BAD GIRL 2 ||C.D

CAPITOLO 28

Quell'auto non me la raccontava giusta. Ora stavo iniziando a preoccuparmi.

Scossi il capo concentrandomi solo sul mio obiettivo. Misi in moto e partii.

Dopo qualche minuto arrivai al piazzale,notando che non c'era un'anima viva,il che rendeva il tutto ancora più inquietante di quanto già non lo fosse.
Sospirai,e scesi dall'Audi. Aspettai poggiata al cofano per circa un quarto d'ora,quando finalmente vidi arrivare una Ford GT.
Lo sportello si aprì,e spalancai gli occhi quando vidi l'uomo dirigersi verso di me.
Era adulto,doveva avere si e no 30 anni,era alto,robusto,e i capelli rasati quasi a zero.
Ma quello che faceva piu paura,era il suo volto. Una gran parte del viso era sfregiato,dall'acido probabilmente.

-È un piacere conoscerti Jessica- disse con un forte accento russo.
-Ma,tu sei...-
-Oh no no,non sono quello che credi. Sono solo un suo amico.Purtroppo non è una persona che si fida molto facilmente,quindi non ha voluto rischiare facendoti vedere il suo vero volto.-

-Capisco. Tu invece sei?-
-Mi chiamo Konstantin Sergevič,e come avrai sicuramente intuito,vengo dalla Russia.-
Qualcosa mi dice che non è una coincidenza che quest'uomo sbucato dal nulla provenga dallo stesso paese dei due nuovi arrivati.

-Sai,ho sentito tanto parlare di te. Su come una ragazza così giovane abbia in pugno tutta Los Angeles,delle sue capacità al volante,e della sua famosa gang- continuò.
-Vai al punto- dissi incrociando le braccia. Sorrise.
-Sai,è un vero peccato che debba andare cosi. Hai un bel caratterino. Mi servirebbe una come te al mio fianco-
-Di che cosa stai parlando- appoggiai la mano dietro la schiena cercando la pistola che portavo sempre con me. Non mi piace la svolta che sta prendendo questa situazione.

Socchiusi gli occhi quando mi accorsi di non avere un'arma.
Merda. Ora sono veramente fottuta.
-Non rendiamo le cose complicate.È molto piú semplice di quanto tu possa pensare. Devi solo venire con me per fare la parte dell'ostaggio.-
-Ostaggio? Spiegati meglio- Risposi digrignando denti.
Di fronte la mia richieste un sorriso comparve sul suo orrendo volto.
-Non è te che vogliamo veramente Jessica. Ci servi solo per attirare una persona,che si farà viva solo se ci sei di mezzo tu-
Il sorriso che gli era comparso poco fa scomparve lasciando spazio ad un'espressione minacciosa.
-Bene,si è fatto tardi. Ora sali nella mia auto con le buone,oppure ti farò entrare io,pezzo dopo pezzo-

-Non puoi uccidermi,lo hai detto tu stesso che ti servo come ostaggio. Non avrebbe senso farmi fuori-
Il russo fece finta di pensarci,poi mi puntó una calibro 9 contro.
-Hai ragione. Ma se ti ammazzo,credo proprio che la persona interessata venga a cercarmi per avere vendetta. Quindi in un modo o nell'altro,raggiungerò comunque il mio obiettivo. Ora sta a te decidere che strada scegliere- concluse avvicinandosi e puntandomi la pistola alla tempia.

Non ebbi tempo neanche di pensare,che subito dopo le sue parole,l'uomo venne colpito dal calcio di una pistola,per poi cadere a terra,dolorante.

Il russo rise.
-È un piacere vederti anche qui Dimitri. Sei offeso perchè non ho voluto vedere te?-
-Chiudi la bocca Kostantin. Non hai imparato niente dall'ultima volta che ci siamo visti?-
Guardavo la scena imbambolata,indecisa se dire qualcosa,fare silenzio,o voltarmi e scappare a gambe levate.

-Non mi fai paura Ivanov. I tuoi cosiddetti amici sanno il vero motivo per sei qui?- rispose ridendo.
Dimitri gli rivolse un'occhiata carica d'odio,per poi girarsi verso di me.
-Sali in auto-
-Ma ho la mia- risposi stranita indicando la R8 alle mie spalle
-Ho detto sali in auto.- ringhió

Decisi di non fare storie,e sbuffando entrai nella Maserati dietro di lui. Lo vidi rivolgere altre 2 parole al russo ai suoi piedi,e poi mi raggiunse,partendo a tutta velocità.
-Dove stiamo andando?-
-Ti accompagno a casa-
Sembrava infastidito dalla mia presenza,un'altra volta.

Non capisco perché si ostinava a fare il paladino della giustizia se gli pesava cosi tanto avermi attorno. Lo vidi rivolgermi un'occhiata,per poi prendere il cellulare.
-Igor sono io,torna al luogo della gara e recupera l'Audi R8 di Jessica. Si,le chiavi sono all'interno. A casa sua no? Dove vorresti portarla?-

Aveva chiamato suo fratello per recuperare la mia macchina...
Come diavolo faceva a sapere che avevo lasciato le chiavi nel nottolino? Scossi il capo. Inutile chiederglielo. Avrebbe cambiato discorso,o semplicemente non avrebbe risposto proprio.
-Come vi conoscete? E come facevi a sapere che ero li? Mi stavi per caso seguendo?- dinanzi alle mie parole sospirò.
-Non sono affari che ti riguardano- rispose seccato
-Mi riguardano invece. Se scopro che sei venuto qui per fare il doppio gioco,o per metterci contro i tuoi amici della Russia io...-
-Io non ho amici- disse continuando a guardare la strada

Sbuffai arrivando alla conclusione che il russo non mi avrebbe mai detto nulla.
-Mi dici almeno come facevi a sapere dove mi trovavo?-
Mi rivolse un'occhiata prima di rispondermi.
-Non lo sapevo. Mi sono trovato da queste parti e ho visto la scena-
-Ah. Allora credo di doverti ringraziare...di nuovo.-
-Non farlo. Se fosse stato per me ti avrei lasciata lí,ma conoscendo Cameron avrebbe ribaltato tutta la città per trovarti. E questo non possiamo permettercelo. Abbiamo altro a cui pensare-

Forse mi sarei dovuta offendere per quello che aveva detto,ma non riuscii a trattenere un sorriso sentendo le sue ultime parole.
Era vero. Cam avrebbe fatto di tutto pur di trovarmi,incluso mettere sotto sopra la città,indipendentemente da come sia finita la nostra storia.

Dimitri fermó l'auto nel vialetto di casa mia,e senza dire nulla scesi. Feci appena in tempo a chiudere lo sportello che il russo corse via a tutta velocità.

Sospirai. Non lo capirò mai.
E sinceramente,non mi interessa per niente riuscirci.

SPAZIO AUTRICE:
Eccoci di nuovo alla fine di un nuovo capitolo. Come promesso,sto cercando di pubblicare almeno due volte al giorno.

Che impressione vi ha fatto Dimitri? E Konstantin invece? Cosa pensate stia per succedere?
Fatemi sapere nei commenti;)