Fugio

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Dopo un bel po' di tempo a parlare con Licinia,si è fatto tardi,così decido di andare nella mia camera per riposarmi,visto che domani andrò a vedere dei combattimenti nell'arena dopo molto tempo. Mentre mi dirigo verso la stanza qualcuno mi afferra il braccio mi giro ed è Cesare...
Io:cosa vuoi Cesare?
Giulio:ciao anche a te Nymeria...comunque volevo vederti,è da molto che non ci vediamo...che ne dici di farci una passeggiata?
Io:no grazie,sono stanca voglio riposarmi.
Mi stacco dalla sua presa e me ne vado in camera,senza rivolgergli neanche uno sguardo. Dopo quello che mi ha fatto passare sinceramente non voglio averci niente a che fare.
Arrivo nella mia stanza,mi spoglio e mi metto a letto.
Il giorno seguente mi sveglio abbastanza presto,visto che iniziano i giochi,Castria mi acconcia i capelli con un fermaglio con dei rubini incastonati che richiamano la mia collana regalatami da Marco.Mi vesto e vado da Marco,che ovviamente è in compagnia di Cesare,ma voglio approfittare per fargli notare che dopo quello che mi ha fatto,mi sono rifatta una vita.Mi avvicino a Marco e lo saluto con un bacio,Cesare ci guarda abbastanza scioccato.
Giulio:state insieme?
Marco:si,lei ora è la mia donna. Dice mentre mi abbraccia. Lui ci guarda e ci regala un sorriso, che di più falsi non ne ho mai visti,so che è rimasto scioccato da tutto ciò e sono contenta così.
Dopo la colazione andiamo a prendere posto nella zona dei padroni nell'arena.
Ci sediamo e guardiamo i gladiatori della casa di Batiato e della casa di Solonio che si sfidano
Siamo arrivati a metà e ora il campione di Capua deve sfidare Falco il campione della casa di Solonio, ovviamente io tifo per Spartacus che per ora sembra avere la meglio sull'avversario.
Spartacus è caduto sulla sabbia con una ferita,ma quando tutti pensano che sia caduto si rialza e decapita Falco con una gran bella mossa di spada, poi si alza in piedi con la testa del suo avversario in mano tra gli applausi di noi e della plebe.
Appena finiti i giochi ci fermiamo a parlare noi ''padroni'' del più e del meno, e Marco annuncia a tutti che sono ufficialmente diventata la sua donna, io ovviamente sono felicissima perchè lo amo e non potrei desiderare altro.
Dopo un pò di chiacchiere torniamo a casa e Marco fa preparare un pranzo con i fiocchi per noi.
Cesare continua a starmi addosso,non so come fargli capire meglio di così che non voglio parlargli. Per stare lontana da lui mi propongo per andare nelle cantine a scegliere il vino al posto di uno schiavo. Mi dirigo verso le cantine per scegliere un vino di qualità,mentre osservo le anfore sento una mano che mi tira con forza a sè ed io non riesco a liberarmi,la sua presa è troppo forte,mi sbatte al muro..è Cesare.
Mi guarda con i suoi occhi azzurri che sono così limpidi che quasi incutono timore,poi ci si mette anche il suo sguardo a mettermi paura.
Io:c..cosa vuoi da me?
Giulio:niente di che Nymeria,vorrei sapere perchè mi eviti.
Io:io non ti evito. Cerco di liberarmi ma con scarsi risultati.
Giulio:oh si invece,io cerco di guardarti,ma tu eviti il mio sguardo,cerco di parlarti ma tu inventi sempre delle scuse per non passare del tempo con me...e non provare a negarlo.
Io:non lo negherò,ma dopo tutto quello che mi hai fatto..ho tutto il diritto di comportarmi così.
Giulio:ma eravamo dei fanciulli,non puoi portarmi rancore per una cosa accaduta quando ero un ingrato.
Io:chi mi dice che ora tu sia cambiato?
Finalmente riesco a staccarmi dalla sua presa e me ne vado senza dargli il tempo di rispondere.

Omne ignotum pro magnificoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora