12•𝐋𝐞𝐢 𝐞'𝐩𝐫𝐨𝐩𝐢𝐞𝐭𝐚'𝐝𝐢 𝐬𝐢𝐫𝐢𝐮𝐬!

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La giovane grifona non avava voglia di tornare a casa.
Il ricordo della sorella le metteva i brividi.
Mostro. Chi mai poteva chiamere un proprio parente mostro?

Non aveva mai ferito nessuno, neanche per sbaglio, era sempre stata attenta.
Non si sarebbe mai perdonata un errore tanto grande.

Nello scompartimento c'erano solo lei, che aveva lo sguardo rivolto al paesaggio innevato fuori del vagone, e il suo migliore amico, Severus Piton, un ragazzo un po' strano a detta di tutti, che se ne stava sempre per le sue, molto bravo in posizioni e unico mezzosangue in Serpeverde.
Lui invece 'leggeva' per modo di dire visto che, si il libro era aperto ma, lo sguardo del ragazzo era rivolto alla bella ragazza dei capelli rosso-fragola, i filamenti ramati che le contornavano il viso tondo e innocente, gli occhi che potevano essere scambiati per due smeraldi un espressione concentrata sul volto, il tutto accompagnato da un beato silenzio delle parole.
Ma purtroppo, per Severus, questo venne interrotto quasi subito da un compagno di casa della ragazza che fece irruzione nello scompartimento.

"Evans! Come va, splendore?" Chiese il corvino appena entrato.

"Bene Potter..." Rispose non voce tremolante.

"Be', splendore dillo alla tua voce che sembra carica di malinconia... Cosa ti preoccupa?" Si preoccupò subito il ragazzo.

"Mia sorella, ora perfavore lasciami star-" non fece neanche in tempo a finire la frase che fu avvolta in grandi braccia che strinsero il suo corpo minuto accarezzando le braccia con i palmi delle mani.

"Ma non è solo quello vero? C'entra anche la bion- cioè Winnie?" Si cortese James.

"Si. Grazie" disse sciogliendo l'abbraccio.

"Pivellus come stai? Spero male! In ogni caso vi devo salutare Reums e Peter finiranno per litigare con la signora del carrello! Evans qualsiasi cosa chiamami! Bye splendore.... pivellus!" Contestò guardando torvo Severus.

Quando arrivò davanti alla porta dove aveva lasciato i suoi amici li trovava indaffarati a litigare con la signora del carrello come aveva previsto.

"No! Io prendo le cioccorane lui le caramelle! Sisisi tutte! Si sbrighi!" Insisteva Remus mentre Peter era seduto all'interno dello scompartimento in silenzio.
Quando, finalmente, Remus era riuscito a pagare i dolciumi Peter parlò.

"Non mi piace Winnie!"
Rispose sicuro

"Perché ?" Gli domandò James.
"È una brava persona hai visto come ha aiutato Sirius. Poi anche con lo scherzo e anche la mattina dopo..." Contestò James.

"Okok ma non mi fido ugualmente." Ragionò Peter.
Il viaggio continuò silenzioso per entrambi gli scompartimenti smozzato qualche volta da qualche battuta o l'ingresso della signora del carrello.

All'arrivo ad aspettare James c'era la madre pronta a ascoltare il suo silenzio per quelle due settimane.
James d'altronde era, invece, pronto a stupirla. E così fece non appena trovo la testa bruna della giovane donna gli spuntò un sorriso malandrino sul volto di avviò verso la madre sventolando le braccia. "Madre!" Strillava ripetutamente, la donna su girò di scatto con gli occhi lucidi della commozione, la voce ormai dimenticata del suo unico figlio le aveva acceso un fuoco dentro che prima era stato spento dalla forza del silenzio.

"Per l'amore di Merlino! James! Tu...parli" affermò stupefatta la donna.

"Già forse anche troppo!" Parlò una voce alle spalle del ragazzo.

"Lui madre è Remus Lupin uno dei miei migliori amici!" Disse con un enorme sorriso sulle labbra.
"Ti avrei fatto conoscere Peter ma è già sparito! Anche Sirius ma lui è rimasto ad Hogwarts insieme all'unica ragazza del gruppo!"

"E come si chiama questa ragazza tesoro?" Chiese con voce dolce la donna accarezzandogli la guancia.

"Winnie!" Rispose." Bhe sì effettivamente il suo nome è Winnfred Malfoy ma Winnfred è troppo... 'grande' sembra che si parla di una donna dell'ottocento! Anche se dai suoi comportamenti lo potrebbe essere benissimo!" Sghignazzo James.

"È tanto un piacere conoscerla signora! Ci vediamo tra due settimane James! Scappo! Ciao..." Gli salutó Remus dirigendosi verso il padre in un angolo della stazione.

"Allora... Questa Winnie com'è?" Domandò la madre quando forno in auto.

"Oo.. è fantastica, gentile, onesta... Sai ci ha aiutati a fare uno scherzo alla sua stessa casata!" Rispose girandosi a guardare il sorriso dolce e felice della donna al suo fianco che aveva il volto rivolto sulla strada. Però ben presto il sorriso del ragazzo si spense." Però è anche...come posso dire...spezzata, ha una grossa ferita che però non vuole mostrare. Ma questa ferita la sta divorando dall'interno come un parassita. Sono preoccupato...  E se questo dolore la distruggesse? Non posso perdere una sorella!"

"Oh James! Se lei è davvero come l'hai descritta riuscirà a superarlo! Oh tesoro non sai che gioia risentire la tua voce! E dimmi! Dimmi! È anche bella questa Winnie?"

"Oh sì che lo è ma mai quanto la mia Dea... È bellissima ha i capelli di un rosso particolare, un rosso-fragola, il viso tondo e minuto... Occhi bellisimi! Ho mamma non immagini neanche che occhi ha! Di un verde così brillante e intenso, quasi come due splendidi smeraldi ahhhh! Ovvio anche Winnie è bella con i capelli biondi, occhi azzurri e viso infantile, accompagnato sempre da un sorriso furbo ma lei è proprietà di Sirius!" Sorrise ghignando il ragazzo con gli occhiali prima di entrare in casa e salutare il padre intento a riguardare il filmato di una partita di quidditch.
"Hey papà come va a lavoro?" Inutile dire che l'uomo ebbe la stessa reazione della moglie correndo ad abbracciare il figlio tornato

∆∆∆
894 parole di testo hahaah.
Che declino haha
Vabbè ! Oltre a questo il capitolo dell'appuntamento lo sto scrivendo ma voglio che sia stupendo e speciale! Quindi attendere prego.

In questo capitolo ho pensato di far vedere il punto di vista di James con la sua famiglia e forse il prossimo sarà concentrato su Remus ...
Dipende se ho finito l'appuntamento o no...

Comunque spero che il capitolo vi sia piacuto.
Se vi va lasciatemi un commento o una stellina

E niente se avete domande sulla storia chiedete .

Ve se ama tanto.

Ore-vuare 🤍

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