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JUNGKOOK'S POV

Taehyung si alza di scatto e inizia a respirare velocemente non riuscendo, però, a dire o a fare qualcosa -" Tae " gli prendo una mano e lo scuoto per farlo risvegliare dal suo stato di trance -" Tae prendi la macchina dovete fare veloce" Lisa si avvicina con la faccia spaventata e cerca di risvegliare il nostro amico che con gli occhi sbarrati e lucidi rimane bloccato sul posto -" Taehyung non farti prendere dall'ansia " lo giro verso di me e prendo il suo dolce viso tra le mie mani -" kook io non" la prima lacrima gli attraversa la guancia e io glie la asciugo sorridendogli -" forza Taehyung " lui scuote la testa più volte aggrappandosi poi alle mie spalle -" per favore vieni con me" deglutisco a disagio e stringo la presa sul suo corpo -" okay vengo con te se è questo che vuoi" mi abbraccia per un po' e poi dopo aver tirato su con il naso, per scacciare le lacrime, stacca. Entriamo velocemente in casa sua dove il panico ha preso il sopravvento su tutti i nostri amici -" kook puoi guidare tu?" Guardo mia sorella e annuisco; questa volta non lo lascerò solo, se in questo momento così speciale vuole anche me farò di tutto pur di renderlo felice, ho sbagliato la prima volta e me ne sono reso conto, lui mi ha perdonato e io non rischierò di nuovo di perdere la sua fiducia. -"andiamo su" mi avvicino a Jennie che con la faccia scioccata e spaventata ha iniziato a tremare -" va tutto bene sali dietro con Taehyung " annuisce e ci incamminiamo tutti verso la macchina di Taehyung, lui mi da le chiavi ringraziandomi poi con lo sguardo -" vengo anch'io" Lisa sale davanti e una volta che siamo tutti nell'auto, accendo il motore sfrecciando per le strade di Busan.
Il viaggio passa abbastanza velocemente, Jennie per tutto il tempo ripeteva che era troppo presto, che mancavano ancora tre settimane e noi abbiamo cercato di riassicurarla dicendo che magari la bimba voleva solo farsi conoscere un po' prima del previsto. Taehyung invece, sembrava non fosse con noi, non ha spiccicato parola, cercavo il suo sguardo dallo specchietto, ma lui è rimasto tutto il tempo con la testa chinata e gli occhi persi nel vuoto.

Mentre cerco parcheggio faccio scendere gli altri cosicché inizino ad entrare nel reparto ostetricia. Quando finalmente riesco a parcheggiare l'auto, prima di scendere, appoggio la testa sul volante respirando a pieni polmoni per calmare la mia ansia. Cosa succederà adesso? Non abbiamo avuto tempo di mettere in chiaro le cose, e io, ho una grande paura che quando la bambina nascerà, lui non abbia più tempo per me; ho paura che si accorga che io non sono quello giusto per i miei modi di fare ancora troppo immaturi, ho paura di perderlo di nuovo. Scuoto la testa ed entro in ospedale cercando poi il reparto chiedendo qualche informazione alle infermiere che passano per i corridoi. Quando arrivo davanti alla porta, noto Lisa e Taehyung seduti su delle sedie, a passo lento mi avvicino -" oh eccoti" Lisa picchietta la sedia in mezzo a lei e Taehyung e io lentamente mi incammino per poi sedermi e passare i palmi delle mani leggermente sudati sui jeans -"Taehyung perché non sei dentro?" Finalmente i suoi occhi incontrano i miei -" io-io non " inizia a mordersi il labbro inferiore, torturandolo talmente tanto da farlo arrossare -" non c'è la faccio" una mia mano va tra i suoi capelli iniziando a fargli delle carezze -" lei è sola Tae, avrà bisogno di qualcuno e la persona che può entrare sei solo tu" lui annuisce e si alza -" tu mi " mi alzo a mia volta stampandogli prima un bacio sulle labbra e poi uno sul suo dolce naso -" ti aspetto" mi sorride e dopo uno sguardo anche a Lisa che è rimasta a guardare la scena, si incammina verso una porta per poi bussare; prima che lui entri del tutto i nostri occhi si rincontrano, i suoi spaventati ma pieni di speranza, i miei invece, cercano di dargli il coraggio di cui ha bisogno adesso. Mi risiedo rilasciando un sospiro e mia sorella appoggia la testa sulla mia spalla -" cosa farete adesso?" rimango in silenzio per un momento, mettendo in ordine tutti i pensieri che la mia testa sta creando -" io non lo so" mi passo una mano sugli occhi -"farò quello che vorrà lui, se mi vorrà accanto gli tenderò una mano, se vorrà chiudere qualsiasi cosa lo lascerò andare" lei alza il capo e annuisce -"Taehyung ha bisogno di te non solo adesso" mi sorride dolcemente e passa le sue piccole dita tra il mio ciuffo un po' troppo lungo -" lui ha sempre avuto bisogno di te perché ti ama lo sai no?" Abbasso il capo iniziando a sentire gli occhi pizzicare -" come fa ad amarmi dopo che l'ho abbandonato?" Lisa si sporge più vicino a me con il viso -"perché l'amore che prova per te è più forte di tutto quello che avete vissuto in questi mesi di separazione, sei riuscito a farlo innamorare davvero, sei riuscito a fargli capire che ci sono varie forme di amore e la vostra fratellino, è la più vera e forte di tutte." Alzo la testa e lei mi asciuga le guance, ormai bagnate dalle lacrime, -" sai è difficile provare quello che provate voi, non ho mai visto nessuno guardare un'altra persona come tu guardi lui e lui guarda te, non avere paura di cosa potrà cambiare perché il cambiamento fa parte della vita ma sono certa che lui vorrà stare con te sempre anzi " ridacchia e mi abbraccia -" per sempre." Mi lascio andare ad un pianto di liberazione tra le braccia di mia sorella sentendo il peso che avevo sul petto affievolirsi.

Sono passate più di tre ore da quando Taehyung è entrato nella sala parto. In questo tempo tutti i nostri amici sono arrivati e abbiamo anche chiamato i genitori di Jennie. Hoseok è arrivato con del cibo, namjoon invece sta facendo avanti e indietro dalla macchinetta del caffè per portarci un po' di quel liquido nero e amaro, io invece sono uscito ed entrato almeno dieci volte per andare a scaricare la tensione fumando qualche sigaretta. Le urla di Jennie hanno iniziato a farsi sentire e jimin è sbiancato di colpo facendo ridere il suo ragazzo. -"kook" parlando del mio migliore amico; per fortuna pochi giorni dopo quella intensa chiacchierata che avevamo avuto a casa sua, le cose sono andate per il meglio. Mi sono scusato con lui e Yoongi e anche se difficilmente, i due, hanno cercato di comprendere le mie bravate. Lo so di averli fatti preoccupare, ma adesso le cose sono tornate quasi al loro posto. Mi giro verso il mio amico che si è avvicinato sedendosi accanto a me -" come stai?" Annuisco sistemandomi i capelli lunghi -" bene credo" annuisce a suo volta e si avvicina al mio orecchio -" non preoccuparti Taehyung ti vorrà sempre ok? So che stai pensando che adesso non avrete più tempo per voi ma sono sicuro che lui voglia passare il resto della sua vita con te se no non ti avrebbe perdonato" si allontana mettendosi composto e io mi giro a guardarlo -" tu e mia sorella vi siete messi d'accordo su come confortarmi?" Lui alza le spalle e io scoppio a ridere -" penso che tutti si siano accorti di quello che vi lega " mi alzo per stirarmi la schiena alzando le braccia quando la porta della stanza si apre facendo uscire fuori più dottori -" che succede?" Mia sorella si alza di scatto e attira l'attenzione di un dottore -" voi siete gli amici della coppia che è qui dentro?" Tutti annuiscono tranne me, che sentendo la parola coppia l'unica cosa che mi viene da fare è abbassare la testa -" è andato tutto per il meglio solo che la ragazza ha perso un po' di sangue e abbiamo dovuto farle una puntura di vitamina K per far fermare l'emorragia in questo momento lei sta dormendo " Lisa tira un sospiro di sollievo e mi prende la mano -" il papà?" La mia bocca fa uscire questa domanda di getto -" lui ha la bimba in braccio adesso è stato un bravo papà " sorrido e stringo a mia volta la mano di mia sorella. Una dottoressa si avvicina a noi e l'uomo che fino ad adesso ci ha informati della situazione con un cenno di saluto si allontana -" chi tra voi si chiama Jungkook?" Sentendo il mio nome faccio un passo in avanti, lasciando la mano di Lisa, -"il papà ha chiesto di te adesso lo facciamo spostare nella camera assegnata alla ragazza con la bambina mentre la mamma deve essere controllata ancora per un po' " mi gratto il collo a disagio -" e io cosa dovrei fare?" L'ostetrica mi sorride -" appena il papà sarà in quella camera puoi entrare visto che ha chiesto di te" con un gesto della mano si allontana e io rimango immobile mentre sento i miei amici iniziare ad esultare contenti per la nascita della bambina.

Dopo circa dieci minuti di attesa, la dottoressa di poco fa, mi fa cenno di seguirla verso un corridoio pieno di stanze. Iniziamo a camminare in modo abbastanza veloce e neanche dopo due minuti di camminata lei si ferma davanti ad una porta bianca -" entri pure qui" rimango solo, con la mano ferma sulla maniglia per qualche secondo. Non so come comportarmi in queste occasioni, ho paura di non riuscire a spiccicare parola. Mi riprendo e dopo aver saltellato sul posto per pochi secondi per scaricare la tensione apro piano la porta.




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Something has changedWhere stories live. Discover now