Capitolo 2. Intrepidi

119 5 2
                                    

‹Segui i miei movimenti.› mi istruisce Erik una volta arrivati alla base del gigantesco pilone che stiamo per scalare, senza dire una parola mi limito ad annuire.
Osservo con molta attenzione il mio istruttore che si arrampica agilmente su per la struttura di ferro, e dopo aver preso un bel respiro lo imito al meglio delle mie possibilità.
Seppur con goffaggine riesco ad arrampicarmi, sfrutto gli appigli che lo stesso Erik ha usato prima di me e sorprendentemente acquisto un buon ritmo.
Sono quasi arrivata in cima e una sorta di potente euforia mi invade corpo e anima, rischio di perdere la presa una sola volta ma comunque riesco ad arrivare a destinazione in quelli che sembrano essere stati pochi secondi.
Afferro la mano che mi sta porgendo Erik e dopo un secondo mi ritrovo in piedi sulle rotaie della ferrovia che collega tutte le fazioni.

‹Quando inizierò a correre seguimi senza esitazioni.› mi dice Erik preparandosi a correre, lo vedo dalla sua postura tesa, è come una tigre in procinto di scattare in avanti.
Così lo imito subito per poi rimanere in attesa del suo segnale, intanto sento chiaramente il rumore del treno che si sta avvicinando alle nostre spalle.

Sto per saltare su un treno in corsa...

Penso elettrizzata all'idea di ciò che sto per fare, dovrei essere spaventata o almeno preoccupata, invece tutto quello che sento è impazienza ed euforia probabilmente dovute alla scarica di adrenalina non lo so.
Quando Erik inizia a correre lo seguo immediatamente concentrata al massimo, non voglio deludere le sue aspettative nonostante non sia ancora iniziato l'addestramento vorrei riuscire a partire subito con il piede giusto, a compiacerlo insomma.
Non so per quanto continuiamo a correre, potrebbero essere pochi secondi come ore intere, fatto sta che a un certo punto il treno ci sfreccia accanto ed Erik mi affianca subito.

‹Guarda me e dopo salta.› mi dice aspettando la conferma da parte mia che arriva subito.
Di nuovo si sposta davanti a me e dopo neanche un minuto spicca un salto degno del felino più agile per poi aggrapparsi alla maniglia del portellone del treno che subito dopo apre, con agilità estrema salta dentro al vagone per poi girarsi a guardarmi, a giudicare dalla sua espressione è pronto ad afferrarmi se dovessi mancare la presa e già questo mi infonde coraggio a volontà.

Forza ce la posso fare... Sono un intrepida dannazione!

Mi sprono mentalmente mentre mi preparo a saltare con l'intenzione di farcela da sola.
Dopo un bel respiro salto verso la maniglia che afferro meglio che posso e mi isso su rimanendo aggrappata con entrambe le mani, il sorriso euforico che ho mi muore sulle labbra quando qualcuno mi spintona violentemente per entrare nel vagone.
Un moto di panico mi serra le viscere quando perdo la presa sulla maniglia, chiunque sia il bastardo che mi ha investito spero che qualcuno gliela faccia pagare.
Tento in tutti i modi di trovare un appiglio qualsiasi ma niente, sto già scivolando indietro e purtroppo sotto di me c'è solo il vuoto.
Inizio ad inveire contro al destino quando un braccio forte e muscoloso mi afferra per la vita per poi attirarmi ad un petto marmoreo.
Erik mi ha afferrata proprio giusto in tempo e adesso mi ha portata in salvo sul vagone come aveva promesso del resto, un senso di disagio mi investe come una valanga volevo farcela con le mie forze e invece se non fosse stato per Erik a quest'ora sarei una frittata informe.

‹Mi dispiace.› gli sussurro distogliendo lo sguardo mentre mi lascia andare contro alla parete del vagone.

‹‹Ce l'avresti fatta se non fosse stato per quello stronzo.› mi sussurra di rimando lanciando uno sguardo di fuoco ad un intrepido dai capelli corti e scuri, mi sembra vagamente familiare.

‹Guarda guarda, Erik che aiuta una trasfazione!› esclama questo ragazzo, vorrei tirargli un pugno solo per questo!

‹Dato che hai tentato di sabotarla non mi hai lasciato molta scelta, Quattro.
E lei non è una trasfazione, è la mia.› gli risponde Erik con puro disgusto nella voce, tra quei due non deve scorrere buon sangue.

RebirthDove le storie prendono vita. Scoprilo ora