Capitolo Uno: Reminescenza

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"Vi ho sentito Vostra Altezza" mormorò con voce rotta e respiro pesante, "Sto pensando a come porvelo in modo gentile".

Togliendo le mani di Louis dai suoi capelli, intrecciò le loro dita e se lo portò sulle gambe. "Brutalmente onesto e senza filtri" richiese, ma Louis conosceva quel tono, era autoritario e aveva appena dato un ordine.

Stringendo le mani a pugno, rivolse lo sguardo al pavimento "Credevo che l'impresa fosse accettabile, Vostra Altezza".

"E cosa ne pensi adesso?" Chiese, voltando il viso di Louis verso il suo con il dito indice, facendo sì che i suoi occhi verdi vedessero le lacrime in quelli blu.

"Sei agitato da quando siamo ritornati su queste dune" osservò.

Quello sguardo intenso gli fece venire i brividi, sei anni al suo servizio e il suo Omega era ancora profondamente influenzato dall'Alpha, nonostante il duro addestramento a cui si era sottoposto per nascondere il suo genere.

"Lei non vale la pace che siete disposto a trattare" Louis disse sottovoce, mordendosi il labbro inferiore.

"Louis spero che tu non sia geloso del fatto che la mia attenzione sia rivolta a lei invece che a te".

Louis si mostrò offeso da tale affermazione, ma nel profondo del suo cuore, dove si abbandonava alle fantasie del suo Omega, la gelosia ardeva. "Vostra Altezza" disse con tono tagliente e alzandosi in piedi, "mi state disonorando con tale accusa".

Un sorrisetto nacque sulle sue labbra. La fierezza di quell'uomo non finiva mai di sorprenderlo. Senza paura in mezzo ai suoi ministri codardi, dignitoso anche se si riferivano a lui chiamandolo sgualdrina e immensamente devoto. Era un raro gioiello in mezzo agli sciocchi che lo circondavano.

"Per cui quando la prenderò come mia Regina non avrai niente da obiettare?".

Louis aveva gli occhi lucidi, ma non abbandonò la sua compostezza quando disse "Non ho nessun diritto di rimanere ferito dalle vostre decisioni".

Il sorrisetto si allargò ancora di più, fino a fa spuntare le fossette "Quindi se lei fosse più in alto di te gerarchicamente, non ti interesserebbe?".

"Se non l'aveste notato, Vostra Altezza" disse Louis soffocando le sue emozioni e rimettendosi la maschera da Beta, "chiunque è più in alto di me nella gerarchia. La presenza di un'altra Regina non avrebbe alcun effetto sulla mia persona".

E aggiunse con parole crudeli "Io mi preoccupo di voi e della vostra salute, a differenza di molti altri". Sputava le parole come fossero veleno. "Se nei sei anni che ho passato a servirvi non ve ne siete accorto, forse dovrei cercare qualcun altro a cui offrire i miei servigi". Concluse così, con gli occhi blu traboccanti di rabbia verso quell'uomo; voltandosi per uscire gli disse "Vi vedrò sul campo di battaglia, Vostra Altezza".

Prima che Louis potesse fare un solo passo l'Imperatore lo prese per un braccio e lo tirò all'indietro, così da farlo scontrare sul petto solido. "Speravo in una risposta del genere". Gli disse accarezzandogli i morbidi capelli. "C'è differenza tra stimare la risposta di qualcuno e quel qualcuno che ti confessa la stessa stima".

"Potrei mentire" mormorò Louis con cocciutaggine.

Allentando la presa e allontanandolo da sé per guardarlo negli occhi chiese "Stai mentendo?".

Era chiaro quanto Louis fosse in conflitto a causa della confidenza che l'uomo che lo abbracciava si era preso. "No". Si allontanò. "Mai".

Gli baciò la fronte in modo possessivo e gli poggiò la mano sulla guancia "Ciò che va oltre la mia comprensione è cosa ti turba riguardo a questa impresa".

Heaven (italian translation)Where stories live. Discover now