Giro in moto e primo bacio

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Tornai a casa, mio fratello dormiva di già, strano, andai in camera mia e subito mi squillò il telefono, risposi subito prima che la suoneria potesse svegliare Shota.

"Ptonto" dissi a bassa voce entrando in camera mia "Bambolina perché sussurri?" Tanto per cambiare era Keigo "Pennuto sono a casa e mio fratello dorme, stranamente" dissi chiudendo la porta a chiave "Esci facciamo un giretto" disse lui, rimasi un attimo di stucco "Cosa? Dove?" Chiesi non capendo, sentii il rombo di una moto, mi bloccai sul posto "Dimmi che il motore della moto che ho appena sentito non era tua" dissi sbuffando, lo sentii ridere "Mettiti dei jeans e un giubbotto di pelle, sta sera facciamo un giretto insieme" disse divertito "Ma sei matto?! E mio fratello?" Chiedi "Inventa un scusa no?" Disse, sbuffai sentii di nuovo quel maledetto rombo "Pennuto ti odio" dissi esasperata "Scendi tesoro!" Disse solamente per poi riattaccare.

Andai verso l'armadio, mi spogliai, misi i jeans, un top sportivo e il giubbotto di pelle rigorosamente allacciato, degli stivaletti, misi il telefono in tasca e uscii senza fare il minimo rumore.

Uscii di casa e lo vidi appoggiato alla sua moto mentre mi lanciava un casco rosso, ma io continuavo a fissare quella Ducati rossa bellissima!

Uscii di casa e lo vidi appoggiato alla sua moto mentre mi lanciava un casco rosso, ma io continuavo a fissare quella Ducati rossa bellissima!

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(Alix: ditemi voi se non è perfetta)

"Sei pazzo!" Dissi guardandolo "Forse, sono pazzamente innamorato di te" disse sorridendo, misi il casco e mi avvicinai, salii dietro di lui.
Stranamente e contro ogni mia aspettativa quelle ali non davano nessun fastidio, mi strinsi a lui tenendomi stretta, ma stranamente non partì, lo lasciai leggermente guardandolo stranita, ed ecco che partì.

"KEIGO!" Dissi tenendomi a lui mentre lui rideva. Maledetto.
Iniziò a sfrecciare per le vie del centro, le luci così belle e colorate, che a mio parere, creavano un tripudio di abbinamenti e sfumature che avevo visto solo nelle sale cinematografiche, Keigo mise una mano sulle mie, mentre girava leggermente il capo per guardarmi, non so se poteva vedermi, ma avevo un sorriso enorme, appoggiai la testa sulla sua schiena muscolosa e continuavo a guardare le luci e il cielo limpido, tempestato da tutte quelle piccole lucette che se messe insieme avrebbero creato un intricata ragnatela di costellazioni, per non parlare della luna.
Quella notte era luna piena, ma non una luna normale, una luna di sangue, era rossa e parecchio grande, nonostante fossero solo le 21.00 l'atmosfera era parecchio scura.

Lo vidi fermarsi, accasciandosi sulla moto "Keigo che hai?" Chiesi toccandogli il petto, lui subito scattò levandomi la mano dal luo pettorale destro, emettendo un gemito di dolore "Cosa è successo?" Chiesi "Nulla" disse lui "Andiamo a casa!" Dissi imperativa "Bambolina sto..."cerco di dire, ma lo fermai prima "Torna a casa ti ho detto!" Dissi con voce ferma.

Si tirò su e tornò subito indietro.
Arrivammo ben presto a casa, Shota dormiva ancora e grazie all'aiuto delle mie fidate ombre andammo in camera mia senza fare il ben che minimo rumore.

Lo aiutai a sedersi sul mio letto "Cosa succede?" Chiesi "Nulla solo un graffietto" disse cercando di sorridere "Fammi vedere" dissi guardandolo negli occhi "Sei preoccupata o vuoi solo vedermi a perto nudo?" Disse ghignando "Smettila! Le frecciatine più tardi" dissi a bassa voce, ritornò improvvisamente serio, mi sedetti accanto a lui.

Prese a togliersi il giubbotto e lo aiutai a sfilarsi la maglia "Un graffietto vero?" Dissi guardandolo male, era un'ustione, parecchio brutta direi.
Grazie al mio quirk, la mia ombra mi portò un kit di pronto soccorso. "Scusa, ma ti farà abbastanza male" dissi iniziando a pulire la ferita, mentre lui si appoggiò sui gomiti, stringendo i pugni.

"Cazzo [T/n]!" Disse scattando in avanti "Zitto! Altrimenti sveglierai Shota!" Dissi tappandogli la bocca, finii di pulire la ferita, presi delle bende e delle garze apposite, per poi fasciarlo, posso assicurare che in quel momento le ali erano parecchio ingombranti.

Nonostante tutto, riuscii nel mio intento "Grazie" disse guardandomi mentre finivo il mio lavoro "E di cosa?" Dissi guardandolo negli occhi "Volevo solo aiutarti" dissi finendo del tutto e mettendo via tutto, una sua mano però arrivò sotto il mio mento costringendomi a guardarlo negli occhi, eravamo davvero vicini, la sua mano scivolò dietro la mia nuca e finalmente si avvicinò ancora azzerando le distante.

Qul bacio fu qualcosa di divino.
Le sue labbra sulle mie, una sua mano sulla mia guancia e l'altra sul mio fianco, le mie mani tra i suoi capelli biondi e morbidi al tatto, i respiri che si univano in uno solo. Ad un tratto sentii la sua lingua leccare il mio lavoro inferire e mordicchiarlo, dischiuso leggermente le labbra e finalmente le nostre lingue poterono fondersi e esplorare l'una la bocca dell'altro.
Dovettino staccarci solo per mancanza di fiato, eravamo ancora vicinissimi, con il viso e le labbra leggermente arrossato.

Ci guardammo per un tempo indefinito, finché non iniziò a strofinare il suo naso sul mio, misi le braccia intorno al suo collo come se avessi paura che da un secondo all'altro potesse scappare da dov'era "Ti amo [T/n]" disse iniziando a baciarmi io collo, facendomi uscire dei sospiri smorzati "Ti amo anche io Pennuto" dissi al suo orecchio, ritornò a guardarmi, sentimmo dei rumori al piano di sotto "Meglio se vada prima che ti metta nei guai" disse rimettendosi la maglietta e appollaiandosi alla finestra, mi trasse a se dandomi un altro bacio veloce "Finalmente! Ci vediamo bambola" Disse per poi andare via.

Mi appoggia allo stipite della porta "Hai intenzione di restare là dietro per sempre o vuoi entrare Shota?" Dissi, la posta si aprì lentamente "Devo portarti da un ginecologo?" Chiese sorridendo "No, mi ha solo dato un bacino" dissi con un viso angelico, mi mise una mano sulla testa scompigliandomi i capelli "Meglio, altrimenti se la doveva vedere con me!" disse guardandomi con un sorriso appena accennato "Shota!" Dissi guardandolo male "Va bene, va bene, sei felice?" Mi chiese "Sì, non puoi immaginare quanto" dissi con un'espressione sognante mentre ripensavo al bacio di poco prima, lo sentii abbracciarmi dandomi un bacio sulla tempia "Allora anche io sono felice per te" disse a bassa voce. Shota era sempre stato molto protettivo, ma forse ha capito che sto crescendo e che posso tranquillamente badare a me stessa. "Grazie fratellone" dissi nascondendomi nel suo petto.

Lo strinsi a me e in quel momento pensai che non potevo avere un fratello miglore di lui.

Sei ancora viva?! [Hawks x reader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora