Robin mi ha aiutata a spegnere il rumore dei miei pensieri per un po', ma una volta uscito da questa stanza, essi sono ritornati più ingombranti di prima.

Esco dalla palestra, arrabbiata con il mondo, che non sembra mai essere dalla mia parte.

Con un passo veloce corro nella mia stanza, per farmi una rapida doccia.

Entro nella mia camera con la stanchezza che si fa sentire non appena il mio sguardo cade sul mio materasso avvolto in coperte completamente intatte, che dimostrano la mia assenza notturna.

Non dormo bene da giorni, e si nota anche dalle occhiaie scure che contornano i miei occhi spenti.

Apro il getto freddo della doccia: è congelato, e primo o poi sono convinta di andare in ipotermia per via di queste docce gelide, ma anche esse fanno parte del nostro addestramento.

“Se dovessero mai prendervi, proverebbero a prendere più informazioni possibili da voi, soprattutto se segrete, e per questo utilizzerebbero qualunque mezzo senza pietà, anche la tortura, e l'acqua gelata è una opzione scelta molto spesso. Dovete abituarvi al gelo, e il gelo si abituerà a voi.”

Queste sono state le prime parole dell'allenatore Guilter che ha rivolto ai novellini come me, cinque anni fa.

Da allora tutti noi non abbiamo l'acqua calda come opzione nelle nostre docce, perché cadere in tentazione della comodità e del relax ci rende deboli e delle prede molto facili per i nemici assetati di informazioni.

Dopo cinque anni non faccio più nemmeno caso alle gocce ghiacciate che escono dal getto veloce. Colpiscono la mia pelle, ormai abituata, come delle frustate di ghiaccio.

Esco dalla doccia ancora più stanca di prima, metto un'altra tuta, e subito mi ritrovo di nuovo nei corridoi, questa volta pieni, della Serra.

Vado nella Sala dei combattimenti, curiosa di vedere di chi è il turno.

Entro in quella stanza grande e gremita di gente, e mi poggio con una spalla a una colonna accanto all'entrata.

Alzo un sopracciglio divertita non appena vedo che sul ring si trova proprio il ragazzo con la quale ho avuto una particolare conversazione per tutta la notte.

Guardo l'avversario di Robin, e vedo una ragazza che sembra molto allenata, ma evidentemente non abbastanza, dato che il mio nuovo amico la getta a terra ancora prima che lei se ne accorga.

Robin scende dal ring, annoiato dal suo combattimento monotono e molto semplice, e mentre si sta per togliere nel bel mezzo della Sala la sua canotta sudata, mi nota con uno sguardo veloce.

Interrompe la sua azione imbarazzante, e mi sorride raggiungendomi, ancora con la canotta addosso, fortunatamente.

«Ciao, dea!» mi saluta scherzoso, con un occhiolino.

Faccio un cenno col capo. «Bel combattimento, aiutante».

Guarda il ring dietro di sé e storce il naso ripensando al suo combattimento durato dieci secondi, con quella ragazza che da un momento all'altro si è ritrovata sbattuta a terra, senza capire nulla.

«Sarebbe stato più divertente imparare a cucire, che questo combattimento contro quella ragazzina» si passa una mano tra i capelli.

«Immagino di sì» dico semplicemente, notando che tutta la Sala sta fissando me e Robin in attesa di fare gossip.

Alzo gli occhi al cielo infastidita dalla curiosità della gente.

«Neith» mi sento chiamare da una voce alle mie spalle.

Mi volto e mi ritrovo Cole con uno sguardo che esprime un misto tra fastidio, mentre studia Robin, e tristezza, quando guarda me.

«Si?» lo guardo con sufficienza.

«Possiamo parlare?»

«No» e mi volto verso Robin.

Sento un sospiro profondo e infastidito dietro la mia schiena e capisco di non aver reso particolarmente felice il mio amico.

«Fai sul serio?» sbotta.

«Cole, va via, non vedi che ho altro da fare?» faccio un sorriso impertinente.

«Il tuo altro da fare è parlare con questo ragazzo?» aggrotta le sopracciglia arrabbiato.

Annuisco tranquilla.

«È quel Cole?» mi sussurra Robin all'orecchio, e gli mormoro una risposta affermativa.

«Tu evidentemente conosci me, ma io non conosco te, tu sei?» chiede Cole, che ha sicuramente sentito il sussurro di Robin.

«Robin Starveling, e ti conosco solo perché Neith mi ha detto quanto sei stato stronzo» gli sorride.

«Attento a come parli, idiota» ringhia Cole, con i denti serrati.

«Non sono stato io a lasciarla da sola nel momento in cui la tua amica aveva bisogno di te» sibila il ragazzo accanto a me.

«Mica sono una donzella in difficoltà» mormoro divertita, venendo puntualmente ignorata da questi due che si stanno uccidendo con gli occhi.

«Non è affar tuo quello che faccio con Neith o no, io la conosco da più tempo a differenza tua che la conosci da quando, un'ora?»

Ruoto gli occhi e sbuffo.

«Smettetela di fare a gara a chi piscia più lontano» dico con un tono di voce un po' più alto, così da farmi sentire.

I due ragazzi si zittiscono e s voltano verso di me perplessi.

«Adesso vado, devo reperire qualche informazione, posso andarmene, o vi ritrovo con i coltelli in mano?» domando sarcastica.

Cole alza le sopracciglia. «È più probabile trovare te con i coltelli in mano».

Schiocco la lingua contro il palato, «Proprio così, quindi state attenti» dico prima di lasciarmeli alle spalle, senza dare loro la possibilità di ribattere.

Mentre mi dirigo in biblioteca, con un passo svogliato, rifletto su quanto Cole mi sia sembrato un fratello protettivo e possessivo nei miei confronti.

È irritante il suo comportamento.

Entro dentro la biblioteca enorme, ma vuota, della Serra e rifletto su ciò che devo cercare.

Ogni mio singolo passo rimbomba tra le pareti alte della stanza, che contiene scaffali giganti pieni di libri ed enciclopedie inutilizzate, in quanto quasi nessuno viene in biblioteca alla Serra.

Leggo la mappa della biblioteca che è stata gentilmente posta all'entrata, e cerco l'ala in cui dovrebbero esserci i libri legati alla storia di Seal.

Sorrido soddisfatta non appena con il dito nella mappa arrivo in un angolo della biblioteca completamente dedicato alla sezione storica del luogo in cui vivo.

Raggiungo velocemente gli scaffali che mi interessano, e dopo aver fatto viaggiare il mio sguardo su molti titoli di libri, mi blocco su uno che mi interessa in particolare.

Storia di Seal e dei sigilli.

——
Ciao fenici!
Scusate l'assenza, purtroppo in questi giorno non sono riuscita a scrivere.

Comunque, in questo capitolo, molto di passaggio, ci sono inseriti piccoli indizi che aiutano a capire un po' di più la situazione di Neith e dei sigilli.

Cosa è Seal? È perché non possono uscire da questo Seal?

Spero vi sia piaciuto, fatemi sapere cosa ne pensate.

Alla prossima.

Sotto la ragioneWhere stories live. Discover now