Quindi Jungkook lo stava evitando di proposito?

Dopo tutto quello che avevano passato...lo stava evitando? Ok, Taehyung non era di certo un medico, ma non avevano congiuntamente pensato di aiutarsi a vicenda? Di provarci?

Strinse i pugni e prese un silenzioso quanto profondo respiro, cercando di placare la voglia di fare irruzione nella stanza e cantarne quattro a tutti e due.

«Evitare vostro marito continuando le sedute con me di nascosto non è la soluzione più idonea nel gestire la situazione, Jungkook. Dovreste parlarne con Taehyung, ha il diritto di saperlo» aveva quindi detto Hoseok, con un tono così persuasivo che Taehyung se ne sentì quasi turbato.

«E cosa dovrei dirgli? Non ci riesco, non so neanche io cosa fare!» esclamò esasperato Jungkook, e fu in quel momento che Taehyung decise di intervenire.

Fece il suo ingresso nella stanza senza neanche annunciarsi, sapendo che non ce n'era bisogno. Aveva ripreso ad indossare la sua maschera di indifferenza totale, quella vuota che aveva imparato a mettere su nel momento in cui rischiava che le emozioni defluissero sul suo volto senza che potesse controllarle. Era il suo scudo dietro cui rifugiarsi, dove nessuno lo avrebbe potuto vedere per davvero.

La posa era calma e rilassata e lo sguardo rivolto sulle due figure nella stanza; di queste, solo una si era accorta della sua presenza, perchè l'altra gli dava le spalle.

«Taehyung» disse con un inchino il dottore, ma l'attenzione non era rivolta a lui.

No.

I suoi occhi erano fermi su Jungkook, che si stava voltando quasi a rallentatore, paonazzo in viso e con le spalle tese.

«Noto con sincera gioia  e sollievo che l'improrogabile incontro con il segretario di stato e il gestore delle casse non fosse poi così improrogabile» disse con un tono più duro e tagliente di quanto in realtà volesse.

Jungkook sbiancò ancora di più prendendo un respiro tremulo e deglutendo sonoramente, mentre Hoseok faceva un passo verso di lui con occhi attenti ma tranquilli.

Taehyung sperò per lui che si facesse una carrozza di fatti propri, perchè non ci avrebbe pensato due volte a metterlo al suo posto.

«Vostra Altezza, sono sicuro che abbiate travisato il comportamento di Jungkook e i nostri incontri in discrezione» iniziò quindi, con quel tono mellifluo e che a Taehyung dava proprio sui nervi.

Gli occhi si spostarono quindi sul medico ed alzò un sopracciglio verso la sua direzione, piegando le labbra in una smorfia.

«Qualcuno ha forse richiesto il vostro intervento?» chiese quindi, mantenendo il tono di voce mortalmente tranquillo. In realtà, sentiva il nervosismo ribollirgli dentro come una mandria di cavalli impazziti. 

Hoseok non battè ciglio alla sua riposta e si frappose tra i due. «No, è vero, ma la situazione mi arroga il diritto di parola. Sono il medico personale del principe e se è richiesta la mia presenza, non posso esimermi dal fare il mio dovere».

Taehyung lo guardò giusto per qualche attimo prima di fare come se neanche avesse parlato e spostare lo sguardo su Jungkook, che sembrava quasi sul punto del collasso. Il sudore gli imperlava la fronte e le basette, le mani gli tremavano leggermente e gli occhi erano allargati e spaventati.

Era la versione impanicata di Kookie.

«Lasciateci soli» sbottò quindi, in un ordine fermo e deciso che fece sobbalzare perfino Hoseok, sinceramente colpito dal cambio di attitudine di Taehyung.

«Vostra Altezza, permettetemi di dissent—».

«Ho detto lasciateci soli». Il tono di voce di Taehyung era stato più alto e deciso, così tagliente da lasciare perplesso e stupito perfino sé stesso; quella nota autoritaria nella sua voce profonda lo rendeva stranamente temibile.

Let Me Get Lost In You [TaeKook]✔︎Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang