Una giornata d'estate come tutte le altre si trasforma in un vero e proprio inferno dopo che il vulcano sottomarino Marsili erutta nel Mar Tirreno.
Storie di persone, vicine e lontane, che dovranno affrontare, sopravvivere, scappare, alle furie del...
Minturno. Ore 16:18. Lo tsunami si è ritirato del tutto, ma dietro di sè ha lasciato morte e distruzione. Fango e detriti sparsi per le strade, le auto ammassate l'une sulle altre in molti posti. Alcune piccole imbarcazioni sono finite in entroterra. Gli edifici più vicini alle coste non hanno resistito alla furia dell'acqua, ormai ne restano solo le fondamenta, ciò che si è salvato può essere ovunque, compreso in mare.
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Andrea e Manuel, così come altri sopravvissuti scendono dalla salita, sulla quale si erano messi in salvo. Non credono ai loro occhi. Della loro casa rimane solo un cumulo di macerie, sparse tutte un po' per l'incrocio.
Si avvicinano con cautela, studiando il territorio quasi del tutto irriconoscibile.
Vedono alcuni mobili della loro stanza, cuscini, vestiti, libri.
Andrea sta ancora mantenendo il cane, lo fa scendere, anche lei studia il territorio, si sente spaesata, ma loro notano che riconosce gli odori delle loro cose.
Continua ad gironzolare finché, un'esplosione.
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Andrea e Manuel si buttano a terra: "ATTENTO!"
È esplosa la caldaia della loro casa, perdeva gas.
Andrea domanda al fratello: "tutto ok??" Lui: "sì sì.... ma dov'è Mila?"
Si guardano attorno: "oh no, l'esplosione deve averla fatta scappare" Poi la chiamano: "MILAAA! HEY MILA! VIENI MILAA!!" Provano anche a fischiare. Niente non la vedono ne la sentono più, per cui iniziano le ricerche.
"Andiamo! Dobbiamo trovarla"
Intanto su a Tremensuoli. I genitori, i fratelli e la parentela si trovano a casa degli zii. È il caos, la madre è disperata, sta provando a telefonare ai ragazzi: "avanti rispondete, vi prego!"
《Spiacente le linee sono interrotte a causa del terremoto, la preghiamo di attendere》
"Accidenti! Ugh!"
Riprova più volte. Nota poi qualcosa all'orizzonte, anche se molto sbiadito. "Ma cosa..."
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