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Hinata's POV

Sentivo il freddo pelle a pelle, le mie ginocchia erano sporche e malridotte a causa del fango umido e fastidioso, piovigginava da due orette buone ed erano le 11.35 di sera ma nonostante tutto continuavo a volermi allenare insieme Kageyama. Il grande Re. Il maestoso e preciso alzatore del Karasuno. Eravamo molto più che semplici compagni di squadra, eravamo il duo SBADOOM che lasciava a bocca aperte gli avversari più temibili, e a partire dalla veloce bislacca siamo giunti ad una veloce perfetta, precisa, coordinata e soddisfacente. Eravamo proprio.. migliori amici, anche se non mi andava di definire il nostro rapporto, inoltre spesso mi capitava di pensare o addirittura voler reagire in modo poco 'amichevole' alle sue provocazioni.

'Hinata-boke ti svegli?' disse Kageyama colpendomi perfettamente in volto con la palla.

'AHIA CAZZO!' gli replicai contro correndo verso la palla.

'Non facevo il centrale agile e veloce del Karasuno così fragile' disse quasi ironicamente, o forse no? Le emozioni di Kageyama sono impassibili al suo volto e devi per la maggior parte dei casi andare alla cieca riguardo la sua ironia

'Era sarcasmo?' dissi timidamente confuso

'Più o meno, sbrigati a prendere la palla Shoyo' replicò sorridendo e avvicinandosi.

'Se al posto di prendermi a pallonate in faccia te la fossi tenuta, ora non avremmo perso quella pallina così dolce innocua e carina' dissi scontroso, eravamo nel boschetto in periferia al paesino ed era un po' tarda sera per giocare a pallavolo forse.

'Guardo sugli alberi ma non credo, non era saltata così in alto' disse calmo.

'Kageyama ho sonno, ho fame e ho sete non possiamo tornare a casa ora?' rispondo straziato

'se vuoi te vai pure ma io prima trovo la palla'

' Ma è quasi mezza notte Tobio, sto qua con te' sbuffo

'no vai davvero Shoyo, è tardi' Dice mono-tono guardando tra dei rovi.

'stai zitto, non ho sei anni' dissi col suo stesso identico tono.

Si zittisce e continua a cercare tra i rovi, si arrampica su un albero per avere una visuale più ampia. Ero seduto vicino ad un albero di ciliegi mentre sbuffavo e mi distruggevo dalla fame, ero molto pensieroso quella sera.

'alzati e aiutami Shoyo, sei inutile!' disse con lo stesso medesimo tono, enfatizzando il 'sei inutile però.

Mi alzai, mi pulì il sedere e mi spostai i capelli bagnati dalla testa, accelerai il passo verso di lui e controllai dalla parte opposta dei rovi, ma è cieco o cosa?

'KAGEYAMA BAKA! ERA IN QUESTA PARTE DI ROVI LA PALLA!' dissi urlando, il mio stomachino emise un rumorino molto poco rumorino e molto più rumorone, avevo troppa fame.

'Prendila e andiamocene, sono fradicio' esclama leggermente più rasserenato.

'Ci sto provando ma- AAH CAZZO CAZZO CAZZO CHE MALE! CHE SCHIFO SANGUE UUUUU SVENGO AIUAMI STO PER MORIRE DISSANGUATO, CAZZO CAZZO CAZZO!' faceva davvero male, non stavo esagerando!

'Ma è un piccolo taglietto, vieni qua' disse nascondendo una risata.

'UN PICCOLO TAGLIETTO???? E' PROFONDISSIMO AAAAAA' urlai e corsi verso di lui, guardò la ferita e poi inziò a fare il pensieroso.

'PRONTOO??? STO PER MORIRE DISSANGUATO FA QUALCOSA' gli urlai in faccia, vicinissimo al suo viso.

Mi fissò negli occhi per altri pochi secondi e poi mi sfilò la maglietta velocemente, tremavo, le sue dita fredde sfiorarono la mia pelle d'oca e iniziai a sentire fremiti e vibrazioni per tutto il corpo, raggomitolò la maglietta, mi prese la mano ferita e fece una fasciatura scrausa per fermare il flusso del sangue, si tolse la maglietta e mi mise la sua addosso restando a torso nudo.

'Grazie..' dissi guardando le mie scarpe, feci un inchino furtivo e lo guardai negli occhi.

'non potevi usare direttamente la mia?' replicai di nuovo prendendogli la mano per tenerlo più al caldo, mi dispiaceva ed era tardi e fuori pioveva.

Kageyama's POV

Mi prese la mano e immediatamente fissai le sue dita tremanti provare a riscaldare il mio intero corpo, non pativo il freddo e mi ammalavo raramente, insomma non ero il tipo da influenza frequente o febbre. Però mi piaceva quel suo tocco quasi rassicurante e leggermente intimidatorio . Ero quasi assuefatto dalla sua pelle e quasi non mi ero accorto di essermi fermato ad osservare le nostre dita intrecciate. Mi mancava proprio un qualsiasi contatto umano.

'Kageyama, tutto ok? Se ti da fastidio tolgo la ma-' non lo lasciai finire di parlare.

'no'. dissi fermamente, stringendo la pressione delle nostre mani intrecciate.

'uhm..ok, rispondi alla mia domanda di prima?' chiese quasi sussurrando, stavamo camminando e intanto aveva smesso di piovere, prima devo essere stato un bel po' di tempo fermo a osservare i nostri palmi schiacciati.

'Uhm, ah ecco.. non volevo sporcare la mia maglia del tuo sangue' provai ad accennare un piccolo e innocuo sorriso, che mi riuscì male. Sono un disastro, la realtà era che volevo che la mia maglia sapesse del suo profumo.

WEIRD//KAGEHINA Where stories live. Discover now