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Yoongi quella mattina si alzò,e non l'avesse mai fatto,faceva ancora più freddo di ieri,guardò la sveglia ed erano le sei e mezza.
«che cazzo?...» rimase nel letto ancora per un po' rifiutandosi di alzarsi così presto ma non riuscì a dormire.
Nella sua mente si facevano spazio insulti e parole che nessun essere umano avrebbe osato pronunciare,ma probabilmente il verde sì.
Si diresse in cucina,cercando qualcosa in dispensa,vide che non c'era praticamente nulla,allora,irritandosi sempre di più,decise di andare in un 24h e di prendersi dei biscotti o qualsiasi altra roba commestibile che potesse sfamarlo.
Si diresse verso uno di essi,neache troppo distante da casa sua e iniziò a buttare nel carrello tutto ciò che aveva davanti.
Era un tipo pigro,preferiva farsi una scorta e non uscire per un mese.
Era molto solo,in più,per i suoi genitori era come invisibile.
Esatto non viveva da solo,anche se per lui era più o meno la stessa cosa,era un ragazzo strano e solitario,i suoi si preoccupavano ma alla fin fine non facevano nulla di ché semplicemente lo lasciavano fare,sapendo che discutere con loro figlio fosse inutile.
Mise le ultime cose dentro il carello e si diresse verso la cassa scontrandosi accidentalmente con qualcuno.
«dio,guarda dove vai» al più basso venne preso il braccio e tirato sù di peso,l'altro ragazzo raccolse tutto quello che vi era a terra rimettendoli in ordine dentro al carrello.
«mi dispiace tanto» il rosso sorrise «ma tu sei...Hoseok?» chiese il maggiore,non si aspettava di trovare una persona del genere in un posto così squallido e a quell'ora.
«in persona,stavo prendendo qualcosa da mangiare,c'è un mio amico che mi aspetta,che mi consigli?» chiese il più alto mettendosi le mani in tasca e osservando gli scaffali.
«beh,ci sono questi mini-brownies,gli ho comprati più di una volta e sono molto buoni» disse con tono incerto il più grande «grazie mille piccolo» disse il minore prendendo una confezione rossa contenente i dolciumi «come mi hai chiamato?!» disse con tono incredulo il menta «hai sentito» disse il rosso pagando ed uscendo dal locale non prima di averli fatto un veloce occhiolino.
«faccia di culo» il più basso tornò a casa nervoso ed aprendo la bucalettere con poca delicatezza,per la terza volta quella settimana.
Prese la lettera tra le sue mani sorridendo,era di colore blu stavolta.
Rientrò in casa non guardando neanche i familiari intenti a consumare la loro colazione.
I suoi lavoravano insieme,certe volte mancavano la mattina e certe volte mancavano il pomeriggio.
Eppure Yoongi adorava stare da solo,non li pesava per niente.
Aprì la lettera e lesse il contenuto come solito fare.

Ciao Yoongi!
oggi sono piuttosto contento,ho visto che hai risposto alla lettera.
Magari per te sarà solo una perdita do tempo o magari ti stai prendendo gioco di me.

«non potrei»

Non mi importa,perché il tempo passerà e mi renderò conto se le tue parole saranno sincere o meno.
Oggi volevo parlarti dei miei capelli,so che sembrerà un argomento inutile e beh,in realtà lo è,ma mi piace tirare fuori una ''conversazione'' da un argomento completamente casuale,sì lo so,sono stupido,prendimi pure in giro.

Il menta ridacchiò «per quel motivo ti dovrei prendere in giro?»

Comunque ieri sono andato a tagliarmi i capelli.
Stavo pensando al fatto che non cambiassi colore o stile da un po'.
Mi sono reso conto quanto i miei capelli rispecchiassero il mio modo di essere.
Un ragazzo nella norma,abitudinario,che trascorre le giornate sempre in maniera uguale.
Così alla fine ho deciso di cambiare colore,uno più acceso e più vivace.
Mi sei venuto in mente tu.
Il tempo che ho impiegato per mandarti una singola lettera,l'impegno che ho messo per scriverti qualcosa di decente e non troppo sdolcinato.

«è nel tuo DNA essere sdolcinato si nota anche da come scrivi e come utilizzi le parole»

I capelli rappresentano un po' tutti noi.
Rappresentano una parte della nostra anima,proprio come gli occhi e il modo di vestire.
Io ad esempio adoro le magliette colorate,quelle con i fiori,gli arcobaleni,i cuoricini e i cappelli da pescatore personalizzati e sono una persona abbastanza solare ed aperta.
Mi piaceva far diventare mia ogni cosa che indossavo.

«che carino che sei» si intenerì il maggiore

Ora non ne faccio più perché non voglio sentirmi giudicato per come mi vesto.
Nuocerebbe alla mia reputazione,non che mi importi ma per mia madre sarebbe un problema e io non voglio deludere le persone che ho accanto.
Detto questo,io ho finito,scusami per la lettera un po' corta ma sono stato impegnato per un po'.
Ti voglio bene.

«ti voglio bene anche io»



ʟᴇᴛᴛᴇʀsWhere stories live. Discover now