«Anche tu mi sei mancato, Minnie. Vieni, entra».

Ordinò a tutta la servitù di andare via ed attese che le porte si chiudessero per stringere nuovamente suo fratello in un caldo e confortevole abbraccio.

Quelle braccia sapevano di casa.

«Mi dispiace non essere potuto venire da te e Jin, ma Jungkook ha dato l'ordine di non fare uscire né entrare nessuno, quindi sono stato bloccato qui» spiegò irritato, e Jimin sobbalzò appena.

«Ti ha tenuto chiuso dentro questa stanza per due giorni? Quindi...non vi siete nemmeno visti?» chiese quasi incredulo. Taehyung annuì.

«Esattamente. Ma suppongo che abbia poco importanza, visto che condividerò il resto della mia vita con lui» rispose infine quello, e Jimin annuì guardandolo dall'alto in basso, accantonando il dispiacere per il fratello. 

«Sei uno schianto Tae. Se non fossimo stati fratelli, ti avrei sposato io» rise allora Jimin, sollevato nel vedere il viso di Taehyung rilassarsi in un'espressione allegra, per poi sciogliersi in una risata calorosa.

«Già, sei la mia anima gemella Minnie. Ma, ehi, fatti guardare bene». 

Jimin fece un giro su sé stesso mostrandosi per intero. Il suo completo a coda di rondine grigio fumo si intonava perfettamente ai suoi capelli argentei e agli occhi azzurri, così come la spilla d'oro si addiceva perfettamente al collo della camicia dall'arricciatura simile a quella indossata da Taehyung, ma meno vistosa e lavorata. 

I capelli erano sistemati in modo da scoprire la fronte, alle orecchie vi erano due piccoli orecchini scuri ed era semplicemente delizioso.

«Sei fenomenale, un vero bocconcino. Ho come l'impressione che stasera troverai il tuo futuro marito» esclamò Taehyung, e Jimin rise apertamente, portandosi una mano a coprire il viso.

«Potrei averlo già trovato» disse, vago. Gli occhi di Taehyung si allargarono.

«Cosa? Chi? Perchè lo sto scoprendo solo adesso?!».

Jimin si guardò le unghia con fare altezzoso, non nascondendo però un enorme sorriso.

«Aaaah è ancora presto. Ho iniziato a lavorarmelo solo da poche ore, dammi il tempo di tastare il territorio e te lo dirò» asserì infine il maggiore, e Taehyung mise il broncio.

Jimin scoppiò di nuovo a ridere e gli diede un bacio a stampo, proprio sul labbro sporgente, facendo ridere anche Taehyung. 

Quest'ultimo scosse la testa e lanciò un'occhiata all'orologio a pendolo.

«Tra poco è ora Minnie. Purtroppo devo lasciarti, o altrimenti chi lo sente nostro padre».

Jimin annuì e gli diede un altro bacio, stavolta sulla guancia, stringendolo poi forte e guardandolo dritto negli occhi.

«Un respiro profondo e si parte. Non sarai mai da solo, Tae. Ti voglio bene, fratellino» gli sussurrò con occhi lucidi prima di andare via e lasciare che Taehyung venisse trascinato fuori dalla stanza.


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Sfarzosa.

Era l'unico aggettivo che poteva definire la pomposità di quella cerimonia.

Oltre all'imbarazzante quantitativo di ospiti e illustri esponenti politici presenti nell'enorme chiesa, il quantitativo di fiori dai colori pastello che adornava le navate, le scalinate, i posti a sedere e perfino l'altare era...incredibile.

Let Me Get Lost In You [TaeKook]✔︎Where stories live. Discover now