Il contatto, in questo modo, era molto più tollerabile.

«Andiamo, dobbiamo spostarci o qualcuno vi vedrà» tentò di convincerlo, ma Jungkook sembrava irremovibile.

«Jungkook, per favore. Fatelo per me, alzatevi e andiamocene da qui. Non possiamo rimanere nel corridoio» ritentò allora Taehyung, tirandolo ancora per smuoverlo.

Le spalle di Jungkook smisero di tremare, quindi tirò su con il naso e piantò i suoi occhioni limpidi e rossi su di lui.

«E t-tu c-chi sei?».

Taehyung lo guardò perplesso.

«Jungkook, non scherzate. Muovetevi, stanno arrivando e non possiamo farci trovare così» ribadì, e Jungkook piegò la testa di lato, incerto.

«Junkoo? N-no~» scosse la testa il principe, ma il vociare era sempre più vicino quindi Taehyung tagliò sul nascere la frase del più giovane e lo tirò di peso per un polso, trascinandolo via.

Si lanciò letteralmente contro una delle porte che si rivelò essere una sala da lettura -era visibile dalle lunghe file di libri ordinatamente impilate, una serie di poltroncine disseminate in giro e grosse lampade da lettura poste su ogni tavolino.

«Per l'amor del cielo, Jungkook, tra un po' ci facevamo scoprire. Per favore, state più attento» sussurrò Taehyung, mollando di scatto la presa sull'altro come se fosse scottato.

«I-io non sono Junkoo!» protestò nuovamente il ragazzo, mettendo un broncio infantile, già dimentico delle lacrime che gli stavano scorrendo sulle guance fino a poco prima.

Taehyung aggrottò la fronte e sollevò un sopracciglio.

Prima gli chiedeva di chiamarlo JK, poi Jungkook, ora invece? Con quale altro nomignolo se ne sarebbe uscito? Principessa? Fatina? 

«JK?» azzardò allora, ma Jungkook scosse di nuovo la testa, un movimento un pò impacciato ma veloce.

«K-Kookie!» trillò infine, aprendosi in un sorriso tutto zucchero che gli scoprì l'intera dentatura.

Taehyung lo guardò attonito e si strofinò un attimo l'occhio -salvo poi sibilare per il dolore.

Aveva il dannato livido.

«Kookie?».

Jungkook annuì velocemente, indicandosi con l'indice con fare orgoglioso.

«I-io! Kookie! T-tu chi s-sei?» gli rispose, piegando la testa di lato. Gli occhi sembravano sfavillare dall'entusiasmo e dalla curiosità, le sopracciglia alzate e le guance paffute leggermente sollevate in un piccolo sorriso lo rendevano quasi carino.

Taehyung sentì un moto di confusione prendere il posto della temuta vicinanza dell'altro in vista di quell'atteggiamento così strano che non trovava alcuna spiegazione razionale. 

Perché non poteva esserci alcuna spiegazione razionale a ciò che stava succedendo tra loro.

Prima era Jungkook, dopo era JK, adesso era Kookie.

Il prossimo quale sarebbe stato? Creme caramel?

«Kookie...uhm, io sono Taehyung. Mi conosci già» puntualizzò quello, sforzandosi di utilizzare il nomignolo che gli era appena stato rivelato. Jungkook abbassò lo sguardo, una leggera tinta rosea gli dipinse le guance prima pallide e adesso segnate da secche lacrime. Sporse il labbro inferiore in un piccolo broncio e giocherellò con le sue mani, imbarazzato.

«K-Kookie no-non conosce TaeTae. Kookie è s-stato via t-tanto t-tempo» borbottò con un tono di voce piccolo piccolo, sporgendo il labbro inferiore.

Let Me Get Lost In You [TaeKook]✔︎Where stories live. Discover now