Homeless

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08:00 🕗 AM
-Aereoporto di New York JFK

Astrid: Eccoci qua... *sospira* io vado a prendere un posto in fila, speriamo di metterci poco... voi ragazzi, andate pure a fare colazione, vi chiamerò appena sarà il momento di salire

Noah: ok... *i due fratelli si guardano e senza voltarsi si dirigono verso la caffetteria dell'aeroporto*

Emily: salve, vorremmo un frappè al cioccolato con con caramello e panna e una brioche, e...
*c'è uno sguardo d'intesa un po' divertito tra i fratelli*

Noah: ne faccia due *dice completando l'ordine* ecco i soldi, tenga.

*Noah ed Emily si siedono ad un tavolo e parlano mentre mangiano*

Noah: di lusso eh?

Emily: beh si, haha

Noah: ei ma ti senti ancora con Kiernan?

Emily: si.. io.. mi si è spezzato il cuore doverle dire che mi trasferisco, è la mia migliore amica, è l'unica con le mie stesse passioni...

Noah: Emily... ormai hai 17 anni, sono convinto che puoi trovare altre passioni oltre ai videogame, non ti preoccupare dai..

Emily: non lo so... però ho una consolazione, il padre di Kiki vive ad Howth, si trova molto vicino a Dublino, Kiernan e sua nonna vanno da lui da luglio ad ottobre infatti lei ogni anno va per due mesi a scuola li. Comunque...suo padre lavora alla Trinity e pensavo che tu potresti...

Noah:*interrompe Emily* no... sai benissimo che non sono fatto per lo studio, è tanto se ho fatto il liceo figurati l'università, poi devo trovarmi un lavoro al più presto...

Emily: *sospira* e va bene, ma mi devi promettere che non ti farai licenziare e ti impegnerai, se non ti fossi fatto cacciare da lavoro ben 4 volte papà magari ti avrebbe mandato prima da noi, insomma Noah... hai 19 anni, sei maggiorenne, non puoi più dipendere da lui...

Noah: *fa uno sguardo sconfortato e sospira* hai ragione...

Ad un certo punto dall'altoparlante si sente -il volo delle 10:30 AM per Dublino è in ritardo, verrà posticipato alle 11:45, grazie-

Emily: fantastico...
*driin driin*
Noah: *risponde al telefono è Astrid*
Astrid: avete sentito?..
Emily: si...
Noah: hai fatto sistemare i bagagli?
Astrid: si... non preoccupatevi, devo sistemare le ultime cose,biglietti e passaporti e poi è fatta... *sospira* sono così stressata, fatevi pure una passeggiata, qua attorno dovrebbe esserci un bel giardino pieno di piante e-

*inizia a piovere prima piano poi molto forte*
*Emily Noah e Astrid si girano e sono un po' preoccupati*

Noah: mamma non ti preoccupare, ora noi andiamo a fare una passeggiatina sotto la tettoia...

Emily: tu fai una pausa, ne hai bisogno, prendi un caffè qui al bar, ti farà bene

Noah: stiamo andando... chiamaci quando hai fatto i biglietti

Astrid:lo farò... a più tardi *chiude*

Noah e Emily escono, fuori vedono un giardino molto rigoglioso e moderno, purtroppo il cielo è troppo scuro per apprezzarlo al meglio.
I due arrivano ad un angolo e sentono una voce triste e roca.

Senzatetto: per favore, fa molto freddo la notte... sono fradicio potreste darmi una coperta... vi prego

A parlare era un senzatetto, un signore che avrà avuto sulla sessantina, con la barba bianca e malandata e con addosso solo un cappello da marinaio sgualcito, una canottiera bagnata zuppa,dei vecchi pantaloni un po' corti e rattoppati tenuti su con una cinghia a modi cintura e, dei sandali un po' rotti e sporchi anch'essi.

Emily: *tira fuori dalla tasca la brioche ancora calda che voleva tenersi per dopo* tenga..

Senzatetto: grazie signorina, le sono davvero grato.

Noah: *tira fuori dal borsone un suo vecchio cappotto molto pesante che era sempre stato troppo grande per lui, ma in buone condizioni e lo appoggia sulle spalle dell'anziano signore*

Senzatetto: ragazzini... siete i primi ad essere stati gentili con me, ecco lasciate che vi dia qualcosa per sdebitarmi, o almeno per ringraziarvi

Emily: oh non si preoccupi non c'è bisogn-

Senzatetto: *tira fuori da una tasca una chiave dal gambo attorcigliato e dall'impugnatura a forma di corona*
Ecco a voi *dice porgendo la chiave ad Emily*

Emily: *guarda strana la chiave e il signore poi sente il telefono di Noah squillare e capisce che è Astrid che è pronta a partire e ciò le viene confermato dall'altoparlante*

-il volo per Dublino è aperto, si prega ai signori passeggeri di salire a bordo-

Emily afferra la chiave, i due ragazzi salutano il senzatetto e si dirigono a bordo.

The country of halloween Where stories live. Discover now