Capitolo 7

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Erano passati esattamente cinque giorni dal nostro bacio.

Non riuscivo a toglierlo dalla testa, ogni cosa mi faceva pensare a lui, le sue labbra, i suoi occhi, era un tormento.

Ero una codarda, mi finsi malata per non andare a scuola, tutto per non incontrarlo. Non avevo il coraggio di guardarlo e far finta che non fosse successo niente.

Forse avevo semplicemente paura che anche lui si prendesse gioco di me, eppure nel suo sguardo profondo c'era qualcosa di diverso, era preoccupato. Preoccupato per me.

<Hailey!> Lo zio Jhon mi chiamò dal piano di sotto. <Si?> risposi intimorita, <Devo ripartire per lavoro, resterò fuori una settimana. Non chiederò di nuovo alla tua amichetta di ospitarti...non dopo l'ultima volta! Vedi di non fare altre cazzate e tieni la casa pulita...ah quasi dimenticavo, non azzardarti a mettere un fottuto piede fuori da questa casa, chiaro?>

<Si, non uscirò. Sono ancora malata, tranquillo.> sussurrai facendo finta di tossire.

Prese il borsone e se lo caricò in spalla <Un ultima cosa, non fare entrare...nemmeno la tua amichetta e non fare la furba con me altrimenti una bella punizione non te la toglie nessuno!> mi ringhiò vicino al volto <C..certo...io...no tranq...> mi spinse da una spalla con violenza <Non balbettare cazzo! Mi dai su i nervi porca puttana!!> <Starò da sola tranquillo> dissi tutto frettolosamente, <Lo spero per te> disse chiudendosi la porta alle spalle.

Sentii il furgone mettersi in moto e uscire dal vialetto di casa, potevo girare per casa tranquilla per una settimana. Ero al settimo cielo.

<Chiamai Candice, <Ehi Baby! Come stai? Passata la febbre?> in faccia avevo stampato un sorriso enorme. <Mai stata meglio! Stasera andiamo al cinema?> chiesi euforica, non mettevo piede in un sala da cinque anni. <Veramente, stasera ci sarebbe una festa...> <Non importa andremo al cinema un altra volta, vada per la festa.> non ero convinta, ma non volevo stare a casa. Non adesso che avevo un pò di libertà.

<Sul serio? Non sei costretta, so che odi le feste> <Sono seria, ci vengo!> confermai  < Ok, calmati ragazza tigre! La febbre ti ha fatto bene> disse ridendo <Passo a prenderti alle otto, fatti trovare pronta.>

*******

L'oroglogio segnava le otto e venti, Candice era in ritardo come sempre.

Dopo dieci minuti sentii un clacson, presi le chiavi, il cellulare e mi precipitai fuori. <Muovi le chiappette siamo in ritardo!> urlò Candice con la testa fuori dal finestrino. <NO bella! Tu sei in ritardo, come sempre ed entra quella testa sembri un cane!> dissi ridendo come una scema, <Simpatica, davvero simpatica Cooper! E tu invec...aspetta, ma cosa divaolo ti sei messa?> <Cosa? È un jeans.> dissi irritata <Oh questo lo vedo...ma...> disse grattandosi la nuca.

<I jeans vanno bene in qualsiasi occasione!> mi difesi. <Non sempre, vedi...è una festa in spiaggia te l'avevo detto!> <Tu hai detto una festa, non che andavamo in spiaggia!>

<Forse, mi sono scordata di questo piccolo dettaglio...è un falò sulla spiaggia> fece un sorrisino forzato <Tu avevi paura cvhe mi tirassi indietro, traditrice che non sei altro.> la guardai con finto broncio. <Ormai è fatta,ti cambierai lì non c'è tempo.>

Arrivammo in spiaggia, Candice mi spinse dentro una cabina >Avanti sbrigati, Johs ci aspetta! Meno male che porto sempre un cambio per le emergenze> disse chiudendomi dentro con la sua roba tra le braccia. <Cazzo ma è un bikini> dissi agitata <Wow, come sei perspicace> disse facendomi un applauso <Mi sento nuda!> piagnucolai <Esci da lì, cosa credi che indossi io sotto i vestiti? Ops...un bikini, sai siamo in spiaggia, cosa ti aspettavi? La prossima volta veniamo con i dopo scii...> si bloccò quando uscii. <lo sapevo, mi sento ridicola> feci per chiudermi di nuovo nella cabina, ma Candice mi prese la mano <Sei uno schianto! Te lo regalo, a me non sta così bene, cazzo pagherei per avere le tue tette!> <Smettila> la spinsi imbarazzata <Non è un pò piccolo?> dissi sistemandomi il pezzo sopra.

Black HoleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora