X chapter

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Il ragazzo finì di preparare il borsone, si avvicinò alla parete dove vi era un quadro, spostò quest'ultimo mostrando una cassaforte, da lì prese un mucchio di soldi che infilò nel borsone.

«Jeongguk, sei sicuro? sarai in pericolo» sussuró la Sangwa.

Il ragazzo la guardò senza dire nulla, semplicemente la prese per mano e la portò alla finestra.

«usciamo da qui» sussuró e con un salto fu fuori dall'abitazione insieme al borsone «tocca a te, vieni» le disse dolcemente porgendole una mano.

La ragazza nonostante la preoccupazione che saliva, afferrò la mano del ragazzo uscendo anche lei da quella abitazione infernale.

«E adesso? Dove credi che possiamo andare?»

«Con i soldi che ho, per sta notte possiamo tranquillamente dormire in un hotel, poi penseremo ad altro.»

«Ma io ho una casa, vivo da sola lì, possiamo andarci» disse la ragazza senza rifletterci molto»

«Sangwa, non possiamo andare a casa tua, è il primo posto che andranno a controllare» sussuró il ragazzo che iniziava ad allontandosi silenziosamente dall'abitazione tenendo la ragazza per mano.

Per passare inosservati andarono a piedi in un hotel, quando andarono a prendere una stanza ovviamente chiesero i documenti, Sangwa entrò subito in panico, ma Jeongguk, senza alcuna preoccupazione, prese un documento dal portafogli porgendolo alla donna.

Salirono in camera e Sangwa non poteva crederci, davvero aveva dato il documento a quella donna? «ma fai sul serio? Hai dato il tuo documento, ci troveranno subito»

Jeongguk ridacchiò stendendosi sul letto matrimoniale della camera, alzò in aria il documento, la ragazza si avvicinò per guardarlo meglio notando che fosse un documento falso «oh, avrei dovuto immaginarlo...»

Il ragazzo abbassò il braccio sistemandosi sul letto «adesso vieni a riposarti tranquillamente»

Sangwa si distese accanto al ragazzo guardandolo attentamente «perché hai preso una camera singola? In più con un solo letto matrimoniale»

Egli sorrise avvicinandosi maggiormente a lei per poi stringerla in un dolce abbraccio «perché voglio coccolarti tutta la notte, senza aver la preoccupazione che Dogin possa entrare in camera»

La ragazza sorrise mentre il viso le si tingeva di rosso perciò chiuse velocemente la lampada posta al lato del letto «b-beh allora buonanotte»

«buonanotte bimba» sussuró lasciandole un lento bacio sulla fronte, per poi addormentarsi stringendola.

- - - - - -

Dogin si svegliò più tardi del solito, era ancora infuriato per la giornata precedente perciò senza esitazione si diresse verso la stanza del fratellastro, intento a disturbare la povera Sangwa.

Entrò e fu sorpreso di non vedere né il ragazzo e né la ragazza, girò tutta la casa alla ricerca dei due.
Non trovandoli chiamò al cellulare il ragazzo, ma non appena sentí la suoneria, notò che Jeongguk avesse lasciato il cellulare in camera.

Fuori di sé, più del solito, salì in auto inziando a cercarlo, informando prima il padre della fuga del ragazzo, così anch'egli iniziò a cercarlo.

- - - - - -

Il mattino seguente i due ragazzi si svegliarono ancora abbracciati, Jeongguk era decisamente più tranquillo vedendo la ragazza in una camera d'hotel, lontano da ogni pericolo.

Egli aveva un clone del proprio cellulare, dove poteva essere sicuro che la sua posizione non era rintracciabile.

Vide le chiamate perse dal fratellastro e dal padre e capì che lo stavano cercando.
Dolcemente scosse la ragazza per svegliarla «Sangwa, sveglia piccina, dobbiamo andarcene»

La ragazza aprì lentamente gli occhi, la visione del ragazzo le riempì il cuore, aveva il viso leggermente gonfio dal sonno e i capelli completamente arruffati «andarcene? E dove andiamo?»

Il ragazzo sbuffò leggermente alzandosi «mi sa che dobbiamo andarcene da Seoul... Tranquilla, ti riporterò presto a Seoul, non ti farò abbandonare i tuoi amici»

La ragazza ridacchiò «e quali amici? Ti sembra che io abbia amici? Su, andiamocene e non preoccuparti»

Jeongguk la guardò e le accarezzò i capelli «beh, adesso hai me come amico, andiamo» disse per poi prenderla per mano.

Uscirono dalla struttura e velocemente si diressero in una stazione ferroviaria lì vicina e presero i primi biglietti per Daegu.

Non appena salirono sul treno e le porte si chiusero, Jeongguk riuscì a vedere Dogin cercarli nella stazione.

«Dogin, è sui nostri passi... ma come...» sussuró non capendo come fosse possibile.

«Non pensarci adesso, piuttosto, dove stiamo andando? Perché proprio a Daegu?» chiese la ragazza sedendosi nel sedile accanto a lui.

«Ricordi quei sei ragazzi? Quelli il giorno in cui sono dovuto andare con Dogin da dei clienti?»

«Si certo, ho passato tutto il giorno con Jimin»

«Vivono tutti insieme a Daegu, né mio padre né Dogin sanno dove» disse cercando di calmare l'agitazione che era salita alla visione del fratellastro «Andiamo a vivere da loro, saremo al sicuro»

Buongiorno o Buonanotte ִֶָ ☁️
Perdonatemi la lunga assenza, non sono stata al massimo...
In più, a malincuore, vi avviso che d'ora in poi gli aggiornamenti saranno una volta a settimana, a causa dei miei impegni.
Detto ciò spero che il capitolo vi sia piaciuto!
Vi auguro una buona giornata!♡

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 13, 2020 ⏰

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The disastrous Jeon Jeongguk || jkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora