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Il menta ripose dentro al cassetto sotto la sua scrivania la terza lettera scritta da quello sconosciuto.
Era diventato il suo cassetto speciale,era il cassetto più bello che avesse.
Aveva sempre amato personalizzare le sue cose.
Fù sua nonna a regalarglielo,una delle poche persone che tenesse davvero a Yoongi e lo capisse.
Così lo dipinse e ci attaccò su degli adesivi variopinti e ancora,dopo tanto tempo,quel ragazzo sedicenne,costudiva gelosamente quel cassetto insieme alle sue lettere.
Preparò lo zaino,fece colazione al volo «hai comprato tante cose Yoongi» disse la madre al ragazzo «oh emh...sì,almeno nessuno dei due deve andare a fare la spesa» disse con tono freddo e disinteressato prima di finire la sua tazza di té.
Si diresse a scuola,aveva fatto abbastanza in fretta,mancavano quindici minuti all'apertura dei cancelli e all'inizio delle lezioni.
Non aveva nessuno con chi parlare perciò iniziò a camminare per il cortile.
Arrivò dietro la scuola e vide una figura maschile seduta ed appoggiata al muro.
Iniziò ad avvicinarsi cercando di sembrare il più indifferente possibile,era Hoseok.
Quel Jung Hoseok,quello che aveva mandato a fanculo tre ore prima,uno dei ragazzi più amati della scuola,se ne stava lì da solo a scarabocchiare su un quaderno e con un sorriso a dir poco adorabile sul volto,così contrato sul suo lavoro da non accorgersi quasi del maggiore,quasi.
Il rosso si alzò di colpo arrossendo e chiudendo il quaderno che aveva in mano,il più grande rimase confuso,perché era così agitato?
«stai scrivendo una poesia alla tua fidanzatina?» disse il menta ridacchiando un modo beffardo «no,ma se vuoi ne scrivo una anche a te,sarai la mia fidanzatina di riserva,che dici?» il maggiore iniziò ad innervosirsi,ma si trattenne,lui era un signore a differenza di Jung Horseok,il quale era il suo personale soprannome da parte di Yoongi.
Squillò la campana e finalmente tutti entrarono nelle loro rispettive classi.
Certe volte il ragazzo dalla pelle così chiara si chiedeva come fosse essere popolare e pieno di amici falsi,pensava a quanto fosse dura non potersi aprire ed essere manipolato delle altre persone solo per avere qualche occhio in più puntato addosso,si chiedeva che affrontasse quel Jung Hoseok,alcuni suoi compagni e anche quel misterioso ragazzo delle lettere che si era definito popolare e simpatico alle altre persone.
Ma purtroppo non basta solo la personalità,alla fine siamo in una scuola superiore,devi essere almeno magro se vuoi essere classificato il "popolare ma neanche troppo".
Finalmente finì la lezione,a Yoongi faceva male il polso per tutti gli appunti che aveva preso,voleva solo tornare a casa e dormire per il resto del pomeriggio per poi ridursi a fare i compiti fino alle tre di mattina.
Iniziò a camminare a passo svelto verso l'uscita dei cancelli per non farsi notare il più possibile.
Entrò in casa salutando i genitori in modo svelto e distratto,salì le scale fino ad arrivare alla sua camera e buttarsi sul letto.
Si guardò attorno facendo le peggio teorie sull'identità del "postino speciale",ed effettivamente Hoseok stava scrivendo su un quaderno,il menta non aveva idea di che cosa,ma si notava dei movimenti della mano che non stesse disegnando.
Cercò di non pensarci,insomma sì,sembrava quasi sospettabile,ma era troppo "Hoseok" per farlo e poi le lettere non sembravano scritte su una pagina di quaderno e poi strappate.
Cᴏsì alla fine decise di mettere un po' di musica e lasciarsi andare fra le braccia di morfeo.

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⏰ Last updated: Jul 31, 2020 ⏰

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ʟᴇᴛᴛᴇʀsWhere stories live. Discover now