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Quando quel mattino mi svegliai tutti erano al lavoro o a giocare, per meglio dire.
C'era chi si rincorreva, chi scherzava, chi suonava e chi semplicemente chiacchierava.
Non vedevo Bellamy dalla sera precedente e lo stesso valeva per mio fratello, mi ero addormentata da sola, in un angolo lontano da tutti e lontana da tutti mi ero risvegliata.

«Ciao..» Sorrise flebilmente un ragazzo, lo osservai scettica e intontita, mi ero appena svegliata ed io appena sveglia non capivo un emerito cazzo.

«Ciao?» Il mio più che un saluto sembrava una domanda... Ma il ragazzo non sembrò darci peso.

«Il mio nome è Nathan.» Sorrise porgendomi la sua mano. Osservai la sua mano e successivamente il suo viso scettica, prima di lasciarmi sfuggire un sospiro.

«Amy.»

«Non ti ho mai visto sull'arca...» Pensò ad alta voce.

«Sono stata in una cella per tutta la mia vita, è abbastanza ovvio che tu non mi abbia mai vista.» Borbottai sarcasticamente.

«Per quale motivo?» Domandò curioso.

«Perché esisto...» Ammisi in un sussurro. «Come Octavia.» Aggiunsi.
Stava per ribattere quando fui distratta, notando Wells arrivare... Wells significava problemi con gli altri.
Stava discutendo con un ragazzo di fronte alla navicella, quando Bellamy uscì.
Era a petto nudo ed in compagnia, e che compagnia, La ragazza lo baciò prima di andarsene... Sentì una strana stretta al petto, ma la ignorai.

Un'urlo mi fece scattare, smollando lì quel povero ragazzo che probabilmente cercava solo di fare amicizia per raggiungere mio fratello.
La scena che mi si presentò di fronte mi fece gelare il sangue nelle vene, John stava tenendo una ragazza con il viso vicino al fuoco.
Osservai quella scena disgustata... Dov'era mio fratello e chi era la persona orribile che aveva preso il suo posto?
Mi misi in disparte, trattenendo le lacrime mentre la gente si affollava qui intorno.
Era come se fossi immobilizzata, come se volessi agire ma non riuscissi a farlo... Volevo fermare quel mostro, ma come?

«Bellamy, Vogliamo che sull'arca pensino che la terra ferma ci uccide, giusto? Ho pensato che è meglio se prima soffriamo un po'.»
Un singhiozzo sfuggi al mio controllo alla crudeltà di mio fratello, ma nessuno ci aveva fatto caso.

«Lasciala!» Ringhiò Wells avventandosi su di lui, spingendolo lontano dalla ragazza e dal fuoco. «Puoi farli smettere.»
Corsi dalla ragazza aiutandola ad alzarsi prima che lei scappasse piangendo, lontana da mio fratello... Come darle torto? Era un mostro.

«Smettere? Ho appena cominciato.» Lo schernì Bellamy con un' sorrisetto sulle labbra.
Dov'era finito il ragazzo dolce che ieri mi ha aiutato a trovare mio fratello? Questo lato di Bellamy non mi piaceva per nulla, come il nuovo lato di John che non avevo mai visto prima...

«John No!» Urlai appena quest'ultimo si scaraventò su Wells, colpendolo di sorpresa.
Mentre Wells e John si picchiavano il mio sguardo si puntò su Bellamy, sperando che facesse qualcosa per fermarli... Ma non accadde.
Solo lui poteva, ma non stava facendo nulla.

Wells si alzò dal corpo di John dopo avergliele date, di santa ragione anche, ma quest'ultimo non si arrese, prese il suo coltellino mentre si rialzò.

«Sei morto.» Ringhiò mio fratello.
Guardai Bellamy sperando che davvero lo fermasse.

«Aspetta.» Si mise tra i due e io tirai un sospiro di sollievo. «Scontro alla pari.» Aggiunse gettando un coltellino ai piedi di Wells.
Coosa?

Avevo dato troppa fiducia a questi ragazzi e la delusione che prendeva possesso di me lo dimostrava.

Wells afferro il coltellino da terra, ma prima che potessero fare qualsiasi cosa mi buttai tra i due.

Somebody To You • The 100Where stories live. Discover now