«Jungkook, non avere paura di perdermi. Qualsiasi cosa JK ti dica, non preoccuparti. Fidati di me, troveremo un modo per gestirlo e proverò ancora una volta a ragionare con lui. Sono sicuro che ci sia un motivo dietro ogni suo comportamento ma, ti prego, non definirlo un problema. Nessuno di voi tre lo è per davvero».

Taehyung era estremamente serio mentre gli diceva quelle cose; i ricordi di quanto JK e Kookie ci stessero male nel considerarsi dei problemi gli bruciava ancora come quel fuoco nel camino, avvolgendogli il cuore in una morsa stretta. 

JK con lui aveva sbagliato e forse avrebbe continuato a farlo, ma non era colpa di Jungkook. Anzi, a dirla tutta, non era neanche colpa di JK.

Jungkook lo guardò ad occhi spalancati ma speranzosi, e si aggrappò alle parole di Taehyung come se fossero il suo salvagente in mezzo ad una tempesta.

«Non stressarti se non trovi subito una soluzione...le cose migliori richiedono tempo, e noi ne abbiamo parecchio» gli sorrise infine, togliendo le dita dalle sue labbra. Il calore del respiro del principe gli impattava sui polpastrelli in carezze invisibili, e la delicatezza della sua pelle erano una tentazione sufficiente a desiderare di baciarlo e fargli dimenticare tutte le negatività della giornata.

Taehyung fece per allontanarsi -non si era accorto di essersi sporto maggiormente verso l'altro fin quando non aveva notato quelle deliziose e quasi invisibili lentiggini che gli puntellavano un po' il naso e le guance-, ma Jungkook gli strinse la mano per indicargli di stare fermo.

Lo sguardo di Taehyung divenne interrogativo e i grandi occhi cerulei si specchiarono in quelli color caffè, che mostravano una nuova ondata di coraggio.

«Non allontanarti...Ti voglio più vicino» bisbigliò Jungkook, prendendolo in contropiede. Il principe aveva le guance leggermente tinte di rosso, ma Taehyung non riuscì a capire se fosse dovuto all'imbarazzo o al calore del camino che li abbracciava gentilmente, riscaldandoli in quella rigida serata di pioggia.

Taehyung quindi si sporse piano, facendo diminuire la già poca distanza tra i loro volti. Adesso che era così vicino all'altro, poteva sentire il profumo di lamponi e miele misto a quello della pioggia inebriargli le narici. 

«Così?» sussurrò con voce roca.

Jungkook ebbe un brivido per la profondità di quel tono ma scosse leggermente la testa.

«Più vicino» ripetè allora, avvicinandosi ancora un pò.

Adesso, la distanza tra di loro era minima, e Taehyung poteva vedere le folte ciglia di Jungkook spiegarsi su quegli occhioni grandi ed espressivi, le labbra schiudersi leggermente e le narici dilatarsi appena ad ogni respiro.

«Adesso?» mormorò lievemente.

Jungkook scosse di nuovo il capo e avvicinò ancora i loro volti.

Adesso, a separarli, solo un respiro.

E fu Taehyung, con il cuore che gli era arrivato in gola e un caldo sentimento nel petto, a chiudere quella distanza ridicola tra loro, unendo le loro labbra in un casto e dolce bacio.

Le labbra di Jungkook erano morbide come le ricordava, ma decisamente più impacciate e meno irruente di quanto lo erano state in passato. Il suo respiro gli impattò leggero contro il viso, e socchiuse gli occhi solo per vedere quelli sgranati di Jungkook luminosi e limpidi come un ruscello guardarlo come se non fosse reale.

Le guance erano di un accesissimo rosa e le sopracciglia in alto, sparite sotto la frangia umida.

Fu solo uno sfiorare di labbra, delicato quanto un battito d'ali, ma fu sufficiente a suggellare un nuovo capitolo del loro matrimonio. Taehyung si staccò per primo, allontanandosi appena e  leccandosi inconsapevolmente le labbra per ricercarvi le ultime tracce del calore dell'altro.

Let Me Get Lost In You [TaeKook]✔︎Where stories live. Discover now