei fare un'eccezione. Solo se mi fa un favore.
-Wow... ehm ok, dimmi solo di cosa si tratta.
-Mi devi dare un bacio.

Sta scherzando spero.

-Stai scherzando vero?
-No. Dai, hai già baciato quello lì e Malfoy, non puoi baciare anche me..

Ok, facciamola finita, ho pensato.

E l'ho baciato. Stando ben attenta a non avere nessuno intorno, ma la cassa era circondata da pile di giocattoli alte il doppio di me. Nessuno ci ha visti, meglio così.

-Ok... tesoro, adesso puoi vederli.

Non l'ho lasciato finire e l'ho spintonato, prendendo la lista dei compratori di parrucche. Ne ho trovata una che aveva comprato una parrucca rossa, ma aveva pagato in contanti e quindi non aveva segnato il suo nome.

Per non dare segno di essere appena stata delusa, ho chiuso il registro con un sorriso stampato in faccia, ho ringraziato e sono uscita. Non appena ho chiuso la porta alle mie spalle il sorriso si è trasformato in un'espressione indifferente.

Bene, il primo buco nell'acqua.

E lì mi è venuta un'idea. Per capire cosa mi era successo dovevo solo individuare la cugina più sobria e astemia. Roxanne.

Appena sono arrivata al castello l'ho trovata che passeggiava con Lorcan Scamandro, ma appena mi ha visto arrivare si è allontanato.

-Ehi Rose! Mi dispiace davvero per quello che...
-Guarda, non mi interessa più di tanto, dato che sto cercando di sistemare le cose. Ricordi qualcosa dopo che sono andata a vomitare?
-Ti ho visto andare in bagno e rifiutare l'aiuto di Scorpius, quindi ti ho seguita ma una ragazza mi ha detto che nel bagno facevano le pulizie... così me ne sono andata e tu non sei più tornata alla festa.
-Oh... ehm... grazie Rox.

Mi ha salutato con la mano e mi stavo decidendo a tornare nei dormitori di Grifondoro. Secondo buco nell'acqua. Insomma, lasciare le cose così com'erano non sembrava tanto male. D'altra parte io amavo Scorpius e non volevo che vivesse la su vita senza di me.
Ci avrei pensato domani, ho pensato tornando alla Torre.

Stanca e sconfitta, ho percorso il corridoio tra i dormitori Corvonero e Grifondoro e mentre stavo svoltando per andare nella Torre, qualcuno mi ha spintonato.

-Attenta a dove vai! -ho esclamato.

La ragazza che mi aveva spintonato aveva capelli biondi e occhi verdi. Mi ricordava qualcuno.

Lei non ha risposto ed ha continuato a camminare.

Ecco chi mi ricordava. Gli occhi verdi, come ho potuto non capire subito! Quello sguardo... ecco chi era. Korinne Poguess, sorella gemella di Jasper Poguess.

E dallo zainetto nero che aveva sulle spalle si vedeva un ciuffo di capelli rossi, proprio come quelle che avevo visto in negozio.

Avevo trovato l'impostore. Avevo raccolto i pezzi. Restava solo da convincere il mio ormai ex ragazzo a credermi.

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