Capitolo 19 || And why you aren't mine?

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Ragazze, per chi mi segue giornalmente, devo comunicare che il capitolo precedente l'ho cambiato e anche tanto. Avvisavo soltanto.

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L'abbraccio più bello della mia vita.

"Anche i maschi possono piagere." Gli faccio un sorriso sbilenco. Lui non si dispera lasciando cadere gemiti strozzati e soffocati, lui no. Lui è forte. Solo poche lacrime gli solcano il viso che ovviamente asciuga subito.

Non voglio dimenticare questo momento.

La nostra risata in contemporanea.

Il suo cuore a cuore con me.

Il nostro abbraccio che mi fa sentire a casa.

Le sue lacrime salate.

Tutto.

Da quando così smielata?

Alcool.

Solo alcool?

Tutta colpa dell'alcool. Si tipo come colpa delle stelle ma per me è colpa dell'alcool. Alcool? Alcool.

Stai blaterando.

Si vabbè dai ho bisogno di dormire.

E allora dormi.

Piano piano incomincio a chiudere gli occhi ancora nel suo abbraccio caldo e accogliente, solo pieno d'amore e mentre sogni di ragazzi ricci con gli occhi marroni mi infatuano la mente, vengo scossa da qualcosa, qualcuno.

"Vuoi ti porti a casa tua?" Chiede sempre con quello sguardo dolce.

"No, se c'è mia mamma mi uccide. Mi porti da te oppure dormo qua ma ho paura ci siano stupratori qui in giro. " Gli sorrido flebilmente ancora presa dal sonno.

LORENZO'S POV

Lei non sa.

Non sa che ha il trucco sbavato.

O i capelli spettinati.

O il vestito quasi tutto tirato su.

Non sa che mi sta facendo piano piano sempre più innamorare di se.

La prendo in braccio in modo 'principessa dei castelli ai matrimoni di Barbie' e la porto via passando per quell'ammasso di gente.

No, non guardo Barbie.

Almeno non più.

Siamo già nel 2015? Oppure no?

No, sono ancora le 23 e 37 minuti.

Cammino cinque minuti fino a portarla a casa mia, dove la appoggio nel mio letto. Lei si sistema leggermente tra le coperte non riconoscendole e poi apre leggermente gli occhi.

Ma quanto può essere bella anche da così? Assonnata e sbronza.

"Dove sono? Che giorno è?" Sorrido per la sua incomprensione.

"Sei a casa mia, nel 2014, quando mancano una decina di minuti all'anno nuovo, non che cambi qualcosa." Le spiego mentre mi tolgo i jeans e la maglietta.

"Davvero non trovi niente di speciale nel superare un anno?" Domanda incredula mente si sistema meglio appoggiando i gomiti al materasso.

"È solo la prova che la terra ha fatto un giro completo attorno al sole, nulla di più." Prendo una mia maglietta e dei boxer e glieli lancio mentre annuisce.

Io intanto mi distendo sul letto, e penso come ha fatto questa comune ragazza a farmi innamorare di lei.

Sono innamorato?

Può darsi.

Quindi sono nella merda.

Una volta eravamo migliori amici. Poi ho cominciato ad essere... così.

Non so il perché ma ricordo solo una frase che ha detto a me da piccola.

"Ma se io non ho il rosso, l'arancione, il giallo, il verde, l'azzurro, l'indaco e il violetto, posso disegnare un arcobaleno?"

Questa frase mi tormenta da anni.

Ora avrà trovato i suoi colori per disegnare l'arcobaleno?

Oppure no?

Torna ancora barcollando un po' e quando si posiziona davanti al letto, mi cade nelle braccia e sembra addormentarsi immediatamente.

Guardo quella cagata che fanno ogni anno su Rai 1 per vedere solo il conto alla rovescia.

10...

9...

8...

7...

La guardo.

Mi sono innamorato.

Sono fottutamente innamorato.

Perché?

"Perché sono innamorato di te?"

"E perché tu non sei mia?" Sussurro nel suo orecchio quando noto che tutta la rotazione della terra è stata compiuta e poi mi addormento con la sua testa appoggiata al mio petto, al mio cuore.

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SI È VERO SCUSATE NON SAPETE QUANTO IO MI POSSA SENTIRE IN COLPA.

VOGLIO INTANTO CHIARIRE QUESTA COSA.

IO HO DETTO CHE NON MI PIACE PIÙ, NON CHE NON LO AVREI CONTINUATO, OKAY? Lo continuo tranquille per voi.

Intanto mi sento terribilmente in colpa perché doveva uscire una settimana fa sta cosetta e sono riuscita a farla uscire solo oggi.

AH, io la penso come Lore. Cioè non è che dal 2015 cambia qualcosa, RIMANE SEMPRE LA STESSA MERDA.

SCUSATE ANCHE PER IL CAPITOLO.

MIO DIO CHE MERDA CHE SONO.

Comunque, ho sonno e ho mangiato la pizza, bye.

Hope || Lorenzo Ostuni Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora