Parte 9: Ricordi

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Il ragazzino si sdraiò sulla collina, accanto al telescopio

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Il ragazzino si sdraiò sulla collina, accanto al telescopio. La notte era splendida, con una tranquilla brezza estiva, che faceva contrasto al caldo che c'era di giorno. nessuna nuvola piegava il cielo, e i grilli cantavano placidi rompendo a tratti il silenzio della notte rischiarata dalla luna. Era uscito a vedere le stelle, ma si riconoscevano anche ad occhio nudo. Smise per un attimo di scrutare il cielo, quando vide una stella luminosissima che attirò la sua attenzione: si affacciò al telescopio, e vide una cosa impossibile: una città, delle dimensioni di un pianeta, molto vicina a lui che era circondata da tantissime navette. Il telescopio poteva ingrandire ancora, e vide una grande torre a vetri trasparenti, che faceva vedere l'interno: Un essere, coperto da un mantello scuro e fangoso e una maschera. Fu' quella che colpì il ragazzino: aveva delle Lenti verdi e la parte destra, visibile sfocatamente, era sfregiata. Si trovava nella sua stanza nello spazio, ma aveva avvertito la presenza esterna. D'improvviso si girò in sua direzione, e lo guardò dritto negli occhi, tanto che lo spadaccino potè vedere i suoi vitrei e carbonizzati sotto le lenti. la creatura lo indicò, e per un singolo millisecondo il tempo e lo spazio si annullarono: il ragazzino si ritrovò in piedi, circondato dal nulla, senza poggiarsi su alcun pavimento. Vide la creatura davanti a sé, nitida, che lo indicava col dito alzato in modo accusatorio. Esso fece per togliersi la maschera, ma poi si fermò. "Non fidarti mai di nessuno, perché tutti prima o poi ti spareranno in faccia" Gli disse con voce roca e spenta, con toni diafani. Una voce innaturale. Poi gli puntò una pistola calibro 5 sulla spalla e premette il grilletto. Tutto svanì.

Il ragazzo si risvegliò nel letto, circondato dai suoi familiari, che lo guardavano con aria triste. Si mise seduto, ma un dolore lacerante alla spalla lo interruppe. La creatura non era stata un sogno, ma come lo spiegava? E poi quando stava per premere il grilletto, era come se avesse visto una linea che partiva dalla sua spalla fino alla pistola.

Due anni dopo, incrociò per strada la stessa creatura coperta da un mantello, e sfoderato il pugnale gli si slanciò addosso. Lui schivò e estrasse la stessa pistola di quella volta. Di nuovo la stessa linea rossa. poi più nulla. Aprì gli occhi a stento, solo per sentire un "Te lo avevo già detto!", poi uno spadaccino giovanissimo vestito di nero che scattava in avanti, con una lama nera che assunse una colorazione verde metallico. Sfregiò ulteriormente la maschera della creatura, poi si precipitò su di lui, che ormi non poteva sentirlo: Era appena morto davanti a suo cugino.

Fall of Humanity: Il segreto dell'Alternative WorldWhere stories live. Discover now