Parte 7: Il risveglio del Primo Distruttore

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Fortezza sevron, ora tarda, Terra dei Distruttori

La melma si avvicinò al ghiaccio che ricopriva il Primo, e ne fu inglobata. Il Primo aprì gli occhi e subito il ghiaccio esplose, liberandolo. Prese la sua maschera perfettamente intatta, dalla teca, e la indossò. "Preparati, Antico Mondo, perché sono tornato" Disse, con voce diafana e surreale. Si avviò versa finestra di vetro smerigliato impolverata, poi puntò direttamente al balcone che dava su tutta la città. Scattarono varie sirene ed allarmi, e tutti si radunarono nella piazza su cui si affacciava il balcone.Il Primo Distruttore era in piedi davanti a loro, con a maschera calata nel viso, avvolto nel mantello scuro e ricoperto di fango ispessito. Aveva degli stivali pesanti mimetici, e da sotto le lenti verdi si intravedevano due occhi vitrei circondati da una sottile pelle nera vischiosa, senza più niente di umano., Da cielo calò un bagliore di lava, che terminò nelle mani del Primo, ritirandosi. Apparve uno spadone di due metri, dorato con tratti grigio, verdi. Un caccia Lockheed Martin F-35 Lightning II solcò il cielo, rivelando nei vani missili una micro bomba all'idrogeno. C'era un piccolo mare che aggira la barriera, ed era forse l'unico modo per raggiungere la terra verde. Il mare era nero lungo le coste della Terra dei Distruttori, e c'erano trenta portaerei cariche pronte a salpare. Dei caccia Lockheed invisibili pattugliavano costantemente a zona, e ne campi di trivellazione del petrolio la sabbia era densa a causa di tutte le perdite. Non c'erano più né piante né animali vivi.

Anche nella terra verde ci sono dei caccia così, ma sono stati ritirati ed esposti in musei del passato. Sono ancora in grado di volare. Una navetta interplanetaria da sbarco attraccò nel palazzo, e il Primo ci salì, per raggiungere la SSADS (Stazione Spaziale Avanzata Distruzione e Sopravvivenza), grande quasi quanto la città capitale della Terra dei Distruttori, con gravità artificiale, armi speciali e stanze di dimensione normale, senza problemi all'attracco. Era così che è stata scoperta la strana conformazione: Un piccolo pianetino diviso in due dalla barriera, che copriva solo il terreno lasciando le acque libere. Il Primo sapeva che i sottomarini erano già posizionati lì nei pressi sott'acqua.

Tutte le persone erano lì ad attendere il suo discorso, ma lui stava là, immobile, cercando di scrutare ogni singolo uomo che si era radunato lì. Un bagliore di luce catturò la sua attenzione, e senza girarsi, avvertì, lontano 5 chilometri, un mirino di un fucile di precisione McMillan TAC-50, che punta alla sua maschera. Si girò lentamente, dopodiché rivelò un coltellino dalla tasca e glielo lanciò addosso.Impugnò al volo il cannocchiale, e potè vedere il coltello che distruggeva il mirino del cecchino e poi gli perforava il cranio. Una navetta a decollo verticale atterrò ai piedi del palazzo in cui era, e lo chiamò. Per un attimo, la lente verde della sua maschera assunse una colorazione rosso sangue, per poi scomparire come lui salì sul veicolo. 

Il Primo guardò dall'oblò laterale della nave: Aveva sganciato su quella gente in piazza una bomba nucleare, che aveva agito in silenzio liberando una luce accecante. La sua stazione aveva al forma di una città sospesa nello spazio, con il suo edifico situato alla cima di tutto. Ormai aveva quasi le dimensioni di un pianeta, solo che non aveva una forma precisa. L'avrebbe usata per farla schiantare sulla terra verde come ultima risorsa. "Finalmente anche l'Alternative World sarà mio!" Concluse ridendo. dopodiché si avvolse nel mantello e si diresse nella sua stanza privata. Un dispositivo trillò, segnalando il suo ingresso agli altri presenti. 

"Dove sono le spie?" chiese il Primo. "Eccomi qui, signore.


Fall of Humanity: Il segreto dell'Alternative WorldWhere stories live. Discover now