Capitolo 8|| Beautiful king.

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Quando usciamo non c'è nessuna macchina ad aspettarci; guardo Mel interrogativamente e mi risponde con un "Chiamo Matteo, non fate i coglioni." Mentre mi appoggio al muro.

Ogni giorno diventa sempre più tenera quella ragazza, chissà da chi avrà mai preso...

Parlare con te, caro subconscio, è come parlare a Ester sonounatroiaeleccoilcazzoditutti Ferris.

Mel intanto si è appartata e Ostuni si è spostato più vicino a me. Oh cazzo.

"Sai eri più bella prima, quando rabbrividivi sotto il mio tocco..." Mi guarda malizioso.

Oh, cazzo vuoi?

Gli tiro una gomitata sulla pancia e lui mi blocca il gomito prendendolo con una mano. Ha una mano davvero grande. Si gira e lo ritrovo davanti a me, mentre mi si avvicina all'orecchio.

"...o quando ti facevo un succhiotto." Mi morde il lobo e mi fa provare quei brividi che non avrei dovuto provare. Il succhiotto. Oddio. Mel se ne sarà accorta? Si vede? Sono riuscirta a coprirlo con i capelli lasciati sciolti? Lui nota che mi sto toccando il succhiotto, e poi i capelli per metterli in ordine cercando di non farlo vedere.

"Non si vede, tranquillla." Mi rassicura. In quell'istante ricompare Mel e Ostuni si riporta contro il muro facendo finta di niente. Mel lo guarda male e poi se ne frega.

"Ci vengono a prendere tra pochissimo, hanno detto che si volevano fare un giro." Ci informò.

Dopo un minuto arrivarono, tutti e cinque. Ma...come facciamo a starci in una macchina?

"Allora, ragazzi, dato che siamo in troppi, io guido, Melissa sta nel sedile del passeggero, e le ragazze stanno sedute sulle gambe dei ragazzi. Niente ma, siamo già in ritardo." Ci comunicò Matteo e non potei far altro che annuire. Niente ma. Quindi mi tocca stare sulle gambe di quel disgraziato. Uff.

Vedremo come sbufferai quando ti scoperà.

CHE? Ma che cazzo? Come? Perche?

Saliamo in macchina, io e Ostuni ci sediamo dalla parte di uno dei finestrini. Mi mette una mano sul sedere e lo stringe leggermente.

"Ehm, togli quella mano dal mio culo." Lo avviso. Al al posto di toglierla lo strinse ancora di più. Stronzo.

"Serve a tenerti ferma se, per caso, ti sbilanci. Sappiamo tutti che ginnastica non è il tuo forte e neanche equilibro, poi hai quei tacchi, ti aiuto solo." Ghigna come se il discorso che ha fatto ha senso. Vabbe, diciamo che la ginnastica non è il mio forte ma non è colpa mia se il corpo non risponde al cervello. E poi siamo seduti.

No scherzi, colpa del prof di ginnastica.

La. Smetti. Di. Commentare. La. Mia. Vita?

No, ci godo.

Stronza.

"Siamo seduti, non mi serve a niente e poi se devi tenermi, mi terresti qui." Gli sposto la mano dal culo alla vita. Lui non mi ascolta e la mette sul fianco. Bhe sempre meglio del culo.

"Non lamentarti, non tutte le ragazze possono stare con Lorenzo sonofigosonobellosonofotomodello re Ostuni." Dice convinto sottolineando la parola 're'. Ho avuto un'idea.

Finalmente arriviamo e scendono tutti, noi due siamo gli ultimi. Quando metto un piede fuori scivolo e cado per terra con il culo, adesso dolorante. Ostuni quasi si soffoca con le risate e quando ha finito di ridere, commenta. "Vedo che avete fatto amicizia." E riprende a ridere. A me spunta solo un sorriso, e mi rialzo. Almeno cerco.

Quando sta per cominciare a camminare per l'entrata della discoteca, chiamata Beast, lo fermo.

"Ehi senti, ma non ti annoi a fare sempre le stesse cose?" Sorrido e lui fa spallucce.

"Cosa mi proponi?" Mi chiede incuriosito. Al posto di rispondergli gli porgo la mano.

"Prendere o lasciare." Mi prende la mano e lo trascino per la strada.

In questi due minuti di camminata cerca di indovinare dove siamo diretti ma gli dico sempre 'no' anche se lo ha detto una volta. Farò finta di non aver sentito, shh. Arriviamo davanti al Burger King, siamo arrivati.

"Cosa? Hai fame?" Mi chiede stupito.

"No, non solo quello." Lo trascino dentro, sempre con le nostre mani unite, ma, per qualche strana ragione, non le stacchiamo.

"Perché mi hai portato qui allora? Comunque lo avevo indovinato." Si vanta e io alzo gli occhi al cielo.

Non rispondo e ordino da mangiare. Quando, finalmente mi danno il cibo, vado ad un tavolo, con Ostuni che mi rompe i coglioni.

Arrivati al tavolo, prima di tutto, prendo quelle coroncine fatte di cartone che ti danno con il menú e ne metto una a lui e l'altra a me.

"Ecco, adesso sei davvero un re." Lo guardo stranamente ammaliata.

"Un magnifico re." Si vanta e subito dopo si mette a mangiare le patatine.

"Si, un magnifico re." Dico sovrapensiero mentre lui alza la testa di scatto a quelle parole, con occhi pieni di speranza.

Sono a tavola mentre scivo questo capitolo con mia mamma che mi chiede, continuamente, cosa stia facendo. Ho cercato di aggiornare il prima possibile, sono passati due giorni e il capitolo è lungo, spero di essermi fatta perdonare.

Comunque, a me questo capitolo piace abbastanza, e il prossimo poi, lo ho gia cominciato a scrivere perché da mia nonna con c'è una cazzo di connessione e il telefono non poteva pubblicare un cazzo.

Per chi se lo chiedesse (nessuno), si, io scrivo i capitoli con il telefono, con il computer vado peggio.

Comunque questo capitolo lo dedico sempre a Valemic2000 e a bestpinguin, che ho letto la sua storia su Calum (si sono nella 5sosfam) e anche se è corta, mi è piaciuta.

Bene, basta ora, quindi ciao.

Hope || Lorenzo Ostuni Where stories live. Discover now