Fall of Humanity: Il segreto dell'Alternative World

Parte 10: Hollow Assassins

Un Test. E' iniziato tutto con un test, dove gli venne detto che era in gioco il suo futuro. Fu internato in una chiesa diroccata e in rovina, assieme ad altre 200 persone. A tutti diedero un coltello. "Se volete avere un futuro, dovrete rimanere vivi senza nemmeno una ferita..." Annunciò un altoparlante situato chissà dove. "Chi viene ferito, muore in automatico all'azionarsi di un macchinario impiantato sul vostro corpo. Avete cinque minuti da ora!"

I più grandi di età si scatenarono, e iniziarono ad uccidere a vista ed essere uccisi. Lui si isolò, ma nessuno sembrava attaccarlo. D'improvviso, il suo pugnale mutò, rivelandosi una spada con la lama rosso sangue. Il nome inciso lateralmente nell'elsa: "Spada Cremisys". Volteggiava in aria in attesa che la toccasse. Non appena accadde, il suo corpo fu circondato da un'aura dello stesso colore della spada, e sentì una forza sconosciuta che lo esortava a combattere. non cedette, e la spada tornò alle sue fattezze originali, pronta a seguire la sua volontà. Tre avversari si lanciarono per eliminarlo, ma la spada lo guidò e li disarmò tutti in un colpo. Rendendosi conto che mancavano meno di 2 minuti, si era gettato nella mischia, e si destreggiava parando, attaccando e schivando. Rotolò di lato per evitare un pugnale che era mirato al suo torace, e si fece strada a suon di spada. un minuto e 15, l'indicatore a muro indicava il tempo restante, e in quella stanza ora erano in meno di dieci. Dal nulla, sulla schiena gli apparve un fodero per ringuainare l'arma, per fare in modo che rimanga per sempre con quelle fattezze. Tre secondi segnava l'indicatore. Due, Uno, zero. L'aria sembrò congelarsi mentre l'altoparlante annunciava la fine. Erano rimasti in 4 e c'erano solo due posti disponibili, quindi fecero scendere in campo quelli meno idonei, perché si affrontassero e rivelassero il vincitore. Alla fine ne rimasero due. Sopraggiunse un medico nella stanza per accertarsi che nessuno avesse un graffio senza sangue, perché valeva comunque una squalifica, cosa che avvenne. Rimase soltanto lui, con la spada nella schiena, davanti alla stanza vuota piena di cadaveri. un muro si aprì, rivelando una piccola stanzetta. Le pareti diventarono trasparenti, e lo mantennero dentro fino a che nella sala dello scontro il pavimento non si ritirò, lasciando cadere via i cadaveri. "Superstite: 1 di 10.000.000 totali sperimentati . Prova superata brillantemente. Totale uccisioni 1."Comunicò l'altoparlante. Fecero il loro ingresso nella sala due figuri incappucciati, con uno stemma macabro cucito sull'avambraccio: raffigurava una bara semi-aperta con un viso scolpito. "Hai vinto con una sola uccisione, curioso! Senti il nostro piano: assieme ad altri 2 milioni di persone, ti convertiremo in dati e ti metteremo all'interno di un mondo, simile al virtuale, con l'unica differenza che non potrai tornare più. Vivrai circa mille anni, se non vieni ucciso prima, ed il tempo qui scorrerà in modo più veloce di lì. Non ci sono rischi, sarà come un teletrasporto. Ci stai?"

Lo fecero sdraiare in una poltrona e gli misero un ago nel collo, collegandolo ad un filo elettrico in un dispositivo che assomigliava ad un laptop. Sentì una specie di formicolio, poi svenne.

Si risvegliò con il sole che gli abbagliava gli occhi, e si mise seduto, a guardare l'erba verde smeraldo che ricopriva quella collina, poi lanciò un'occhiata al cielo di un azzurro limpido, senza più fumo o smog. "Ma dove mi trovo?" pensò.